Archivio mensile: agosto 2019

MIGRANTI…SI… MIGRANTI..NO..

MIGRANTI…SI… MIGRANTI..NO..

Nient’altro che migranti, oramai è il tormentone dell’estate che si è indegnamente sostituito alle canzoni che spopolavano nelle spiagge anni prima. È una noia paradossale stare sempre a parlare di migranti, gente che non li vuole e gente che li vuole, gente che ci fa i soldi con l’accoglienza e gente che vede i propri soldi dati allo stato con le tasse spesi per loro. Sono risorse o sono pesi inutili ? l’Italia è letteralmente divisa in due, ma fin qui direi che tutto sommato rientra in quell’ottica di visione democratica e nel rispetto della nostra costituzione . L’opinione conta, è un diritto di ogni singolo cittadino e va sempre rispettata anche quando ad esprimerla non è un personaggio famoso della politica o del mondo culturale o dello spettacolo ma un semplice uomo del popolo. Ecco cosa mi addolora profondamente e mi irrita non poco, ma chi sono questi “famosi personaggi” che si arrogano il diritto di offendere il pensiero altrui, come si permettono di criticare ed insultare gli elettori di centro destra o le persone che hanno una visione diversa dalla loro. Da anni dietro questa immigrazione imposta c’è sempre qualcuno che diventato noto e famoso per qualità culturali o artistiche si sente in dovere di fare il moralista, prima uno e poi tanti… patetico fare i predicatori dal pulpito delle ville milionarie, purtroppo loro non sanno cosa significhi vivere nelle borgate delle città in compagnia di migliaia di poveri disgraziati che devono sbarcare il lunario sempre e comunque e ogni santo giorno. Loro dimenticano i disagi e le paure della povera gente che è costretta a convivere con loro…no, loro non lo sanno, anche perché le loro case sono protette da guardie armate e di ospitarne qualcuno di quei migranti per i quali si battono neanche a parlarne.. Già… tutti “son gay ma col culo degli altri ” e perdonate la volgarità ma sono stufo davvero di vedere le passarelle dei radical chic che si ergono a moralisti di circostanza. Il problema è molto serio e assume toni di gravità assoluta e le campagne pro immigrati in questo momento sono proprio fuori luogo. Volete aiutare i migranti a venire da noi cari radical ? Benissimo, noleggiate delle navi da crociera e portateli dove volete, in Italia, in Spagna o Francia…fate come volete ma anziché tirar fuori le parole del “cavolo moralista”, cacciate i soldi e vediamo come razzolate…io scommetto che non ne partirà neanche una di quelle navi…o no ? 17082019

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Chef Rubio contro gli abitanti di Lampedusa: «Fate i soldi a palate con i migranti»

Le accuse in un post su Instagram: «Sfruttate la pubblicità che i migranti fanno dell’isola. L’immagine dell’accoglienza ha fatto comodo a molti ma non è reale»

di Francesca Ronchin

Migrantie rubio

«Lampedusa, prima del 3 ottobre 2013 in quanti c’erano venuti a fare gli aperitivi e i bagnetti? Prima del “problema migranti” in quanti la cagavano? Pochi». La sferrata di Chef Rubio contro i lampedusani, responsabili a suo dire «di fare soldi a palate (in nero) grazie alla pubblicità che i migranti fanno all’isola», la lancia il 4 agosto con un post su Instagram. La polemica però si innesca dopo le giornate a bordo di Open Arms, dopo la conferenza stampa con Gere e dopo la 5a notte del sit in silenzioso davanti alla Chiesa a chiedere lo sbarco dei migranti. La causa della Ong sembra trovare poco sostegno sull’isola. A parte i ragazzi di Mediterranen Hope, il progetto delle Chiese Evangeliche, gli attivisti di Forum Lampedusa solidale e qualche turista curioso, sul sagrato della Chiesa, i lampedusani si contano sulle dita di una mano.

