Archivio mensile: dicembre 2019

Cristiani uccisi.

25.12.2019 “SAN VALENTINO.. BIS”..

14 febbraio 1929, la strage di San Valentino fu il massacro della banda del gangster George Bugs Moran compiuto dagli uomini di Al Capone a Chicago, motivo della strage era  il controllo del mercato degli alcolici nella Chicago stessa e la ovvia sottomissione di tutti i gangster al boss mafioso Al Capone. 25.12.2019, i tempi cambiano ma i metodi resistono e sono sempre più efferati,  in Nigeria è andata in scena quella sistematica violenza e indecifrabile, che va al di la di ogni logica razionale, della pietà e umana comprensione, la macabra storia si ripete con una frequenza tale da lasciar stupiti ed interdetti chi come me attende da anni una giusta reazione e risposta militare ai continui massacri di gente inerme e di un governo , quello nigeriano, incapace di fronteggiare e sconfiggere i “gangster della religione islamica”. Un nuovo massacro si registra nel giorno del santo Natale in risposta all’uccisione del terrorista islamico Al Baghdadi, ammazzato dagli americani, ma questa volta anziché essere dei gangster a morire come nel 1929 ora tocca ai cristiani, sempre ai cristiani e solo ai cristiani…11 persone assassinate senza una causa scatenante o una parvenza di giustificazione, ma massacrati solo perché colpevoli di …”essere cristiani”…per meglio essere precisi, la loro unica colpa è quella di amare e pregare Gesù Cristo in pace. Non ho visto cortei di solidarietà da parte delle tante comunità islamiche nel mondo, nei paesi arabi musulmani, in Europa e specie in Italia, non ho neanche visto i partigiani dell’Anpi…loro sono sempre attenti alle stragi naziste dell’Olocausto, né  tutte le ONG del mediterraneo, preoccuparsi o pronunciarsi su questa ennesima strage di cristiani, i media addirittura non ne hanno neanche parlato e il papa…già il papa….meglio che vada via nel suo satanico silenzio, perché non proferito una sillaba in merito né esternata la sua collera sul massacro dei “suoi fedeli”. E i politici di sinistra ? Sì, quelli sempre sensibili ai migranti, forse sanno o forse non sanno che i cristiani massacrati non possono scappare con i gommoni perché a loro viene impedito di farlo in quanto “cani infedeli “ ? Eh sì… ai cristiani viene impedita la fuga e consentita solo agli islamici, infatti quelli che arrivano da noi sono i  fratelli di quelli che massacrano i cristiani in Nigeria, in Sudan e in Burkina Faso e ai quali noi diamo e prestiamo amorevole accoglienza… O forse, come penso io,  lo sanno e fanno finta di niente perché a loro conviene così ? In fondo al ragionamento vorrei solo capire chi è l’Al Capone del 2019, perché sono stufo e stanco di vedere gente ammazzata solo perché cristiana e se guerra bisogna fare, ebbene la si faccia, si mandino le truppe ONU in Nigeria e in Niger col compito di radere al suolo Boko Haram e i suoi gangster, perché in definitiva le motivazioni ideologiche tra i due è identica e cioè :  sottomettere alla propria volontà chi non la pensa come loro…e per il proprio business. 27122019

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Nigeria, l’Isis vendica al-Baghdadi uccidendo 11 cristiani a Natale

L’esecuzione in una località sconosciuta per vendicare la morte del leader dello Stato Islamico. Ripresa in un video diffuso sui canali dei terroristi

Cristiani uccisi.

27 dicembre 2019

Strage di cristiani in Nigeria in occasione del Natale. Un gruppo jihadista legato all’Isis ha diffuso il video dell’uccisione di 11 cristiani nel Nord-Est della Nigeria. Pubblicato da Amaq, l’organo propagandistico dello Stato Islamico, il filmato dura un minuto e mostra 11 uomini bendati, fucilati e pugnalati da miliziani della Provincia dell’Africa Occidentale dello Stato Islamico (Iswap) in una località sconosciuta.

Secondo il giornalista nigeriano Ahmad Salkida, esperto del fenomeno jihadista in Nigeria, il massacro è avvenuto nel giorno di Natale. Nel video i terroristi affermano di avere ancora due ostaggi. Il 17 dicembre la stessa sigla aveva diffuso un altro filmato in cui 13 ostaggi chiedevano l’aiuto del presidente nigeriano, Muhammadu Buhari, e della Christian Association of Nigeria (Can). Secondo Salkida tre delle 13 persone apparse nel video sono di confessione islamica.

 

VIA COL VENTO…DI GUERRA..

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VIA COL VENTO…DI GUERRA..

Il sultano di Istanbul ha detto sì…la Turchia vuole ritornare in Libia e lo fa facendosi anticipare dal suo esercito e forse anche dalle forze militari aereo- navali. Dopo 109 anni le truppe militari turche rimettono piede su quel territorio dove le truppe italiane le cacciarono con la forza delle armi e spezzarono un dominio plurisecolare. Lo dico chiaramente e da subito, è un errore infinito permettere ad Erdogan di appoggiare militarmente la Libia del governo Serrai perché questo vuol dire impegnare militarmente i francesi che sostengono l’altro governo libico della Cirenaica e questo deve essere motivo di elevata preoccupazione. E noi italiani che facciamo nel frattempo, spettatori silenti ? Qual è la politica italiana ed europea nella fattispecie ? Chi s’intende appoggiare e come ? Gli Usa hanno già avvisato che di corrono seri rischi di guerra nel caso di arrivo di truppe turche in Libia e addirittura, forse si paventa anche un loro intervento militare ma al momento non è dato sapere. Purtroppo non abbiamo una vera strategia diplomatica ed estera tanto da poter garantire il peso delle decisioni comunitarie ma quel che vedo è l’annientamento dell’Europa e la futura leadership di Erdogan su tutto il nord Africa e questo non lo possiamo permettere perché se lui ci arriva in Libia, di migranti ne arriveranno a milioni in Europa e lui sarà il sultano indiscusso di tutta l’area mediterranea e decidere il futuro economico dell’intera Europa. Abbattere Erdogan ora diventa una priorità e una necessità. Io la vedo così e ovviamente, spero di sbagliarmi…lo spero davvero…ma sento già fischiare il vento della guerra. 26122019

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Libia: Erdogan, voto su invio truppe

Alla ripresa dei lavori parlamentari il 7 gennaio

Erdosultan

 

Redazione ANSAROMA

 

26 dicembre 2019

(ANSA) – ROMA, 26 DIC – A gennaio il parlamento turco voterà su un eventuale invio di truppe in Libia a sostegno del governo d’unità nazionale contro le forze del generale Khalifa Haftar.
Lo ha annunciato il presidente Recep Tayyip Erdogan. La mozione sarà presentata alla ripresa dei lavori parlamentari, il 7 gennaio.
 

