5DS : 0 = 0 : 5DI

sunnite donne

5DS : 0 = 0 : 5DI

Il risultato è sempre uguale a zero, non è una nuova e astrusa equazione algebrica generata e partorita dalla mente di qualche cervellone del XXI secolo, né  è stata elaborata da un nuovo sistema di calcolo elettronico, niente di tutto questo, l’assurda equazione è roba mia, una cosetta semplice… semplice, ma che nei fatti  è semplicemente un’equazione che riguarda la posizione della  donna islamica nel contesto del mondo musulmano. La prima sigla DS,  sta ad indicare la donna sunnita che vive in Arabia Saudita, mentre la seconda sigla è rivolta alla donna di religione sciita che vive in Iran. Come potete notare il risultato è sempre zero…già,  perché oltre che riempirci di chiacchiere da sera a mattino il risultato è sempre quello ovunque si vada e ovunque ci si confronti con il mondo islamico e cioè, la donna conta sempre e solamente… zero ….altro che al centro del mondo islamico come tanti osano urlare al vento delle chiacchiere, detta affermazione pare essere solo uno slogan di circostanza per attirare simpatie nel mondo occidentale ma nella realtà la donna è sempre e continuamente sottoposta a vessazioni da parte del genere maschile islamico e questo lo si deve solo e soprattutto alle linee guida impartite dalle leggi coraniche e rispettate e praticate con devozione assoluta dai fedeli. Dopo la recente e nauseante pantomima delle donne allo stadio in occasione della finale calcio di coppa Italia della scorsa estate, disputata nel regno saudita con tutte le polemiche del caso, adesso si prova a concedere l’ingresso unico nei ristoranti anche alle donne, che…conquista meravigliosa ! C’è da esser propri felici… e orgogliosi per la “gentile concessione”… E mentre tutti i radical chic occidentali tacciono, il governo Spagnolo, questa volta ammirevole, prende posizione contro il paese musulmano e lo fa col sano principio di tutelare e difendere i diritti delle donne, effettivamente quel che non si comprende è perché tutti gli altri paesi occidentali non prendano eguali posizioni nette e chiare come la Spagna e smettano di fare affari con un paese dove vige la pena di morte e le donne sono sottomesse agli uomini e non beneficiano degli stessi diritti. Curiosamente consto che le brave e combattive donne italiane della sinistra non urlano al “razzismo” né manifestano solidarietà verso le “colleghe musulmane”  e perché mai non lo fanno ? Paura o si sono svenduti a ricchi petrolieri per amore del petroldollaro ? Però in televisione a perorare la causa dei migranti islamici ci vanno e come… urlano, e come urlano, tra razzisti e fascisti si fanno sentire…, forse anche loro desiderano essere sottomesse all’islam oppure c’è qualcosa di più profondo che a noi comuni mortali occidentali sfugge ? E’ la solita storia, si urla e si suonano le gran casse per quel che conviene ai radical chic e buonisti d’opportunità e poi si dimenticano gli orrori che le donne patiscono quotidianamente nei paesi islamici ad opera dei loro…” stessi familiari…”, è incredibile quanto menefreghismo ci sia nelle donne occidentali e quanto interesse ci sia negli immigrati ….maschi e musulmani … .. boh…difficile capirle certe donne…10122019 …

by…manliominicucci.myblog.it

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L’Arabia Saudita abolisce la segregazione delle donne nei ristoranti

Il principe Mohammed Bin Salam chiede di abolire gli ingressi separati nei locali e le aree riservate

sunnite donne

L’Arabia Saudita compie un altro passo importante verso l’abolizione delle discriminazioni nei confronti delle donne. Da adesso in poi anche le ragazze potranno entrare nei locali pubblici e nei ristoranti passando attraverso la porta principale. Fino ad ora infatti nei locali le donne per essere meno in vista erano obbligate ad entrare attraverso porte laterali e costrette a sedersi in zone a loro riservate. Non un obbligo di legge, ma una scelta del singolo ristoratore che potrà liberamente decidere se mantenere aree separate o aprire il locale a tutti gli ospiti maschili e femminili.

Una nuova apertura

Questa è solo l’ultima di una serie di norme discriminatorie che il principe ereditario Mohammed bin Salman sta cercando di abolire. Sono stati infatti già compiuti passi molto importanti. Dal 2017 alle donne è permesso guidare, viaggiare all’estero senza il permesso del marito o in caso di nubili del fratello e andare in albergo senza essere accompagnate. Nella capitale saudita non è più così strano vedere donne al volante senza lo hijab, il velo non integrale. Purtroppo però la politica non sembra seguire questa scia. Sono infatti ancora molte le donne, soprattutto attiviste per i diritti umani che vengono arrestate, rinchiuse in carcere per diversi anni e a volte anche torturate. Una grave violazione dei diritti umani che nonostante i buoni propositi del principe Mohammed Bin Salam sembra essere ancora lontana dal cessare.

Supercoppa Spagna, Tve rinuncia: “Arabia Saudita non rispetta diritti”

5DS : 0 = 0 : 5DIultima modifica: 2019-12-10T17:57:19+01:00da manlio22ldc
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