Le parole di Rubio sono incandescenti: «State mandando a fondo un’isola che pensate essere vostra ma che è semplicemente se stessa», e infiammano a loro volta quelle degli abitanti come salvogiardina 12: «Tornate a casa tua», «di Lampedusa non sai niente», e poi alearuta89: «il volontariato e l’umanità sono altre cose, non è business o favoreggiamento agli scafisti. Il popolo di Lampedusa ha sempre regalato vestiti, cibo, acque e tanto altro». Il riferimento è a quel 2011 quando, sulla scia della primavera araba, le onde riversarono sulle strade di Lampedusa migliaia di tunisini che cercavano la stazione dei treni. Per l’isola, in quell’anno maledetto non vi fu nessuna buona pubblicità, tra giugno e luglio il calo di presenze fu dell’80% rispetto all’anno prima. Poi però, a giudicare dai dati dell’aeroporto, i migranti non hanno mai fatto male al turismo che da 177mila passeggeri del 2014 passa a cifre record di quasi 250mila presenze nel 2017. Per lo chef però, i lampedusani non sarebbero responsabili solo di far cassa e girarsi dall’altra parte quando serve, ma di «rinchiudere i migranti in uno hot spot lager per sadismo, per ricordargli lo status di sgraditi ospiti li costringete a uscire ed entrare da buchi ricavati dalle reti».

In effetti, i migranti sull’isola quasi non si vedono in una sorta di tacito accordo con gli imprenditori del settore turistico che va avanti già dai tempi di Giusi Nicolini quando gli sbarchi erano 30 volte più di oggi. Qualche migrante lo vedi il sabato sera vicino al Municipio in Via Vittorio Emanuele o alla Chiesa perché lì il wifi prende bene. Gli abitanti di Lampedusa però, con il centro hanno poco a che fare a partire dal sindaco Toto Martello che lamenta di non venire informato su nulla, nemmeno sugli arrivi. La gestione è in mano a cooperative esterne che cambiano ogni anno. L’ultima, Badia Grande di Trapani, è subentrata alla RTI Nuova Service di Palermo proprio lo scorso 2 agosto. «Con il decreto sicurezza e il minor numero di arrivi – spiega l’ex dirigente Iolanda Aiello – avrei dovuto lavorare part time e non era conveniente». Tra i pochi ad averci messo piede, c’è lo stesso Richard Gere che nel 2016 ne elogiò il clima di accoglienza e ordine. Nello stesso momento però, il collettivo lampedusano Askavusa pubblicava sul web foto che documentavano una situazione di degrado e abbandono. Se rispetto ad allora le condizioni siano migliorate, neanche Martello lo sa. «Sarebbe meglio non propagandare notizie false – scrive a Rubio manuzzella75 – agli “isolati” di quell’avamposto non devi fare nessuna lezione…sono solo stanchi».

La stanchezza di vip e passerelle che «si occupano solo dei migranti» si respira nell’aria. I problemi a Lampedusa sono tanti a partire da quelli di salute, un’esposizione continua a 8 radar e un record di tumori maschili sull’Intera Sicilia. Rosy, ha un’azienda agricola proprio vicina all’hot spot. Dice che i migranti le hanno ammazzato almeno 5 cani, che la sera escono dai buchi della rete del centro e si infilano sotto i cespugli per qualche ora di libertà a bere e fumare. Ci mostra il degrado. Ci sono materassi, coperte e cartoni di vino ovunque. L’esasperazione si tocca con mano. Forse non è vero che Lampedusa è diversa dal resto d’Italia. Forse quella posizione geografica che per l’isola sembra un destino, non basta a trasformare l’accoglienza in una missione quotidiana. Secondo Antonino Taranto dell’associazione archivio storico Lampedusa, a parte casi di crisi in cui tutti aiutano o quando il pescatore che veda un uomo in mare lo salva anche a costo di venire accusato di favoreggiamento, in tutta l’isola sono poco più di due i casi in cui i migranti sono rimasti con contratto di lavoro o in affidamento. Un atteggiamento realista con cui ha cercato di sedare la polemica Giacomo Sferlazzo, portavoce di Askavusa, critico verso le ONG per le politiche neoliberiste di cui si farebbero tramite, ma da sempre aperto ai migranti. «Il nero» ha detto Sferlazzo contro Rubio «non è certo prerogativa di Lampedusa, le brave persone ci sono anche qui». Al tempo stesso però, la stoccata arriva anche ai suoi compaesani perché, dice, «l’immagine dell’isola dell’accoglienza ha fatto comodo a molti ma purtroppo non è reale. Lampedusa ha una serie di problemi irrisolti» scrive in un lungo post «ma non è forse colpa nostra se questi problemi rimangono tali? Vogliamo parlare della militarizzazione dell’isola? Della nettezza urbana? Della produzione di energia elettrica? Sono tutti settori inquinati da poteri torbidi che da anni succhiano l’anima all’isola grazie alla collaborazione di parte della popolazione». Prima ancora che la polemica scatenata dalle dichiarazioni fatte su Instagram si amplificasse, Rubio aveva fatto una lunga chiacchierata con Sferlazzo al termine della quale, alla richiesta di firmare una petizione promossa da molte mamme lampedusane per un pediatra in pianta stabile sull’isola, lo Chef aveva firmato subito. Il post della discordia però, ormai, era già stato scritto.