ITALIA …COME… MEDELLIN…?

polizia-stradale

ITALIA …COME… MEDELLIN…?

Se vi piace pensare che l’Italia sia un paese pacifico e soprattutto sicuro, altamente civile e giusto ed equo, laico ed antifascista, democratico e liberale sia nella stampa che nel pensiero che nell’espressione verbale, multicolore e anti razziale, pensatelo pure però, ebbene che  sappiate che tutto quello appena elencato si richiamano a vere e proprie bufale di convenienza politica e circostanze elettorali. In tutto quello appena scritto c’è poco da essere allegri, noi non siamo per niente un paese pacifico perché nel nostro paese, link postato compreso, in quanto le sparatorie con morti, agguati malavitosi, rapine a mano armata, furti in casa e in ogni angolo di strada, stupri e violenze contro le donne sono all’ordine del giorno, quindi cosa c’è di pacifico e sicuro in tutto questo ? Abbattiamo il primo falso mito dell’elenco e passiamo al successivo, civile e giusto, tanto civile che un pensionato che ha lavorato una vita intera come operaio o partita iva prende da un minimo di  600 euro al mese sino ad un massimo di 1.000 euro, mentre un politico, per una o due legislature, becca dieci volte tanto tra pensione e vitalizi oppure quando si parla di dirigenti di stato arriviamo a cifre da capogiro tra lauti stipendi e pensioni da sogno, senza contare poi lo scandalo e lo schifo inenarrabile della giustizia che viene gestita come se fosse un film comico…cause che durano vent’anni…per ottenere giustizia…roba da non credere, ed anche il secondo punto viene smascherato come bufala reale… . Laico, volendo considerare il nostro paese laico mi vien da ridere, si festeggia il Natale, la Pasqua, le festività cristiane da sempre però siamo uno stato laico e permettiamo ai nuovi clandestini di imporre la loro religione a danno delle nostre tradizioni e festività, il curioso è che tanti “anti-cristiani si prodigano a ricordarci la laicità dello stato”… però a Natale non lavorano, e festeggiando la natività di Gesù Cristo ne raccolgono i frutti della ricorrenza e ne traggono quei benefici che a loro non spettano…in teoria… visto che urlano continuamente alla laicità dello stato …ma guarda un po’ quale coerenza da manuale politico…e da non dimenticare poi il ricco cenone della vigilia e i tanti regali com’è nella tradizione Natalizia, come le grosse uova di Pasqua e i dolci pasquali stessi non devono mancare sulle tavole dei cittadini “presunti laici”. Abbattuto anche questo, passiamo allo stato anti fascista…già noi siamo contro il fascismo perché di contro…” amiamo la libertà di stampa, di pensiero…di espressione della libera parola… sicuramente vi starete chiedendo se vi sto prendendo per “i fondelli” e oso scherzare…già se non sei di sinistra non hai diritto a parlare in TV, non hai diritto a dire come la pensi né se  scrivi contro il “regime democratico” subito censurato… Non posso neanche dire di essere razzista perché mi viene impedito, non posso dire certe frasi o pubblicare le mie idee anche se sono antipatiche ed orrende. Siamo quindi alle bufale totali di un paese che va allo sbando giorno dopo giorno e dove tutto ci viene compresso, taciuto e nascosto nel rispetto della “tradizione democratica e civile”… che richiede trasparenza e limpidità. Ma quale trasparenza in questo stato di criminali dove l’ennesimo regolamento di conti di “mamma droga” e dello spaccio oramai capillare su tutto il territorio italiano fa del nostro paese una zona pari a quella di Medellin…altro che paese civile, giusto ed equo… grazie a governi di sinistra e …”progressisti” oggi non abbiamo una crescita industriale con la prospettiva unica di vedere i nostri giovani che scappano verso l’estero, scuola e università nella fogna, sanità che sta affondando sempre più nel degrado, immondizia e rifiuti che inondano le città ai margini delle vie, ponti e strade e colline che rovinano e crollano provocando distruzione morti e danni, le città che diventano laghi violentemente colpite da uragani d’acqua…  e voi mi venite a raccontare di un paese civile ? Ma fatemi il piacere di … o . Anni fa predissi che l’Italia sarebbe diventata come Mogadiscio perseguendo la sinistra via ma oggi devo modificare la previsione, perché a Mogadiscio non scorrono i fiumi della droga mentre da noi è una tremenda realtà, infatti lo spaccio di stupefacenti oggi è l’attività principale di tutti i migranti che arrivano da noi e non trovano un lavoro e cioè circa il 95% dei soggetti che entrano clandestinamente e qui i sinistri radical chic …tacciono . Una sparatoria come quella di Grosseto non rappresenta niente, è consuetudine, come il ragazzo di Roma, morto ammazzato, e la faccenda sporca dei 70.000 euro in uno zainetto, sono fatti che rientrano nell’ordine di quell’attività, lì i soldi girano e pesanti anche e far finta che il problema non esista è “voler nascondere la testa nella sabbia” e non affrontare di petto il problema. Vogliamo continuare a farci raccontare le bufale dai radical chic e buonisti e pro immigrati per business ? Fatelo pure… ma ricordate che i risultati in futuro saranno peggiori di questi e quando colpiranno i vostri figli, perché prima o poi accadrà…. sapete con chi prendervela. 26122019

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Sparatoria a Grosseto: preso un sudamericano in fuga

La polizia stradale ha fermato l’uomo a Impera, a ridosso del confine con la Francia: si è dato alla fuga dopo aver ucciso una persona a colpi di pistola

polizia-stradale

Luca Sablone – Mer, 25/12/2019 –

È stato fermato oggi, mercoledì 25 dicembre, l’uomo di origine sudamericana sospettato di essere l’autore della sparatoria avvenuta venerdì scorso a Grosseto: il presunto assassino è stato fermato a ridosso del confine con la Francia, in provincia di Impera, mentre si stava dando alla fuga dopo aver ucciso un cittadino colombiano di 40 anni (deceduto dopo essere stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Siena) e aver gravemente ferito un senegalese (centrato alla spalla e al torace, operato poi nella notte).

