OLOCAUSTO — FOIBE = 10-0

Olocausto

OLOCAUSTO — FOIBE = 10-0

È la sintesi logica della verità storica che investe e inquina politicamente il nostro paese dal lontano 1947. Trovo sia la stortura storica più eclatante dal dopoguerra ad oggi, una cosa davvero vergognosa quanto mai singolare e quanto mai iniqua, non mi pare che il poveretto, appena defunto e testimone oculare delle stragi delle foibe del 1946 sia stato insignito in passato di qualche onorificenza o addirittura nominato senatore a vita come è accaduto per la testimone dell’olocausto, ovviamente parlo della signora Liliana Segre, nominata dal “magnifico presidente”… Mattarella “democraticamente eletto dagli eredi del PCI”. Che strano, evidentemente le stragi di italiani nella penisola istriana per mano dei comunisti titini ….forse…non sono così importanti come gli ebrei ammazzati dai nazisti. Deve essere così, perché neanche oggi i tg nazionali ne hanno parlato… già…meglio non odiare i comunisti ed è meglio propagandare le vittime dell’olocausto… quello sicuramente porta odio…verso la parte politica antigovernativa. Ancora una volta il nostro paese e le nostre istituzioni danno prova di assoluta “democrazia e rispetto dei ….testimoni del passato”. In conclusione, spiace dirlo ma è così, la considerazione e l’impressione che emerge dal modus operandi del presidente della repubblica attuale e quelli precedenti è che ci sono testimoni di serie A, molto utili, e che servono alla politica di regime e testimoni di serie B, molto inutili, che non servono a niente perché portatori di verità e ovviamente scomodi al regime e ai suoi organi di informazione come stampa e media. Che dire, è nostro desiderio che il testimone defunto possa riposare in pace ed ora che è in paradiso, magari se può farlo, dica a tutte le vittime delle foibe che sulla terra, tanti italiani viventi li ricordano con tanto dolore e amore. In ultimo, porgo le mie sincere condoglianze alla famiglia tutta..05012020.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Udine, è morto l’ultimo testimone oculare degli orrori delle foibe

Si è spento nella sua abitazione di Latisana, in provincia di Udine, Giuseppe Comand, l’ultimo testimone delle esumazioni dei nostri connazionali gettati nelle foibe dai partigiani

Elena Barlozzari – Sab, 04/01/2020 – 23:07

Olocausto

Si è spento nella sua abitazione di Latisana, in provincia di Udine, Giuseppe Comand. Una specie di istituzione per il mondo degli esuli e per la storia di Italia, di cui ha contribuito a svelare le pagine più oscure.

Comand, classe 1920, era l’ultimo testimone delle esumazioni dei nostri connazionali infoibati durante la prima ondata di persecuzioni in Istria. Aveva poco più di vent’anni quando, nel 1943, venne scelto per calarsi nell’abisso.

La sua unità, disarmata dai tedeschi dopo l’8 settembre, era stata aggregata alla squadra dei vigili del fuoco di Pola. È stato allora che il giovane soldato ha sentito parlare per la prima volta di foibe. Senza immaginare quali orrori celassero. Orrori che Comand ha raccontato a Il Giornale in un’intervista. Lui, in realtà, non discese mai quegli inferi. “Io non mi calo nella foiba, piuttosto sparatemi”, rispose impaurito quando gli venne impartito l’ordine di scendere nelle gole carsiche. Esonerato per la sua giovane età, ma assistè a numerosi recuperi. E attraverso gli occhi dei compagni riuscì comunque a vedere nel profondo delle foibe. Il primo recupero, nella foiba di Vines, toccò al maresciallo Arnaldo Harzarich.

All’interno c’erano un’ottantina di cadaveri. “Il maresciallo raccontava che era terrificante e sembrava di calarsi all’inferno. L’odore della putrefazione era così forte che si sentiva a chilometri di distanza. Il problema era recuperare i corpi straziati tenendoli il più possibile intatti”. Poi ancora a Villa Surani, Comand assisté al recupero di Norma Cossetto. Fu sempre Harzarich a scendere. “Con il raggio della pila illuminò il corpo di una ragazza seminuda, che sembrava seduta sul fondo della foiba con la schiena appoggiata alla parete e la testa rivolta verso l’alto, come se sorridesse. Si trattava di Norma Cossetto, la studentessa istriana, torturata e violentata dai partigiani prima di venire infoibata”.

Comand ha tramandato anche le testimonianze degli abitanti che assistettero al calvario dei prigionieri. “A molti disgraziati, prima di venire infoibati, legavano gli avambracci con del filo di ferro ruggine stretto fino all’osso grazie a pinze e tenaglie. Poi li costringevano a salire su una corriera rossa che li portava davanti alla foiba. Sembra che sparassero solo al primo per far precipitare gli altri ancora vivi. Il macabro rito si chiudeva con il lancio di un cane sopra i corpi per una superstizione slava sui morti”.

“Giuseppe Comand è una di quelle persone che hanno permesso che la storia delle foibe e dell’esodo venisse conosciuta. Non potremo mai dimenticare il suo contributo per la verità. Sarebbe bello se a quest’uomo, già insignito dell’onorificenza di commendatore al merito della Repubblica da Matterella, venissero dedicate strade in tutto il Paese”, commenta Emenuele Merlino, vicepresidente del Comitato 10 Febbraio. “Con la scomparsa di Giuseppe Comand – scrive su Facebook la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni – se ne va l’ultimo testimone degli orrori delle Foibe. È per il suo impegno e per la sua testimonianza che non abbiamo mai smesso di chiedere verità e giustizia per gli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia”. Anche per la deputata Pd Debora Serracchiani, con la morte di Comand “perdiamo la memoria e la testimonianza diretta di quel che fu l’orrore delle foibe, e di quale pietosa opera si fecero carico coloro che riportarono alla luce i corpi straziati”.

 

OLOCAUSTO — FOIBE = 10-0ultima modifica: 2020-01-05T11:50:29+01:00da manlio22ldc
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