 

PROPRIO NELLA CITTA’ DELLA SOLIDARIETA’ ?

PROPRIO NELLA CITTA’ DELLA SOLIDARIETA’ ?

Se non erro mesi fa, il sindaco della citta, “ S.E. De Magistris il Supremo ”, in merito alla questione accoglienza manifestò pubblicamente solidarietà e sensibilità verso quei migranti che all’epoca dei fatti erano imbarcati e fermi al largo delle acque territoriali italiane sulle navi ONG ed ebbe a dire che avrebbe allestito una flotta di imbarcazioni col fine di raccogliere proprio quei migranti dalle navi ONG e trasportarli nella città da lui governata…cioè Napoli . Si sarebbe dovuta chiamare flotta partenopea, sinceramente un bel nome ed in onore alla città, meravigliosa iniziativa e idea, una flotta che soccorre in mare i poveri disgraziati che scappano dalle guerre e dalla fame è una iniziativa lodevole e da premio Nobel per l’amore e la solidarietà. Tutto bene allora nella città “partenopea” ? Mica tanto, perché l’attuale sindaco predica bene ma razzola sempre male, ama il fumo negli occhi e furbamente sa come usare il verbo strumentalizzare, infatti la famosa flotta partenopea non ha mai visto la luce né il varo di una sola di quelle imbarcazioni, né l’accoglienza di migranti via terra…. tanto fumo, come al solito, utile per riempire i media e stampa con le solite frasi slogan e titoloni esaltanti come se i problemi si risolvono con le chiacchiere, forse vanno bene agli elettori di sinistra che ancora oggi gradiscono l’antica cultura delle fandonie e chiacchiere, la solita politica ma sempre d’attualità.  Ed è curioso che quando alcuni episodi negativi legati al maltrattamento degli esseri umani riguardano extracomunitari o donne di colore in stato incinta si registrano sollevamenti popolari, indignazioni collettive, le TV e 8internet trasmettono l’immancabile video di smartphone girato in perfetta sincronia e  tempestività con l’evento negativo poi, magari tanti politici con in capo il sindaco ad esternare il proprio dissenso ed aggrapparsi a tutti i concetti della solidarietà, del rispetto della vita e dei ….”bambini”..  Già, e ora cari signori tutti, spiegatemi perché io non assisto alle solite  indignazioni del caso per questa giovane madre incinta ? Non ho idea se sia italiana e napoletana, bianca o nera, dal nome si direbbe una italiana e allora cosa vuol dire, che azioni vergognose e inconcepibili come quella del link  devono essere tollerate solo perché lei non è una extracomunitaria in cinta e per questa donna che ha rischiato per l’incolumità del/la suo/a bambino/a, visto che la poverina è stata costretta a recarsi a piedi in ospedale, discorsi e prese di posizioni a sua difesa non se ne fanno ?  Qui il capitano della flotta partenopea tace e non si eleva a paladino strenuo difensore della donna neo mamma ? L’on. Fratoianni e la sua collega Cirinnà non hanno nulla da dire, e come mai il TG nazionale non ne ha parlato ? E l’on. Scalfarotto è andata a vistare la nuova mamma e a sincerarsi delle sue condizioni psicologiche e fisiche ? Il solito schifo inenarrabile italiano, come a voler dire che a noi italiani è permesso fare tutto e non deve interessare a nessuno i tristi epiloghi di certe situazioni…e va bene così ? E allora continuiamo in questa direzione, la multa è certamente una “patacca della vergogna” da appiccicarsi sul petto dell’intransigente “ pubblico ufficiale ” e dell’amministrazione napoletana tutta, ogni giorno “migliaia di portoghesi “ il biglietto non lo pagano e lui proprio su quella donna doveva applicare le regole rigidamente e se non lo faceva che accadeva ? Falliva l’azienda dei trasporti urbani ? Francamente a me viene da ridere…però…”va bene così” . Tuttavia non posso fare a meno di ricordare a tutti  il clamore mediatico per un uovo sull’occhio di una ragazza di colore e per quanto tempo e come se ne è parlato, ed allora mi pongo un quesito : ma se la donna della multa fosse stata di colore e incinta, il bravo controllore gliela l’avrebbe fatta lo stesso la multa ? E se si, immaginate oggi di che starebbero a parlare e ad urlare i politici,  i Tg e tutti giornali ? Immaginatelo…..”va bene così”… 16082019