La polizia stradale l’ha intercettato durante il suo viaggio in autostrada con l’intento di far perdere le proprie tracce; gli agenti hanno successivamente provveduto a trasferirlo nel capoluogo. Stando a quanto si apprende dalla prima ricostruzione effettuata, si tratterebbe di un regolamento di conti legato al mondo dello spaccio di droga. Intanto sono in corso tutte le indagini del caso da parte della questura di Grosseto.

La dinamica

Inizialmente sembrava potesse essere un incidente stradale: i soccorsi sono stati allertati dopo che una vettura era entrata ad alta velocità in un parcheggio in via della Pace, schiantandosi contro un’altra automobile in sosta senza alcuna persona all’interno. Sul posto sono giunti prontamente i vigili del fuoco e i sanitari del 118: è stato disposto l’urgente trasferimento dell’uomo alla guida presso l’ospedale di Siena perché le sue condizioni sono apparse subito piuttosto gravi. Una ferita d’arma da fuoco è stata subito notata alla testa.

Gli investigatori hanno inoltre rinvenuto diverse bancanote da 20 euro, probabilmente frutto di attività di spaccio: si è sempre fatta più forte la ricostruzione secondo cui il colombiano e il senegalese verso le ore 21.00 si sarebbero incontrati sotto casa del sudamericano. Da qui è nata l’ipotesi del regolamento di conti per questioni di droga. Dopo essere arrivati in auto, i due sarebbero scesi per poi risalire a bordo in attesa, dopo aver suonato alla porta di casa. Uscito di casa, il sudamericano si sarebbero avvicinato alla macchina e avrebbe sparato – probabilmente con una pistola – colpendo il senegalese alla spalla e al torace e il colombiano alla testa. Quest’ultimo, alla guida dell’automobile, avrebbe tentato di allontanarsi per schivare i colpi, ma la sua corsa è culminata accidentalmente nel parcheggio, andandosi a schiantare contro la vettura che in quel momento era in sosta.

 

LA FLOTTA PARTENOPEA ?

Ospedale Vecchio Pellegrini assediato dai rifiuti

LA FLOTTA PARTENOPEA ?

Ma perché il “bravo e meraviglioso sindaco De Magistris” invece di preoccuparsi ad armare una flotta per andare a prendere gli immigrati clandestini non si preoccupa di armare i camion per rimuovere i rifiuti…legali… davanti ad un ospedale ? È vergognoso che la città di Napoli debba sopportare un individuo del genere senza scrupoli e moralità… Come diavolo si fa ad occuparsi di falsi migranti ed opportunisti che vogliono venire da noi illegalmente e non si dà animo per risolvere i problemi della città ? Ma cari amici napoletani, ma quand’è che lo buttate fuori dal municipio a calci nel di dietro ? Quello è solo un fannullone della peggior specie che pensa solo ai suoi interessi e della città non se ne frega un tubo… a quanto pare. Non è la prima volta che mi capita di dover commentare episodi negativi in seno alla vivibilità della città e quel fannullone pensa solo ….alla flotta partenopea per risolvere i problemi di chi non l’ha votato….ma roba da non credere….26122019

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Verdi, ospedale ‘assediato’ dai rifiuti

Consigliere Borrelli, subito intervento per Vecchio Pellegrini

Ospedale Vecchio Pellegrini assediato dai rifiuti

Redazione ANSANAPOLI

25 dicembre 2019

(ANSA) – NAPOLI, 25 DIC – “I degenti, i familiari e il personale ospedaliero dell’ospedale vecchio Pellegrini di Napoli hanno avuto una brutta sorpresa oggi. L’ingresso dell’ospedale è stato infatti ‘addobbato’ con diversi cumuli di spazzatura, creando una piccola discarica che occupa tutta la sede del marciapiede, a dimostrazione che per i cialtroni non esiste giorno di riposo”. Così Francesco Emilio Borrelli, consigliere campano dei Verdi. “Chiediamo all’Asia di intervenire con la massima urgenza per rimuovere l’immondizia – aggiunge – un intervento straordinario è doveroso per risolvere una situazione inaccettabile. Chi è costretto ad essere in ospedale anche a Natale non può e non deve subire questa ingiustizia”.
“Come sempre gli incivili dilagano dove non c’è controllo. La II Municipalità di Napoli – afferma Roberto Marino, assessore alla Municipalità del Sole che Ride – ha avviato, su mia proposta, un progetto di collaborazione con l’Asia per l’installazione di telecamere di videosorveglianza”.

BUON NATALE !

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BUON NATALE !

BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA….BUON NATALE A TUTTI I TERREMOTATI DEL MONDO…!

BUONA NATALE A TUTTE LE MAMMA. AI PAPA’ E A TUTTI I NONNI E A QUELLE PERSONE CHE VIVONO E COMBATTONO I RIGORI DEL FREDDO,  L’AMAREZZA DI NON AVERE PIU’ UNA CASA PERCHE’ DISTRUTTA…. E LO SCONFORTO DI ESSERE STATI ABBANDONATI DA UNO STATO, DAI POLTICI E DAI  GOVERNO AI QUALI PROPRIO MI RIESCE DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE…  AUGURAR LORO UN…”BUON NATALE”…E SANTO STEFANO…

CITO, A MEMORIA DI TUTTO, SOLO QUELLO CHE DISSE IL SINDACO DI CASTELSANTANGELO SUL NERA IN OCCASIONE DEL DRAMMATICO TERREMOTO :

“Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo”.

 

MA NON SIAMO TUTTI FRATELLI E ….ITALIANI ?

 

BUON NATALE !

