QUAL E’ IL VALORE DEL VOTO ?

VOTO AI 16ENNI

QUAL E’ IL VALORE DEL VOTO ?

Ha riparlato “l’uomo che sparava cazzate alle capre”, dopo averle dette in veste di presidente del consiglio, nel 2013 in occasione della sua visita in Arabia Saudita, rivolgendosi al re di quel paese, affermò che l’Italia era miracolosamente fuori dalla crisi…mentre in realtà noi affondavamo sempre più nella disperazione…enormemente…patetico.. E’ uno che parla a sproposito e non si rende conto di quel che dice, ora ne spara un’altra… il voto ai 16enni…magari tra un altro annetto…lo allarghiamo ai bambini delle elementari, lo concediamo a tutti gli immigrati, anche a quelli senza residenza e ai clandestini e poi magari lo estendiamo anche alle… pecore alle capre e maiali.. Cioè, noi abbiamo tanti problemi con le persone adulte che non si presentano al voto in percentuali che vanno dal 35 al 45% e invece di adoperarsi per far comprendere l’importanza l’utilità del voto in funzione della sopravvivenza dello stato, che facciamo ? Pensiamo di concederlo anche a dei ragazzini e far decidere loro le sorti di un paese. Ma è andato fuori di cervello ? E secondo voi perché al senato necessiti un’età maggiore, 25 per la precisione, per esprimere il proprio voto ? Proprio perché il piccolo voto è una responsabilità enorme per il cittadino che può decidere le sorti politiche di un paese, i suoi orientamenti di chiaro indirizzo politico, difendere ed incrementare il mondo del lavoro e guardare con attenzione il mondo della sanità anzi, aggiungo che per la sua strategica importanza il voto bisognerebbe renderlo obbligatorio in quanto è da considerare un sano dovere del cittadino. Una buona legge elettorale e l’obbligo del voto sono le uniche cose che davvero necessitano con urgenza in questo paese e non far diventare il voto un semplice gratta e vinci ..ad uso e consumo dei ragazzi. Rammento che alcuni anni fa venne eletto un ragazzo di 18 anni a sindaco della sua città, un piccolo centro, e il suo primo provvedimento fu quello di …rendere di uso pubblico il Wi-Fi…non so se poi ci sia riuscito o meno.. ma vi rendete conto…il suo problema era internet…non i pensionati o le scuole o il lavoro.. c’è da piangere non da ridere, però il ragionamento del ragazzo era in linea con il suo profilo e cioè un ragazzo che aveva bisogno di internet per comunicare con i suoi amici…vicini e lontani.. e lo vedeva come l’obiettivo per tutti…..Certo i ragazzi vanno ascoltati ed anche con attenzione però non confondiamo il diritto al voto che è stato conquistato con il sangue e le morti con la banale concessione a chi nella vita si è appena affacciato, lasciamo agli adulti di buon senso le sorti di un paese che è cosa davvero importante.. 01102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Enrico Letta rilancia il voto ai 16enni, Conte, Di Maio e Zingaretti d’accordo: “A quell’età si è già maturi per andare al seggio”

VOTO AI 16ENNI

In un’intervista a La Repubblica l’ex premier ha chiesto al nuovo esecutivo di puntare sui giovani, sia con la riforma della cittadinanza (ius culturae) sia con l’estensione del diritto di voto ai minori di 18 anni. E su quest’ultimo punto ha ricevuto l’apertura del capo politico dei 5 stelle e del segretario del Pd oltre a quello dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi

di F. Q. | 30 SETTEMBRE 2019

La proposta di estendere il diritto di voto ai 16enni lanciata dall’ex premier Enrico Letta raccoglie non solo l’appoggio del Pd e del M5s, ma anche quello dell’attuale presidente del consiglio. “Negli ordinamenti giuridici si mette una convenzione anagrafica. Per me abbassarla a 16 anni ci sta benissimo, in altri ordinamenti è così”, dice Giuseppe Conte. “I nostri ragazzi credo che a 16 anni abbiano tutta la maturità psicofisica per votare”, aggiunge spiegando che comunque una riflessione nel governo a riguardo “non è ancora iniziata. Anzi, forse sarebbe più utile che la si facesse in sede parlamentare”. Anche il capo politico dei 5 stelle Luigi Di Maio è d’accordo con Letta: “E’ una proposta che portiamo avanti da sempre e che sosteniamo con forza”, ha scritto su Facebook. “I giovani in Italia vengono definiti, a seconda del momento, choosy, viziati, ‘gretini’: per noi vanno soprattutto messi al centro della nostra politica. Se a 16 anni un giovane può lavorare e pagare le tasse, dovrebbe almeno avere il diritto anche di votare e scegliere chi decide della sua vita”. Proprio il voto ai 16enne è da sempre una delle proposte portate avanti da Beppe Grillo in persona che, per primo ne ha parlato nel 2016 e nel 2019 ha rilanciato con la proposta di abbassare l’età minima addirittura a 14 anni.

Si trova in sintonia con Letta anche Nicola Zingaretti che su twitter scrive: “Sono da sempre favorevole al voto ai sedicenni. Bene oggi le parole di Enrico Letta. La passione civile di tante ragazze e tanti ragazzi che incontro tutti i giorni rafforzano questa idea. Ora è tempo“. Sempre in ambito Pd Graziano Delrio considera la proposta da valutare ma solo dopo aver dato “il voto al Senato ai 18enni. Siamo già impegnati su questo fronte, che mi pare già un grande passo avanti. Poi si potrà ragionare anche del voto ai 16enni”. È anche vero che nei paesi dove si può andare al seggio a 16 anni, sono abbassate alla stessa soglia pure la maggiore età e quella per guidare l’automobile.

“Stamani ho proposto di dare risposta alla voglia di partecipazione dei giovani di #FridaysForFuture introducendo il #VotoaiSedicenni. Il tema è diventato trend topic su twitter, tanti hanno approvato e si sono espressi. Ora non ci sono alibi”, ha scritto su Twitter Letta, taggando Conte, Zingaretti e Di Maio. L’ex premier aveva lanciato l’idea con un’intervista a Repubblica, in cui chiedeva a questo proposito una “riforma costituzionale da fare in un anno”. Letta, ora direttore dell’Istituto di Studi politici a Parigi, sempre nell’intervista a Repubblica, ha anche chiesto che il Parlamento lavori per l’approvazione dello “ius culturae”: la proposta però, incardinata a Montecitorio, si è di nuovo arenata perché considerata non prioritaria per la maggioranza. Secondo Letta l’esecutivo deve pensare ai più giovani e a come coinvolgerli: “Il mio lavoro sono i ragazzi, è a loro che bisogna pensare”, ha detto. Proposte che l’ex premier giudica urgenti e facilmente approvabili in Parlamento con questa maggioranza. “È un modo per dire a quei giovani che abbiamo fotografato nelle piazze, lodando i loro slogan e il loro entusiasmo: vi prendiamo sul serio e riconosciamo che esiste un problema di sotto rappresentazione delle vostre idee, dei vostri interessi. Il momento è ora, non si aspetti per ottenere di più”.

 

QUAL E’ IL VALORE DEL VOTO ?ultima modifica: 2019-10-01T15:51:57+02:00da manlio22ldc
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