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Napoli, controllore dell’Anm multa e fa scendere dal bus una partoriente

E’ accaduto sulla linea 604. L’azienda: “Le circostanze addotte a giustifica non possono fare annullare il verbale”

napoli

 

di IRENE DE ARCANGELIS

15 agosto 2019

Quattro passi per sciogliere i muscoli in attesa del parto imminente. Pancione grosso, futura mamma di 28 anni. Che improvvisamente si piega in avanti. Dolori estesi, sudore, difficoltà a camminare. Le doglie sono cominciate. L’urgenza: arrivare in ospedale. Così, la mano sotto il ventre, Federica ringrazia il cielo quando vede arrivare un autobus della linea 604 diretto al Cardarelli.

Faticosamente sale a bordo, si siede e comincia a contare i minuti che la separano dal pronto soccorso. Immagina di tutto, arriva l’imprevisto nei panni di un controllore dell’Anm che le fa la multa e, invece di farsi carico dell’urgenza e trovare il modo di far arrivare al più presto la futura mamma in ospedale, la fa scendere dall’autobus lasciandola a se stessa. Tutto va bene, per fortuna. Federica partorirà una bella bambina qualche ora dopo e poi, una volta recuperata la calma fa ricorso contro la multa di cinquanta euro spiegandone i motivi. Niente da fare.

Se i controllori a bordo dell’autobus si incontrano solo in circostanze eccezionali ( come è successo a Federica), ancora più straordinario è il rigetto del ricorso da parte della struttura organizzativa commerciale dell’Anm: ” Le circostanze addotte (il parto imminente) a giustifica non possono essere motivo di annullamento del verbale elevatole”.

Braccio di ferro una tantum, a fronte dei tanti portoghesi che circolano sui bus di Napoli. E per qualcuno, da parte del controllore ( in quel momento pubblico ufficiale), una sorta di omissione di soccorso non prevista dal codice. D’altra parte Federica non ha inventato nulla. Allega al ricorso il verbale di pronto soccorso del Cardarelli delle ore 11,48 e la multa delle ore 11,20. Venti minuti prima, il tempo di arrivare in ospedale a piedi e a rischio di sentirsi male. Quindi la ricostruzione dell’accaduto.

“Sono salita sul bus senza titolo di viaggio, e quando il verbalizzante mi ha giustamente contestato la mancanza del biglietto, ho cercato di spiegare che a causa di un malessere improvviso, visto il mio stato, mi stavo recando con urgenza al Cardarelli. Tengo a precisare che alla data del verbale ero incinta, erano trascorsi le quaranta settimane e cinque giorni previsti per il parto che è avvenuto nella notte del giorno stesso. Mentre stavo passeggiando da sola in viale Colli Aminei ho avvertito dei dolori improvvisi e, spaventata, sono salita sull’autobus che sopraggiungeva. Quanto asserito è documentabile dal certificato di ingresso nel pronto soccorso “.

Quindi sottolinea Federica: “Il verbalizzante a cui avevo detto del malore invece di accompagnarmi all’ingresso del pronto soccorso mi ha invitata a scendere e ha tenuto a precisare che nella sua qualità di agente di polizia amministrativa era tenuto a rilevare l’infrazione in ogni caso ” . Ma niente da fare. La risposta dell’Anm è impersonale e potrebbe essere stata indirizzata a chiunque e in qualsiasi circostanza: ” All’atto del controllo lei si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio”. E “le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale “.

Quindi il conto: euro 71,10 di multa che rischia di salire a 141,10. Infine l’ingiunzione. Azienda napoletana mobilità di una precisione svizzera. Multa non annullabile, far scendere dal bus una partoriente è altra storia.
 

QUINDI LI APRIAMO ?

Matteo Salvini (S) e Giuseppe Conte, in una foto d'archivio. ANSA/ANGELO CARCONI

QUINDI LI APRIAMO ?