Manlio Minicucci

25.12.2019

……. tra le macerie del Terremoto

A tre anni dal sisma ci sono ancora migliaia di sfollati tra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio

Foto: I segni del terremoto a Montegallo (Ap), 19 agosto 2017. – Credits: Foto Simona Santoni

Laura Della Pasqua

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Quando il sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci, disse ai suoi cittadini che per la ricostruzione ci sarebbero voluti almeno 15 anni, lo accusarono di fare dell’allarmismo. Era trascorso appena un anno dalle tragiche scosse di agosto e ottobre 2016 e il governo in carica era generoso di promesse. Sono passati altri due anni, siamo al terzo Natale, e sui Monti Sibillini, in quell’area compresa tra Visso, Castelsantangelo e Ussita, epicentro del terremoto, negli 8 mila chilometri quadrati del «cratere», il tempo sembra essersi fermato. I riflettori si sono spenti e anche le scosse recenti che hanno risvegliato la memoria di quei giorni non fanno più notizia. Quel territorio sembra dato per perso definitivamente.

Ci sono circa 48 mila sfollati, alloggiati in albergo, in affitto e nei container. Le ultime «casette», le Sae, che avrebbero dovuto essere essenzialmente abitazioni di emergenza subito dopo la scossa, sono state consegnate a Castelluccio di Norcia la scorsa estate. Ed erano comunque inutilizzabili perché prive degli allacci per le utenze. A Tolentino – unico Comune del cratere a rifiutare quei prefabbricati – 250 persone, più che altro anziani o famiglie numerose, vivono ancora nei container, cioè in stanze di 2 metri e mezzo per 5, con bagni, docce e mensa in comune.

In tutto il cratere sono alloggiati tra container e Mapre (i prefabbricati rurali) circa 1.200 persone mentre 1.224 risiedono negli alberghi. E lo Stato continua a pagare. Sono 37.159 le persone che ricevono il contributo pubblico per vivere in case in affitto o negli alberghi. Finora sono stati spesi circa 372 milioni. Sembra un pozzo senza fondo.

La politica continua a sfornare decreti che dovrebbero servire ad accelerare la ricostruzione. Ma nelle quattro Regioni colpite dal sisma – Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio – ci sono problemi vecchi che attendono una risposta. Gli interventi sulle abitazioni distrutte o lesionate marciano a rilento, i cantieri non si riescono ad aprire, i progetti non vengono presentati, i soldi stanziati non sono spesi, per il semplice fatto che ci sono cumuli di macerie da smaltire.

Al termine della sequenza sismica, che durò diversi mesi, le Regioni interessate avevano stimato in 2 milioni e 428 mila tonnellate le macerie da eliminare, considerando solo quelle pubbliche, escluse quindi le abitazioni crollate. Ora emerge che si tratta di cifre nettamente inferiori a quelle reali. La sottostima dell’Umbria è del 53 per cento, mentre le Marche si ritrovano da gestire circa 50 mila tonnellate in più rispetto al milione e 300 mila indicate preventivamente.

Una valutazione aggiornata indica che ci sono oltre 700 mila tonnellate di rottami ancora da rimuovere, ma si va a un ritmo di 500 tonnellate al giorno.

Come mai tanta lentezza? La risposta non è univoca, poiché hanno contribuito diversi fattori, dalle procedure burocratiche lunghissime agli scontri tra amministrazioni con il rimpallo delle responsabilità, agli scandali per sospetta o accertata corruzione. Ma soprattutto i tempi della rimozione sono stati condizionati dalla superficialità con cui è stato affrontato il problema all’inizio e dall’altrettanta superficialità di accorgersi, solo dopo tre anni, che il meccanismo così com’era stato strutturato non funziona.

A settembre 2016, dopo la scossa che ha spianato Amatrice, nell’Ordinanza 391 del capo della Protezione civile, le macerie erano assimilate ai rifiuti urbani e la loro rimozione e trasporto era affidata alle aziende che li gestiscono nelle zone interessate. Nelle Marche, la gestione dei materiali provenienti dai crolli è stata affidata a due aziende: la Cosmari per Macerata e la PicenAmbiente per i territori di Fermo e Ascoli Piceno. Il trattamento, secondo il piano macerie regionale, comprende ben sette complessi passaggi che dipendono a loro volta dall’ordine di demolizione, anch’esso sottoposto a una lunga procedura. Questo il percorso che somiglia a una via crucis: prima cernita manuale, in loco, per bonificare tracce di amianto; recupero di frammenti che possano avere rilevanza storica o artistica (con l’aiuto del ministero per i Beni e le attività culturali e delle Soprintendenze) e di oggetti personali e beni di valore, il tutto rigorosamente tracciato; trasporto ai depositi; ulteriore cernita manuale delle macerie per recuperare oggetti preziosi o di valore affettivo che dovessero essere sfuggiti alla prima selezione, poi la separazione delle diverse tipologie di rifiuti quindi legno, cavi elettrici, metalli; archiviazione e catalogazione di tutti i beni personali rinvenuti; trasporto degli inerti a cura delle ditte specializzate, selezionate con gare d’appalto e, finalmente, frantumazione degli stessi per il recupero.

Questa esasperante lentezza ha rischiato di far  evaporare una parte dei 100 milioni di euro di fondi europei per l’emergenza, salvati in extremis facendo un conguaglio tra le Regioni più virtuose e quelle più arretrate con i lavori.

Solo dopo tre anni ci si è accorti che la procedura è lunghissima e che le aziende incaricate di gestire le macerie sono in affanno. Bisogna aspettare l’ultimo decreto sisma per consentire ad altre società, oltre a quelle che si occupano di rifiuti urbani, di rimuovere edifici crollati e di utilizzare impianti di smaltimento mobili. Ogni camion infatti riesce a trasportare appena 20 tonnellate di materiali al giorno. I problemi non sono solo nella cernita dei detriti. Questi una volta arrivati nei siti di deposito incontrano un altro stop. Su cinque posti di stoccaggio, previsti dal piano di smaltimento del 2017, solo tre sono attivi, ma sulla carta. Quello di Arquata, che dovrebbe gestire 100 mila tonnellate di macerie, è fermo per problemi di adeguamento delle misure di sicurezza e quello di Monteprandone non ha il nastro trasportatore. Solo uno dei due siti di Tolentino marcia a pieno regime.

E gli intoppi non finiscono qui. Tra la Regione Marche e il commissario straordinario del governo per la ricostruzione Piero Farabollini è scoppiato un contenzioso sui soldi per proseguire con lo smaltimento. Le Marche hanno minacciato di bloccare la raccolta se non avranno i fondi per coprire i costi, circa 7 milioni. Farabollini ha risposto che senza la documentazione sul nuovo piano di gestione dei rifiuti non si possono erogare i finanziamenti. Le Marche reclamano per il 2020-2021 altri 23 milioni…

Tra i paradossi della ricostruzione, c’è l’incapacità di spendere i soldi perché mancano i progetti. È quanto sta accadendo all’edilizia residenziale popolare. Entro dicembre 2018 le Regioni avrebbero dovuto realizzare gli interventi da loro stesse individuati nel 2017 e già finanziati. Ma su 197 milioni di euro disponibili, sono stati presentati progetti solo per 28 milioni tra Umbria, Lazio e Marche, nessuno in Abruzzo. I cantieri non sono stati ancora aperti e il commissario Farabollini è dovuto intervenire presso l’Anac per rimettere in gioco i 170 milioni inutilizzati.

La ricostruzione pubblica prevede 2.291 interventi finanziati con due miliardi e 160 milioni di euro dal Mef (ministero dell’Economia). Secondo le stime servirebbero 22 miliardi. Ebbene a fine settembre scorso erano stati erogati appena 49 milioni a progetti in corso. Per le scuole, il piano prevede 23 interventi di ricostruzione. A oggi ne sono stati completati solo otto mentre sei sono in corso.

Situazione di stallo anche per la ricostruzione privataPer velocizzare le procedure, il decreto Sblocca cantieri ha previsto che le pratiche possono essere sbrigate anche dai Comuni oltre che dagli Uffici speciali delle Regioni. Pochissimi sindaci però finora si sono fatti avanti. L’iter per aprire un cantiere è rimasto invariato rispetto a quanto previsto nel 2017, nonostante sia evidente che non funziona. Lo dicono i numeri. Per la ricostruzione privata ci sono circa 20 miliardi di euro con credito d’imposta. Dal 10 agosto 2017 al 30 settembre 2019 sono stati messi in circolo poco più di 237 milioni. Le richieste di contributo inoltrate finora solo 10.414 su 79.320 edifici danneggiati. Ma di quei 10 mila progetti appena il 35,3 per cento è stato approvato. Di questo passo ci vorrebbero quasi 80 anni per esaminarli tutti.

MENTANA HA VINTO O HA PERSO ?

Marocchino

MENTANA HA VINTO O HA PERSO ?

Lui è un 28enne, lei ha due anni e il nonno di lei ne ha 76, lui ha tentato di rapire lei, il nonno si è opposto e lui ha tentato di strangolare il nonno senza, per fortuna, riuscirci, lui è marocchino, quindi extracomunitario, lei e il nonno sono due italiani nell’opera del passeggio e in cerca di un angolino per godersi la tranquillità. Per fortuna e solo grazie all’intervento di alcuni cittadini il delinquente non ha messo in pratica le sue intenzioni e successivamente è stato arrestato dalla polizia per la gioia dei genitori di lei e del nonno di lei… No, a quanto pare nel nostro paese non è più possibile girare in santa pace per le vie della  città, è diventata “mission impossible” ad alto rischio da quando nelle strade “sono approdati” centinaia di migliaia di individui sconosciuti senza fissa dimora e senza lavoro tra i quali si contano a migliaia soggetti malati e turbati mentalmente o fanatici religiosi che girano predicando odio e violenza. Il buonismo e l’incoscienza governativa ha pagato ancora una volta e sempre a danno di chi vive in mezzo alle strade e non nei lussuosissimi giardini delle ville private. Questo è l’ennesimo regalo che ci fanno quelli che scappano dalle guerre e ce la portano in casa, oramai è consuetudine direi… ma oltre al semplice fatto di cronaca nerissima registro ancora una volta il silenzio nauseante dell’informazione mediatica di stato e privata nonché della stampa spostata a sinistra che evita in tutti i modi di dare la corretta informazione. A quanto pare le lezioni giornalistiche del “bravo Mentana” hanno fatto scuola, vi ricordo cosa disse 4 mesi fa, esattamente il 24.08.2019 : lui da conduttore, durante la lunga trasmissione sulle consultazioni, rivela il programma di un eventuale governo Pd-M5s riguardo a sbarchi e crimini degli immigrati: ”Alternativa a Salvini è nascondere sbarchi e crimini immigrati”. Nell’ascoltarlo francamente sono rimasto basito dinanzi a tanta vigliaccheria e codardia, arrivare a mentire e nascondere al popolo la verità è degno solo di un governo dittatoriale stile Corea del Nord…e quel che non capisco perché l’ordine dei giornalisti non l’abbia cacciato a calci nel di dietro dopo tanta vergognosa affermazione. Contrariamente alla logica della lealtà e onestà i fatti stanno andando così come indicava Mentana e oltre il mio disprezzo consto che è realtà l’omissione dell’informazione in Italia quando si tratta di crimini di migranti o di fatti pertinenti alla sinistra, ricordo di un uovo sull’occhio di una ragazza di colore di sinistra che ha fatto più notizia di un tentativo di rapimento e un tentativo di  omicidio è pazzesco …ma è cosi, i TG RAI e  La7 non ne hanno parlato proprio, è chiaro che in Italia l’informazione è manipolata da chi ha interessi politici guardando a sinistra. Passiamo alla carta stampata inquinata, i giornali descrivono la scena in modo anomalo ed equivoco, il Messaggero.it omette volutamente di citare le origini del reo delinquente criminale, mentre l’Ansa, quello postato, lo evidenzia, due pesi e due misure. Siamo quindi giunti all’informazione chiaramente pilotata e non lo dico solo io da sempre, ma ora anche la stampa internazionale lo dice e cioè : la stampa italiana pende paurosamente a sinistra e questo non vorrei che fosse l’inizio di una nuova dittatura del XXI secolo che c’imporrà questo governo sino al 2023…perché questo governo è immorale e anti popolo . Mentana ha vinto sino ad oggi…purtroppo nei fatti dell’informazione lui ha vinto, tuttavia ricordo al “ligio Mentana” che una “lei di 2 anni” ha rischiato di essere rapita nel suo silenzio mediatico e questo, se lo porti in dote nell’animo e nella coscienza da padre prima e da giornalista dopo…per il resto della sua miserevole vita. 24122019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

Tenta di rapire una bimba, bloccato da passanti

Arrestato in Brianza, ha tentato di strangolare il nonno della piccola

 

Marocchino

Redazione ANSAMONZA24 dicembre

Un 28enne è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri in strada a Busnago (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. L’uomo, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo dei militari.

