“ANPI…SI…ANPI…NO…”

Pippi Mellone nardò..

“ANPI…SI…ANPI…NO…”

Informo tutti i detrattori della “giornata delle Foibe” che prima di esternare impudentemente, come si è soliti fare nell’occasione della ricorrenza, che nella questione salentina, che vede il sindaco di Nardò polemizzare vivacemente contro l’associazione dei partigiani italiani, sarebbe opportuno conoscere le motivazioni che hanno indotto il sindaco Pippi Mellone a reclamare la necessità e l’opportunità di prendere le distanze dall’Anpi di Lecce nonché la chiusura della loro sede, secondo lui dovuto a causa delle ripetute ed inutili critiche nel tempo e a perenne indifferenza verso le circa 11.000 (?) vittime delle Foibe massacrate per mano  dei “titini” iugoslavi dal lontano 1943 in poi. Alcune testimonianze dell’epoca parlano addirittura di circa 20.000 esseri umani assassinati per il solo gusto dell’odio. Lasciamoli perdere i numeri, oramai… sono andati…ma non si può gestire la storia dei massacri a piacimento e quando fa comodo, questo assolutamente no! …. Utilizzare i famosi due pesi e due misure per esaltare o nascondere, a seconda dei casi, è avvilente quanto vergognoso, i carnefici della follia, che siano nazisti o comunisti, devono sempre essere denunciati pubblicamente perché è pur sempre follia omicida e ciò, deve essere condannata a priori senza scuse, da tutti, senza ideologie annesse e soprattutto senza nascondere nulla. Non si può strumentalizzare e far propaganda con …” i morti”…,  il “giorno della memoria” non deve essere usato per soli meri scopi politici, solidarizzare con le vittime della Shoah va bene ed è un dovere di tutti noi, parimenti lo è per tutti rispettare i morti e i parenti dei morti delle Foibe. Chi non lo fa diventa “socio in affari” dei titini anti italiani e credo che questo non possa far piacere. Anche il presidente Mattarella, mi complimento con lui, il giorno prima aveva tenuto un bel e solenne discorso a memoria delle vittime, lodevole comportamento istituzionale finalizzato a riappacificare il paese tutto. Ora, una nuova e inutile polemica in terra salentina, non capisco cosa diavolo voglia e pretenda l’Anpi  proprio in quel giorno, forse il silenzio ed il negazionismo dell’opinione pubblica ? Boh, non li capisco, ma se non sanno vivere in una società civile agli albori del XXI secolo …allora… che vadano a farsi friggere. Non posso certamente biasimare il sindaco neretino per la sua rigida posizione, a seguire sono riportate le sue dichiarazioni,….anzi, leggendola direi che non ha tutti i torti a lagnarsi… 11022020

… by… manliominicucci.myblog.it

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“Pippi Mellone Sindaco”

Ieri alle 18:25 ·

RENDIAMO ONORE AI MARTIRI DELLE FOIBE

CHIUDIAMO L’ANPI LECCE

Pippi Mellone nardò..

Oggi, 10 febbraio, la comunità di Nardò rende onore ai martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

Chi, ancora oggi, rifiuta di riconoscere le dimensioni di questa tragedia e reclama l’oblio per Norma Cossetto e tante altre vittime dei comunisti titini deve solo vergognarsi.

Mi riferisco, in particolare, all’anonima Anpi Lecce, una sigla dietro la quale si nascondono uomini e donne fuori dal tempo e dalla civiltà. L’Anpi Lecce dev’essere chiusa al più presto, perché rappresenta un pericolo per la democrazia.

Oggi il Consiglio Comunale di Nardò ha onorato con un minuto di silenzio la memoria di questa tragedia mentre la fontana di Piazza Castello è stata illuminata con i colori della bandiera.

Onore all’Italia, onore a chi è morto nel nome della bandiera, onore a chi è stato ucciso solo perché italiano, onore a tutte le vittime dell’odio.

 

Caro governatore Emiliano, con Pippi Mellone che insulta l’Anpi non si può proprio stare

Dopo le parole del sindaco di Nardò (“l’Anpi  Lecce deve essere chiusa perché rappresenta un pericolo per la democrazia”) il governatore non prende nettamente le distanze

di GIULIANO FOSCHINI

 

11 febbraio 2020

Pippi Mellone, sindaco di Nardò

 

Non è stata una bella giornata per la Puglia. E più in generale per il nostro Paese. Le parole del sindaco di Nardò, Pippi Mellone – “l’Anpi Lecce deve essere chiusa al più preso perché rappresenta un pericolo per la democrazia” – sono da catalogare per quello che sono: un’idiozia, al limite del reato, pronunciate da un provocatore post fascista.

Preoccupa altro: preoccupa la posizione del presidente della Regione, Michele Emiliano, che nonostante i video con i saluti fascisti, nonostante le continue parole intollerabili pronunciate da Mellone, lo difenda da anni e continui a tenerlo al suo fianco. In nome di chissà quale interesse. Tanto che ancora una volta davanti alla follia di quelle parole sull’Anpi, Emiliano non è riuscito a fare meglio di una lunga nota (non pubblicata sui suoi canali social) nella quale non ha nemmeno il coraggio di pronunciare il nome di Mellone. Perché? Che c’è dietro?

Preoccupa il silenzio della sinistra, quella che sta cercando di tenere la coalizione unita per evitare che le destre prendano la Puglia: dov’è? Non hanno niente da dire?

Preoccupa il silenzio dell’intero centrosinistra: il segretario regionale del Partito democratico, Marco Lacarra, ha scritto una nota per condannare Mellone.

Ma anche per prendersela con i renziani.

Preoccupa che nessuno abbia detto l’unica cosa che c’era da dire: noi con chi pensa che l’Anpi rappresenti un pericolo per la democrazia non prendiamo nemmeno un caffè, figuriamoci se facciamo una campagna elettorale. Qualche migliaia di voti non valgono un centimetro della nostra storia. Caro Michele Emiliano, o lui. O noi.

 

“ANPI…SI…ANPI…NO…”ultima modifica: 2020-02-12T15:28:49+01:00da manlio22ldc
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