Apriamoli a tutti coloro i quali desiderano entrare nel nostro paese ? Consentiamo l’ingresso e l’accoglienza agli oltre due miliardi di persone che per motivi religiosi, bellici e razziali avrebbero diritto all’asilo politico nel nostro paese ? In Cina, India, Africa, centro e sud America in teoria tutti avrebbero il diritto di asilo politico e su questo la nostra costituzione è chiara. Poi a questi aventi diritto per i citati motivi si aggiungono un altro miliardo di individui che vorrebbero arrivare in Europa con lo status di migranti economici o bisognosi di cure. E anche questi, secondo le recenti disposizioni e direttive europee oltre le varie sentenze di Tribunali ordinari e del TAR, hanno diritto ad entrare. Una equa distribuzione di migranti che arriveranno da noi nel giro di 30 anni porterà ogni paese ad accogliere almeno 50 milioni di persone per paese, quindi il Lussemburgo, per esempio, che ha appena 220.000 abitanti se rispetta le regole nel 2050 dovrebbe avere una popolazione di oltre 50 milioni di residenti. Purtroppo i numeri sono impietosi e non hanno sentimenti di buonismo o altro, sono freddi e brutti ed hanno un enorme difetto e cioè metterti di fronte alla realtà. Il tema immigrazione non lo si risolve con le parole e i buoni propositi perché chiunque e in ogni angolo del mondo aspira ad una vita economica migliore e non si fermerà assolutamente dinanzi a qualche miglia di mare, questa è la verità. Quello che dice il presidente Conte non sta né in cielo né in terra, il problema migrante non lo si può risolvere se non si usano le leggi della forza e dei respingimenti ed è necessario modificare l’articolo della costituzione in merito all’asilo politico ed adeguarlo al momento attuale, se non si vuol procedere in questo senso… sappiate che l’Italia cesserà di esistere e tra 30 anni sarà la replica della Somalia o di una immensa “favelas”. Vi inorridisco con queste oscure previsioni ? Spiace, ed allora fatemi cambiare idea spiegandomi cosa faranno i primi cento milioni di immigrati che arriveranno da noi… ecco, se mi spiegate questo allora vuol dire che ragionerò in funzione dell’accoglienza e tiferò per loro ..ma spiegatemelo…per piacere… 15082019

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Conte a Salvini: “Porti chiusi non risolvono tema migranti”

Lettera aperta al ministro, ‘è l’ennesima, non l’accetto’

Matteo Salvini (S) e Giuseppe Conte, in una foto d'archivio. ANSA/ANGELO CARCONI

Giuseppe Conte e Matteo Salvini –

Redazione ANSA

15 agosto 2019

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte duro con Matteo Salvini sul tema migranti:  c’è stato “un chiaro esempio di sleale collaborazione, l’ennesima a dire il vero, che non posso accettare”, scrive il premier  in una ‘lettera aperta’ su Facebook al ministro degli Interni.

“Siamo ormai agli sgoccioli di questa nostra esperienza di governo. Abbiamo lavorato fianco a fianco per molti mesi e ho sempre cercato di trasmetterti i valori della dignità del ruolo che ricopriamo e la sensibilità per le istituzioni che rappresentiamo. La tua foga politica e l’ansia di comunicare, tuttavia, ti hanno indotto spesso a operare ‘slabbrature istituzionali’, che a tratti sono diventati veri e propri ‘strappi istituzionali’, scrive Conte
“Questo è il momento di insistere in direzione di una soluzione sempre più europea, altrimenti l’Italia si ritroverà completamente isolata in una situazione che diventerà, nuovamente, via via sempre più ingestibile”, dice Conte  riferendosi in particolare al caso Open Arms. “In definitiva, se davvero vogliamo proteggere i nostri “interessi nazionali”, non possiamo limitarci a esibire posizioni di assoluta intransigenza”, scrive Conte. “Francia, Germania, ORomania, Portogallo, Spagna e Lussemburgo mi hanno appena comunicato di essere disponibili a redistribuire i migranti. Ancora una volta, i miei omologhi europei ci tendono la mano”.
“Il consenso politico a cui ogni leader politico aspira si nutre della fiducia degli elettori. Ma se non alimentiamo la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche si crea un cortocircuito e alla fine prevalgono rabbia e disaffezione. Dobbiamo tutti operare per riconoscere piena dignità alle istituzioni che rappresentiamo, nel segno della leale collaborazione. Hai alle spalle e davanti una lunga carriera politica. Molti l’associano al potere. Io l’associo a una enorme responsabilità”.