Non in regola da anni in Italia e con diversi precedenti alle spalle, soprattutto per droga, il 28enne, secondo quanto riferito, ha aggredito il nonno che spingeva la nipotina di due anni nel passeggino, tentando in tutti i modi di portagliela via. Non ha proferito parola, neanche quando gli ha stretto le mani al collo per cercare di costringerlo a lasciare la presa o quando con violenza gli ha fratturato un dito della mano. Richiamati dalle grida di aiuto del 76enne, a fermare il giovane sono stati i passanti, in particolare due uomini, che gli si sono gettati addosso riuscendo ad immobilizzarlo. Accompagnato in ospedale, l’anziano ha riportato una frattura a un dito di una mano e varie ecchimosi sul collo. Illesa la piccola. L’aggressore é stato portato in carcere a Monza. Al momento, secondo quanto si apprende, non ha fornito alcuna spiegazione al suo gesto.

 

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Monza, marocchino tenta di rapire bimba di 2 anni in strada e aggredisce il nonno, bloccato dai passanti

ITALIA > CRONACA NERA

Martedì 24 Dicembre 2019

MONZA – Un 28enne é stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri 23 dicembre in strada a Bellusco (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. Il giovane, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo dei militari.

 

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IL MESSAGGERO.it

Monza, tenta di rapire bimba di due anni in strada e aggredisce il nonno, bloccato dai passanti

ITALIA

Martedì 24 Dicembre 2019

Un 28enne é stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio e tentato sequestro di persona, per aver cercato di portare via una bambina di due anni, spinta nel passeggino dal nonno 76enne, ieri in strada a Bellusco (Monza). A quanto emerso il 28enne ha cercato di strappare via la presa del nonno dal passeggino, aggredendolo e tentando di strangolarlo. Il giovane, di origine marocchina, è stato bloccato dai passanti fino all’arrivo della polizia.

 

Legnago

BINGO…!

Finalmente il delinquente e rapinatore c’è l’ha fatta…”bottino e vita salva” …per “fortuna a morire”, disarmato ovviamente, questa volta è toccato alla vittima per la gioia dei buonisti….ora sono proprio curioso di ascoltare i commenti dei radical chic dei salotti televisivi.. sulla questione e sul decreto Salvini e sulla legittima difesa dopo la morte di un povero uomo alla fine di una giornata di lavoro… Credo che, sicuramente, nessuno avrà il coraggio di far uscire un suono dalle loro ipocrite bocche e osserveranno un religioso silenzio. E la magistratura che farà ora ? Condannerà l’assassino, ammesso che lo prendano, ad un risarcimento di 200.000 mila euro ? Forse se il malcapitato avesse chiamato la… polizia… forse… però, riflettendo sulla dinamica della tragedia, se il poveretto ha beccato una o più sprangate sul capo….forse il tempo per fare …”una telefonata che allunga la vita “…non l’avrà avuto. No…. siccome i “bravi” dicono che bisogna sempre chiamare la polizia dimenticano, tutti e nessuno escluso, che la maggioranza degli italiani non ha la testa di “cemento duro” come la loro e quindi quando uno prende una sprangata sul capo spesso e malvolentieri ci resta secco. Così va bene ? Siamo un paese civile, antifascista e antirazzista e diciamo un “bello e ciao” al poveretto assassinato in un paese civile antifascista…..Andatelo a dire al poveretto che è morto…”ciao bello ciao”… perché a me …viene da ridere….24122019.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Legnago, rapina in una sala slot: titolare 60enne ucciso a sprangate

 

Lunedì 23 Dicembre 2019

LegnagoHa ucciso a colpi di spranga il titolare di una sala giochi, ha razziato il denaro in cassa, circa tremila euro, e poi è fuggito. Pochi sono gli indizi, al momento, per risalire all’identità dell’assassino di Mario Piozzi, proprietario della sala slot e videolottery ‘Qui gioco‘ di Legnago, nella bassa Veroneseritrovato ieri sera in una pozza di sangue all’interno del suo locale. L’uomo, 60 anni, originario di Quinzano d’Oglio, nel bresciano, ma da tempo trasferito nella bassa veronese, è morto durante il trasporto all’ospedale per i gravi traumi riportati alla testa.

 

GIUSTIZIA È FATTA…?

epa08041103 Hatice Cengiz, fiancee of late Saudi journalist Jamal Khashoggi, speaks to media during a press conference with Agnes Callamard (unseen), United Nations Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, on the killing of Saudi journalist Jamal Khashoggi, at the Press Club in Brussels, Belgium, 03 December 2019. Agnes Callamard in a report blamed Saudi Arabia of the killing, calling it a premeditated extrajudicial execution.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

GIUSTIZIA È FATTA…?

Pantomima saudita in salsa affossamento ? E già….qui non si riesce proprio a capire, neanche a sforzarsi e con tanta buona volontà, chi realmente abbia commissionato l’omicidio del giornalista, se i servizi segreti sauditi o qualche killer su commissione. Il dado è tratto, il processo ha sentenziato e inflitto cinque pene di morte per altrettanti individui dei quali non si conosce né nome e cognome be le specifiche responsabilità… niente di niente…
La compagna della vittima urla al complotto e al processo farsa, il WP, Washington Post, scrive che ancora una volta si insabbiano le responsabilità della casa reale sulla morte del giornalista mentre la magistratura saudita urla alla piena giustizia. E il resto del mondo, in particolare quelli che ci fanno affari con loro, che dice ? Niente e chi dovrebbe dire qualcosa…. pensate, solo noi abbiamo preso oltre sette milioni di euro per farci giocare tre finali della Supercoppa italiana, becchiamo miliardi per la vendita dalle armi che gli diamo e il curioso è che non siamo assolutamente i soli perché anche gli americani, tefeschi e francesi prendono miliardi per gli armamenti che da anni vendono a loro. Tenendo conto poi che il paese saudita è il primo produttore di petrolio al mondo il resto lo potete immaginare…e cioè che nessuno mai “ficcherà il naso” negli affari interni sauditi, specie se è coinvolto il principe ereditario. A noi comuni mortali, poveri spettatori incapaci di poter dire o fare qualcosa non resta altro che assistere impotenti all’ennesima dimostrazione della potenza e forza. il bello è che noi aberriamo la pena di morte ma ci facciamo affari d’oro con quel paese e qui la logica del radical chic va a farsi…”benedire” …per non dire altro..24122019.

..by… manliominicucci.myblog.it

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Compagna Khashoggi boccia sentenza Riad

Hatice Cengiz fu l’ultima a vederlo fuori dal consolato saudita

© ANSA/EPA

epa08041103 Hatice Cengiz, fiancee of late Saudi journalist Jamal Khashoggi, speaks to media during a press conference with Agnes Callamard (unseen), United Nations Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, on the killing of Saudi journalist Jamal Khashoggi, at the Press Club in Brussels, Belgium, 03 December 2019. Agnes Callamard in a report blamed Saudi Arabia of the killing, calling it a premeditated extrajudicial execution.  EPA/STEPHANIE LECOCQ

Redazione ANSAISTANBUL

23 dicembre 2019

(ANSA) – ISTANBUL, 23 DIC – “Inaccettabile”. Così la fidanzata e promessa sposa di Jamal Khashoggi, Hatice Cengiz, ha definito sul suo profilo Twitter la sentenza con cui oggi l’Arabia Saudita ha condannato a morte 5 persone per l’omicidio del reporter nel consolato di Riad a Istanbul nell’ottobre dello scorso anno, assolvendo però i sospetti più vicini al principe ereditario Mohammed bin Salman. La donna, cittadina turca, fu l’ultima a vedere il giornalista prima dell’ingresso nella sede diplomatica.
 

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

bibbiano 100

“ANGELI..DEMONI…E UNA SARDINA AVARIATA” !

Oggi mi è capitato di vedere un video di quell’idiota capo del movimento delle sardine, un movimento che non ha “né capo né coda” e non mi sembra che si stia adoperando per risolvere alcune delle questioni nazionali. Nel video lo vedo eccitato, chissà mai perché, nel sostenere che le campagne elettorali, si riferisce alle prossime dell’Emilia Romagna, non devono essere poggiate su fenomeni mostruosi come il caso dei bambini rubati di Bibbiano….quindi meglio non parlarne. Non parlarne ? E’ evidente che il giovincello tutti soldi e poche idee non sappia neanche cosa sia Bibbiano e  perché se ne parli…evidentemente non ci è ancora arrivato a capirlo perché se ne avesse la minima idea  di cosa significhi avere un figlio e perderlo per colpa della politica e delle sue istituzioni…allora forse non parlerebbe così mentre nel farlo palesa tutta la sua demenza perché di Bibbiano bisogna parlarne …eccome se bisogna parlarne perché nella fattispecie sono inquisiti anche dei politici sia a livello provinciale che regionale e la verità deve emergere…altro che  sinistro silenzio di comodo… è doveroso pagare il prezzo delle malefatte… . Egregia “testa di sardina” la illumino sui fatti di Bibbiano accertati ad oggi 23.12.19 : L’inchiesta dei bambini di Bibbiano, denominata “Angeli e demoni”, ha già visto un primo provvedimento di carattere penale nei confronti di due assistenti sociali della Val d’Enza, la Anghinolfi e la Monopoli. Le due sono stati rimesse in libertà in anticipo dal giudice (GIP) Luca Ramponi il quale ha riportato nella sua descrizione un quadro assolutamente allucinante, riporto integralmente le sua descrizione per meglio dare un’idea sull’orrore del dramma dei bambini di Bibbiano a quella di testa di sarda avariata :   “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsi, depistaggi e frodi processuali“. Capito sardina ammuffita nella testa chi erano gli assistenti sociali appoggiate dalla politica ? Difficile da credere ma vero purtroppo, il profilo psichiatrico di queste persone mi lascia interdetto e basito, ma non è tutto… perché la stessa Anghinolfi, secondo il gip, è una persona di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio”, disturbi… in uso e cura nella psichiatria, tanto d’aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata secondo lei, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli, cioè, quindi nei fatti il loro genitore non aveva nessun diritto a ad avere notizie dei propri figli sequestrati… e lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Hai capito testa di “sardina sotto sale” quel che accadeva a Bibbiano ? Ora sei sempre convinto che non bisogni parlare delle malefatte dei tuoi amici politici della sinistra in Emilia Romagna ?  La vera sciagura è che quelli non sono figli tuoi e tu ragioni esattamente come tutti i radical chic del salotto televisivo quando sono distanti anni luce dai problemi reali che non li toccano.  23122019

…by…manliominicucci.myblog.it

 

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Bibbiano, caso affidi. Fango sui giudici: “Fanno parte della setta”

Il gip Ramponi lascia liberi in anticipo di pochi giorni Anghinolfi e Monopoli, ma l’ordinanza rivela nuovi orrori e calunnie: “Pensavano a una setta di pedofili”

di ALESSANDRA CODELUPPI

bibbiano 100

Federica Anghinolfi, ex responsabile dei Servizi sociali della Val d’Enza

Reggio Emilia, 23 dicembre 2019 – “Erano convinti dell’esistenza di una setta di pedofili, collegata a quella dei ‘Diavoli’ della Bassa modenese, da cui andavano protetti i minori reggiani, anche mediante la commissione di falsidepistaggi e frodi processuali“. Questa circostanza viene descritta nell’ordinanza, datata 20 dicembre, emessa dal giudice per le indagini preliminari Luca Ramponi e relativa a Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali della Val d’Enza, e a Francesco Monopoli, assistente sociale.

Il nuovo documento giudiziario prescrive per i due indagati-chiave dell’inchiesta denominata ‘Angeli e demoni’ il divieto di esercitare la loro professione per un anno, sia in Val d’Enza sia altrove.
Messi agli arresti domiciliari dal 27 giugno, Anghinolfi e Monopoli sono tornati liberi da sabato, con qualche giorno di anticipo rispetto alla naturale scadenza della misura custodiale, fissata sei mesi dopo quella data, cioè il 27 dicembre prossimo.

