SUBITO SANTO…!

Bettino craxi

SUBITO SANTO…!

C’era una volta un “mariuolo isolato” di nome Mario Chiesa, membro autorevole del P.S.I., nell’occasione il “brav’uomo” fu beccato in flagranza di reato con una “mazzetta da 7 milioni delle vecchie lire”, al suo clamoroso arresto avvenuto il 17 febbraio 1992  seguì a ruota un commento dell’allora  segretario del PSI Bettino Craxi che dichiarò pubblicamente :  un “mariuolo isolato”, negando l’esistenza della corruzione a livello nazionale definendo Mario Chiesa “una scheggia impazzita dell’altrimenti integro PSI”. Tangentopoli iniziò così in quella data e si concluse con la condanna di Craxi e la fine della prima repubblica, intesa politicamente cui facevano parte tutti i partiti di centro sinistra, ne uscirono indenne il MSI, movimento di destra, e stranamente il PCI, si scoprì dopo che la magistratura era stata.. “bloccata dal procedere”… all’ingresso di “via delle Botteghe oscure”…sì…l’attuale sede del PD di Bonaccini e Zingaretti allora sede del PCI . Bettino Craxi venne condannato per due motivazioni, la prima, perché non poteva non sapere dei soldi illeciti che entravano nel partito in quanto segretario e leader, e per seconda cosa, ancor più grave, secondo i giudici del processo All Iberian, il leader del PSI  non mise questi fondi a disposizione del Partito, anzi con quei soldi l’ex segretario seguiva “interessi economici del tutto personali”, nei documenti delle indagini si parla di un appartamento a New York, di soldi dati alla tv (Cine tv) della Pieroni ( la sua ex amante e fedele sino alla fine ), di una casa a Roma, sempre intestata alla donna, di operazioni immobiliari a Madonna di Campiglio, Milano, La Thuile. Un vero e proprio ..”stratega della finanza …immobiliare e …televisiva…” e uomo generosissimo…anzi un santo.. Ora siamo nel 2020, quelle descritte sono le motivazioni delle sentenze che vedono “il furbo garofanello” condannato e latitante in Tunisia, lì ha trovato esilio e morte attorniato solo da intimi e senza nessun politico intorno. Nel ventesimo anniversario della sua morte accadono davvero cose straordinarie e impensabili precedute da pantomime incredibili come quella di  intestare, negli scorsi anni, a lui le vie di alcune citta come Ragusa etc.…etc… e cioè, vie col nome di un latitante e condannato, roba da non credere…bell’Italia… e in più, tornano a circolare alcune false ricostruzioni sulle vicende giudiziarie dell’ex presidente del consiglio. Ma di che stiamo parlando ? Ma se lui stesso, in un’audizione parlamentare dell’epoca, se non ricordo male, ammise pubblicamente che tutti i partiti, compreso il PSI, ricevevano finanziamenti illeciti ed ora… sono diventati per magia finanziamenti legali ? Allora lo facciamo santo subito ? E’ per questo che oggi sono andati a centinaia in Tunisia per ricordarlo ? Perché questo voltagabbana? Allora, se lui è davvero vittima del sistema si mandino in galera i suoi aguzzini a cominciare dall’ex magistrato ed ex “onorevole Antonio Di Pietro” e dagli altri componenti del ”pool di mani pulite” di Milano…No, non può esistere il neutro nella giustizia, o sei colpevole o innocente e per come la vedo io uno che scappa e diventa latitante non ha la coscienza pulita, Berlusconi lo ha dimostrato, quando non la si ha sporca ci si resta nel proprio paese e se si tratta di un’ingiustizia allora bisogna combattere. Una domanda, ma a Totò Riina, latitante per tanti anni come Craxi, la si può intestare una via ?  19012020

 …by…manliominicucci.myblog.it

….

Celebrazione per i 20 anni dalla scomparsa di Craxi: chi era il leader del PSI a cui è stato dedicato un film

di RaymanTzR – 19 Gennaio 2020 –

Bettino craxi

Alle 10,30 la commemorazione di Bettino Craxi, nel giorno esatto della sua morte, 20 anni dopo si svolge al cimitero cattolico di Hammamet, in Tunisia. Arriva la vedova Anna Moncini Craxi, scortata dai figli. Stefania è abbracciata a Benedetto, il figlio di Bobo, il nipote che porta il nome del nonno anche se nessuno lo chiama Bettino, un segno di riconciliazione tra i fratelli che vivono il dolore e questa lunga ferita mai sanata in due modi diversi. Non ci sono discorsi politici, solo tanti dirigenti o militanti del vecchio Psi, come Ugo Intini, o del nuovo, come il senatore Riccardo Nencini, e qualche parlamentare di Forza Italia, che lasciano i garofani sulla tomba bianca, ripitturata di fresco, del leader socialista. Era anche presente a titolo personale il sindaco di Bergamo Giorgio Gori del PD, il quale qualche giorno fa a Repubblica ha detto: “Il Pd fa un errore se regala Craxi alla destra, ecco perché sono venuto ad Hammamet“.

Adesso facciamo un passo indietro scoprendo la storia del leader del PSI:

Bettino Craxi, all’anagrafe Benedetto Craxi nato a Milano, 24 febbraio 1934 ed è stato il primo socialista ad ottenere l’incarico di  Presidente del Consiglio dei ministri (dal 4 agosto 1983 al 17 aprile 1987). Inoltre è stato il Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all’11 febbraio 1993.

Coinvolto in seguito nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui.

Egli respinse fino all’ultimo l’accusa di corruzione, mentre ammise di essere a conoscenza del fatto che il PSI aveva accettato finanziamenti illeciti, lamentando che “per decenni” tutti i partiti si erano finanziati illegalmente senza mai essere “oggetto di denunce”, con atteggiamenti di “complicità”. Il Governo e il Partito di Craxi vennero sostenuti anche da Silvio Berlusconi, con il quale il leader socialista aveva instaurato un rapporto personale.

Ancor oggi, a diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Quelli di apprezzamento si rivolgono a lui come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana. Peraltro, sotto il suo governo, tra il 1983 e il 1987 il debito pubblico passò da 400mila a un milione di miliardi di lire e il rapporto debito-Pil dal 69 al 92%, raggiungendo il 116% nel 1993 quando fu necessario intervenire con una manovra da 93mila miliardi, riformando le pensioni e attuando il contestatissimo prelievo forzoso del 6 permille dai conti correnti degli italiani.

Quelli di esecrazione sono cagionati dalle condanne riportate a seguito delle indagini di Tangentopoli e della sua decisione di fuggire l’Italia. Essendosi rifugiato ad Hammamet in Tunisia, dove morì mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti.

SUBITO SANTO…!ultima modifica: 2020-01-20T16:49:23+01:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo