E ORA COME LI SI FERMA ..?

MIGRANTI VERI

E ORA COME LI SI FERMA ..?

Non sembrano spaventati neanche dal possibile contagio del coronavirus i profughi siriani, preciso che questi sono veramente profughi, che scappano da una guerra che dura da ben dieci anni. Un’eternità, una guerra che non vede nell’immediato futuro una soluzione definitiva di pace, una fine oggi più che mai compromessa tenendo conto che ora si è aperto un nuovo fronte di guerra tra la Siria e la Turchia stessa, che prima l’appoggiava. È il caos infinito per i tanti profughi che ora vedono la possibilità di arrivare in Europa attraverso il confine aperto da Erdogan e grazie alla sua volgare arma di pressione sull’unione europea. “Caro Erdogan”….non mi sei per niente simpatico, ti comporti da despota quando vai a bombardare i curdi con i cannoni e carri armati, poi te ne vai in Libia a creare altri casini e poi, quando qualcuno ti da un ceffone ti metti a piangere come un bambino e ci minacci con i profughi siriani. Ma che razza d’uomo sei ? Ora fai passare la linea del tuo confine a decine di migliaia di persone in fuga e cosa credi che succederà ? Accadrà che i profughi saranno fermati con le armi al confine greco e bulgaro, si creeranno i presupposti per scontri armati e sicuramente tanta gente morirà. No, la cosa più disgustosa in tutta questa drammatica storia è che noi europei non abbiamo una linea politica…una vera e comune linea di politica estera, e siamo sempre al solito quesito e cioè : ma a che serve questa Europa ? A niente …a quanto pare, a parte che costare una montagna di miliardi di euro

… 28022020…by .. manliominicucci.myblog.it

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BALCANI

Migranti, la Grecia chiude confine con la Turchia, siriani in fuga da Istanbul

la decisone dopo che il governo di Ankara ha deciso di non fermare più i profughi che vogliono raggiungere l’Europa. Migliaia stanno scappando dalla zona di guerra di Idlib

MIGRANTI VERI

La Grecia ha chiuso questa mattina, venerdì, il posto di frontiera con la Turchia di Kastania-Evros: la decisione fa seguito all’annuncio da parte del governo di Ankara che non impedirà più il flusso verso l’Europa dei richiedenti asilo, in particolare siriani in fuga dalla zona di guerra di Idlib. In poche ore, secondo fonti dei media elle nici, circa 1.000 migranti si sono concentrati nei pressi della frontiera a Evros: la polizia ellenica ha risposto con i gas lacrimogeni ma l’afflusso nel pomeriggio pareva non cessare. Il premier di Atene Mitsotakis e la cancelliera Angela Merkel hanno avuto un lungo colloquio telefonico proprio sulla possibile nuova emergenza che si sta creando al confine greco-turco.

Code alle stazioni

In mattinata si erano già avuti i primi segnali di come la situazione stesse mutando: alle stazioni dei mezzi pubblici di Istanbul si erano create lunghe file di famiglie siriane che tentavano di acquistare biglietti per gli autobus o per prenotare taxi diretti al posto di frontiera di Evros. Si trattava del primo, visibile effetto dell’annuncio dato poche ore prime dal governo turco e confermato dal portavoce di Erdogan Ibrahim Kalin: «I confini sono stati riaperti perché sovraffollati a causa della crisi in atto a Idlib, nel Nord-Ovest della Siria ha detto – da dove circa un milione di profughi è in fuga verso la Turchia. A questo punto sta alla comunità internazionale intervenire con passi concreti per fermare la crisi in atto a Idlib e in Siria».

Gas lacrimogeni contro i profughi

La risposta sull’altro lato del confine, quello della Grecia, non si è fatta attendere: dopo un colloquio con Angela Merkel, il premier di Atene Kyriakos Mitsotakis ha prima annunciato un rafforzamento dei controlli alle frontiere terrestri con la Turchia e poi ha chiuso il primo posto di frontiera. Nelle prime ore del pomeriggio erano già 500 i siriani che stavano tentando l’ingresso in Grecia: la polizia ha usato anche gas lacrimogeni per disperderli e in serata il gruppo era ancora intrappolato nella «zona cuscinetto» tra i due stati. Anche via mare gli arrivi stanno crescendo: due i,mbarcazioni sono approdate a Mitilene, sull’isola di Lesbo, in mattinata. «La Grecia non tollererà ingressi legali sul suo territorio e non si farà carico di responsabilità di decisioni prese da altri in merito alla tragedia siriana» ha detto il premier Mitsotakis. Un rafforzamento della vigilanza è stato deciso anche dal premier della Bulgaria, Bojko Borisov.

In Turchia 3 milioni di rifugiati

Attualmente in Turchia si trovano già circa 3 milioni di persone fuggite dalla Siria in seguito alla guerra; sono ospitati in campi gestiti dall’Onu e da organizzazioni internazionali e finanziati dalla Ue. Questo intervento, attuato a partire dal 2016 aveva di fatto interrotto la cosiddetta «rotta balcanica» dei migranti verso l’Europa: nel 2019 le guardie di confine turche hanno bloccato ben 440.000 migranti diretti verso ovest. Erdogan aveva più volte usato come arma di pressione sull’Europa la presenza dei rifugiati sul suo territorio. Al contempo anche la grecia deve affrontare una grave emergenza umanitaria: nei campi profughi di Lesbos e delle isole vicine si trovano già ammassati 40.000 migranti a fronte di una capienza di circa 7.500 posti. L’alto rappresentante Ue Josep Borrell ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni dal ministro degli esteri turco Cavasoglu che verranno rispettati gli accordi Ue-Turchia sui migranti.

28 febbraio 2020 (modifica il 28 febbraio 2020 | 18:55)

 

E ORA COME LI SI FERMA ..?ultima modifica: 2020-02-29T16:36:16+01:00da manlio22ldc
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