I due restano indagati a vario titolo in attesa di ricevere l’avviso 415 bis (fine indagini) da parte del pm Valentina Salvi: tornati a piede libero, sono ora sottoposti alla nuova misura interdittiva sulla professione disposta dal gip, nella cui ordinanza è scritto che gli approfondimenti investigativi seguiti al 27 giugno “confermano e rafforzano i gravi indizi di colpevolezza” e che “esiste un programma unitario criminale, volto a sostenere abusi sessuali (subiti dai bambini, ndr) inesistenti”.

E si accenna anche a “numerose conferme probatorie sulle ipotesi di abuso d’ufficio e falsificazione delle relazioni”.

Ramponi aggiunge altre due circostanze che, se provate in giudizio, sarebbero pesanti: i due indagati “con la convinzione della setta dei pedofili condizionavano anche l’operato dei periti e dei consulenti tecnici d’ufficio dei tribunali, a cui veniva riferito di non parlare con nessuno perché la setta era composta da magistrati e forze dell’ordine“.

A proposito di Anghinolfi, il gip parla di “totale assenza di autocontrollo e di equilibrio, al punto di aver illegittimamente ordinato a un agente della polizia municipale di arrestare un uomo che, in maniera assolutamente alterata, stava solo chiedendo notizie sull’affidamento dei figli”.

L’ex responsabile lo avrebbe intimato all’agente perentoriamente, “con toni quasi militari, urlando ripetutamente di procedere all’arresto perché quell’uomo aveva leso il suo ruolo di assistente sociale”. Per Anghinolfi si parla anche di “ripetute violazioni, durante i domiciliari, del divieto di comunicare con terzi”.

Dall’ordinanza emerge anche un altro aspetto rilevante, segnalato dal pm Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta, e accolto dal gip Ramponi: i due magistrati ravvisano per Anghinolfi e Monopoli rischi per la sicurezza personale.
“Concordemente con il pm”, scrive Ramponi, “bisogna ritenere che ora, proprio a causa della distruzione dell’immagine pubblica degli indagati, essi devono temere per la propria incolumità”.

Secondo Ramponi, in sintesi, questa circostanza, accompagnata dall’”allontanamento della vita pubblica” e dalla “cesura causata dalla misura detentiva”, ha fatto nel frattempo scemare il rischio che le due persone indagate “compromettano la genuinità delle fonti di prova e delle testimonianze”.

 

QUINDI ?

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

QUINDI ?

Già, quindi che vuol dire ? Forse che anche Beppe Grillo e Casaleggio fanno affari con la Moby ? Potrebbe anche essere, ma cosa compravano o quali servizi offrivano loro per ricevere in cambio il lauto compenso di quasi un milione di euro ? Non sono tanto sorpreso dell’allargamento a macchia d’olio dell’inchiesta sulla Moby, perché già dai primi giorni della scoperta dei fondi elargiti senza validi motivi alla fondazione Open ho rimarcato i miei dubbi e legalità in merito alla semplice donazione ricevuta, ed ho avuto il convinto sospetto che ci fosse ben altro dietro il movimento di denaro ingiustificato, ora leggere dei due nomi guida del partito di governo implicati nell’oscura vicenda… francamente mi preoccupa tantissimo. Davvero preoccupante… Siamo di fronte ad un nuovo riciclaggio di denaro alla politica in cambio di favori ? È forse per questo ed altri oscuri motivi che M5S e PD ora vanno d’accordo tanto da amarsi alla follia ? Non lo so se sono sulla giusta strada, ma ho ascoltato in TV, giorni fa, Beppe Grillo che testualmente dichiarava che le cose sono diverse da dieci anni fa e che ora bisogna dialogare col PD….ma guarda un po’…e oggi si scopre questo … lo so che a pensare male faccio peccato però…cavolo…ci azzecco sempre… Attendiamo sviluppi e indagini ufficiali perché la notizia data dall’Ansa è una bomba di fine anno in anticipo…23122019…by… manliominicucci.myblog.it

 

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Caso Moby, 840mila euro a Grillo e Casaleggio

Scoppia la polemica con Italia Viva che attacca. Gasparri: ‘Vogliamo la verità’

 

Vincenzo Onorato (D) durante l'Acura Key West Race Week con Mascalzone Latino-Capitalia Team Farr 40, in una immagine del 18 gennaio 2006. ANSA/ARCHIVIO

Redazione ANSAROMA

23 dicembre 2019

“Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti”. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, a proposito delle notizie di stampa sui finanziamenti della società Moby a Casaleggio e al blog di Beppe Grillo. In un articolo pubblicato dal Corriere della Sera si scrive di contratti con Grillo e Casaleggio da parte della società Moby di Onorato che – si legge sul quotidiano – avrebbe cercato sponde non solo appoggiando Renzi e finanziando la fondazione Open ma anche versando denaro per sostenere il blog dell’ex comico e la Casaleggio Associati. “Noi siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale” aggiunge Nobili. Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a #Casaleggio e 240mila al blog di #Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti.
Siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di NataleDello stesso tenore l’intervento di Maurizio Gasparri di Forza Italia. “Vogliamo la verità, tutta la verità. I grillini hanno fatto della loro diversità l’unico codice identificativo. Poi abbiamo visto i casi Trenta, Di Battista, Di Maio, Taverna, con piccole e grandi vicende che hanno dimostrato quali fossero i difetti di questa galassia. Ora sui soldi di Onorato vogliamo tutta la verità. Non li molleremo per un secondo. Non si illudano di farla franca. Grillo deve spiegare anche molte cose della sua vita personale e familiare. Ma intanto spieghino tutto quello che è avvenuto con i soldi della Moby di Onorato”. Così il senatore di Fi Maurizio Gasparri che aggiunge: “Quali sono stati i rapporti tra Onorato e il mondo grillino? Onorato ha disonorato Grillo? Hanno preso soldi? Per quali prestazioni? Per quali spazi pubblicitari? Quali posizioni hanno preso i parlamentari grillini in merito alle normative riguardanti le società di navigazione? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi ha condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?” aggiunge il senatore che promette: “la questione non può finire qui”