LA TRAGEDIA…ALLE PORTE DI CASA…

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LA TRAGEDIA…ALLE PORTE DI CASA…

Sicuramente negli anni i francesi si sono guadagnati l’appellativo di imbroglioni, truffaldini e racconta balle, l’aggressione alla Libia, stato sovrano e legalmente riconosciuto da tutti paesi del mondo, è stata sicuramente la sua peggiore espressione di arroganza e strafottenza degli altri paesi, specie quelli europei e non dimentichiamolo mai perché lì sta il carattere e il pensiero dei francesi e cioè : prima loro su tutto…punto… . La Francia, al contrario di noi, ha sempre guardato con priorità assoluta ai propri interessi, e secondo il mio modesto parere ha sempre fatto bene,  e non si è mai curata di tutelare i comuni rapporti nell’interesse dei paesi dell’unione europea, anzi, lo ha dimostrato tecnicamente e finanziariamente nel tempo in varie operazioni di acquisto sia di aziende italiane che straniere da parte di gruppi e holding finanziarie francesi che nelle operazioni ha sempre trovato l’appoggio e la difesa del proprio governo, un aiuto ad oltranza con una curiosa quanto singolare determinazione, mentre c’è pure da aggiungere, che è stata sempre autorevolmente ferma e decisa nell’opporsi a chiunque tenti  di rilevare aziende di appartenenza alla Francia o presenti sul loro territorio.  Le centrali nucleari hanno storia ben precisa e solida nell’economia energetica del paese transalpino, loro, al contrario di noi, la cosiddetta energia pulita ce l’hanno e i risultati in tema di debito pubblico si vedono e si toccano con mano nel passar degli anni, il costo dell’energia incide in modo pesante sui costi della produzione e della manodopera dei manufatti e prodotti tecnologici vari.  Quindi togliamoci dalla testa che loro smantelleranno le centrali nucleari e facciano a meno di quella energia per i prossimi anni, e a quanto pare gli sforzi che si stanno facendo vanno proprio nella direzione da me ipotizzata, infatti l’Asn sta effettuando un monitoraggio della sicurezza di tutte le centrali atomiche, con potenza superiore a 900 Mw, per prolungarne la vita operativa col fine di poterle utilizzare per altri 40 o 50 anni. Questo tradotto in parole povere significa che l’Europa tutta deve e dovrà continuare per altri 50 anni a vivere nel terrore di una catastrofe nucleare e il tutto a costo …zero… per il paese francese, eh sì, loro hanno l’energia a basso costo e noi i rischi radioattività ad alta probabilità…c’è proprio da star allegri. Ora ci sono sei centrali a probabile rischio, loro ci tranquillizzano e ci dicono di “stare sereni”, sarà… ma io, ai burocrati francesi non ci credo… sono sempre bugiardi quando  trattano questioni economiche di rilevante importanza e l’energia poi è un business governativo fondamentale. Come si fa ad essere e restare tranquilli dinanzi ad un nuovo ipotetico disastro nucleare, dopo Chernobyl (Ucraina) e Fukushima (Giappone) tutti si sono resi conto che queste centrali dovrebbero essere smantellate ed invece i cari francesi vogliono tenerle in piedi per altri 5 decenni, sottovalutando i problemi attuali legati a saldature, non eseguite ad arte tempo addietro, e agli altri problemi che potrebbero insorgere per questioni temporali. L’energia eolica e i pannelli solari sono certamente più affidabili come anche le centrali a gas metano del tutto ecologiche, sistemi sicuri e se ben sfruttati possono erogare la stessa quantità di energia pari a quella delle centrali nucleari…ed allora, perché non procedere in questa direzione e le smantelliamo ?  20092019

…by… manliominicucci.myblog.it

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In Francia sei reattori nucleari sono a rischio

 

L’azienda per la produzione e distribuzione di energia elettrica francese ha segnalato che sei reattori nucleari in alcune centrali in attività sono a rischio

Paolo Mauri – Ven, 20/09/2019 – 12:19

 

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Mercoledì 18 settembre, Edf, l’azienda francese che sovrintende alla produzione e distribuzione dell’energia elettrica, ha segnalato che sei reattori nucleari in alcune centrali hanno riscontrato un problema alle saldature dei generatori di vapore.

Il problema però non sembra aver compromesso il funzionamento dei reattori. “A questo stadio dell’indagine tecnica condotta sui componenti dei generatori di vapore, Edf stima che gli scarti riscontrati (nelle saldature n.d.r.) non mettono in dubbio la capacità dei materiali di continuare il servizio e non necessitano di trattamento immediato” sono state le parole di Edf in un comunicato stampa.

Sembra che il problema riguardi anche dei componenti destinati al nuovo reattore Epr di Flamaville, centrale nucleare sita in Normandia che ha già in funzionamento due reattori ad acqua pressurizzata da 1330 Mw ciascuno costruiti da Framatome, oggi diventata Areva.

I reattori interessati dal problema sono sei e sono i numero 3 e 4 della centrale di Blayais (dipartimento della Gironda), il numero 3 di Bugey (dipartimento dell’Ain non lontano da Lione), il reattore numero 2 di Fessenheim (in Alsazia), quello numero 4 di Dampierre-en-Burly (nella Loira) e quello numero 2 di Paluel (anch’esso in Normandia).

La settimana scorsa, Edf, che gestisce un totale di 58 reattori nucleari in 19 centrali sparse sul territorio francese, aveva annuncuato che le procedure previste per le saldature dei generatori di vapore non erano state rispettate dalla sua filiale Framatome, che è incaricata di effettuare i lavori di costruzione e manutenzione di questa particolare componentistica.

Sebbene si sia stabilito che i reattori interessati dal difetto possano attualmente continuare il loro servizio, l’autorità generale per la sicurezza nucleare francese, l’Asn, ha affermato che nelle prossime settimane deciderà, una volta presa visione dei risultati delle ulteriori indagini in atto, sul possibile arresto degli impianti.

“Attendiamo ancora alcuni elementi” ha spiegato a Le Figaro Bernard Doroszczuk, presidente dell’Asn “poi ci sarà un’analisi, con l’aiuto del nostro braccio tecnico, l’Irsn (Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire)”.

Se i sei reattori interessati dal problema alle saldature sono per il momento ancora in attività, così non è per il reattore numero 1 della già citata centrale di Flamanville. Le squadre di sicurezza dell’Edf e dell’Asn hanno infatti rilevato tracce di corrosione su alcuni sistemi di sicurezza malgrado fosse appena terminato un piano di revisione di 10 mesi, quindi è stato deciso di interromperne l’attività.

Il fermo, come riporta un comunicato della direzione della centrale di Flamanville, sarà “definito in funzione della natura precisa delle riparazioni da effettuare”. La stessa direzione è stata messa sotto “sorveglianza rinforzata” dall’Autorità per la Sicurezza Nucleare in ragione delle difficoltà riscontrate dalla stessa nella gestione dell’attività di manutenzione. Secondo Edf l’arresto durerà, almeno, sino al 2 ottobre.

L’Asn sta effettuando una vasta campagna di monitoraggio della sicurezza delle centrali atomiche con potenza superiore a 900 Mw per prolungarne la vita operativa, che dovrebbe aggiungere altri 40 o 50 anni di funzionamento.

LA TRAGEDIA…ALLE PORTE DI CASA…ultima modifica: 2019-09-20T15:43:47+02:00da manlio22ldc
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