“Comprendo la tua fedele e ossessiva concentrazione nell’affrontare il tema dell’immigrazione riducendolo alla formula ‘porti chiusi’ – conclude Conte -. Sei un leader politico e sei legittimamente proteso a incrementare costantemente i tuoi consensi” ma “il tema dell’immigrazione è un tema complesso. Va affrontato con una politica di ampio respiro, come ho provato a fare sin dal primo Consiglio Europeo al quale ho partecipato, a fine giugno 2018, evitando di lasciarci schiacciare dai singoli casi emergenziali”.

“Conte ha fatto uno sfogo umorale io devo rispondere con le leggi: per questo è partita dal Viminale una lettera in punta di diritto”. Lo ha detto il ministro Salvini al termine del Comitato per l’ordine pubblico a Castel Volturno. “Una nave straniera in acque internazionali non si capisce che attinenza abbia con l’Italia. A che titolo chiede l’intervento alle autorità italiane? Qual è la ratio della domanda e della risposta? in silenzio abbiamo fatto scendere chi aveva necessità, senza letterine”, ha aggiunto Salvini.

“Con me i porti sono e rimarranno CHIUSI ai trafficanti e ai loro complici stranieri. Ed è chiaro che, senza questa fermezza, l’Unione Europea non avrebbe mai mosso un dito, lasciando l’Italia e gli Italiani soli come ha fatto negli anni dei governi di Renzi e del Pd”. Così il ministro Matteo Salvini replica alla lettera aperta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Sulla questione dell’assistenza ai minori a bordo “la Spagna, stato costiero che ha giurisdizione sulla Open Arms, compreso per ciò che riguarda la tutela dei diritti delle persone a bordo, andrebbe investita della questione posta nella nota”. E’ quanto ha scritto il ministro Salvini in una lettera al premier Conte che ieri in una nota ha richiamato l’attenzione sulla presenza a bordo della nave “di alcune decine di presunti minorenni in condizioni di emergenza e in pericolo di vita”.

“Secondo me non c’è possibilità, poi se qualcuno vuole dialogare io sono qua, sono la persona più paziente del mondo e il mio telefono è sempre acceso e in questi giorni squilla parecchio”. Così il vicepremier e ministro dell’interno Matteo Salvini ha risposto a chi gli chiedeva se ci fosse ancora la possibilità di un’apertura ai 5S.

“Sono disposto a fare un patto con Di Maio, io gli consegno i miei computer e lui in cambio permette agli italiani di andare a votare subito. Così Armando Siri su Affaritaliani dopo che il vicepremier M5s ha accusato la Lega di far cadere il governo per evitare che il Senato votasse l’autorizzazione al sequestro del computer dell’ex sottosegretario della Lega. “I miei computer sono a disposizione anche domani mattina. Non ho niente da nascondere. Non ho niente a che fare con la mafia, con i rubli, con pseudo complotti sovranisti e altre scemenze di questo tipo. Siamo al ridicolo di chi non ha argomenti seri da utilizzare e cerca del becero gossip” afferma l’ex sottosegretario accusato di corruzione.

 

INCREDIBILE…MA VERO ..

INCREDIBILE…MA VERO ..

La questione è un po’ complicata e comprenderla sino in fondo per noi occidentali potrebbe essere veramente una “mission impossible”, certo, per un non musulmano riuscire poi ad entrare nell’ottica dei loro ragionamenti non conoscendo il Corano è proprio impossibile, il raziocino occidentale figlio della democrazia e libertà di pensiero di millenni è in chiaro e netto contrasto con la cultura  islamica, due pianeti totalmente diversi che non potranno mai trovare una coesione d’intenti in quanto nelle leggi l’una si contrappone all’altra nella metodologia di applicazione, infatti nel mondo islamico non esistono i codici, civili e penali, e  neanche quelli di procedura, le loro vertono sulle Sure e gli specifici versetti annessi del libro sacro, i quali vengono applicati alla lettera e rigorosamente . Le punizioni corporali o la pena di morte, avere quattro mogli, che da noi si chiama poligamia ed è un reato, come anche la lapidazione della donna per apostasia o altro o i matrimoni con bambine, da noi si chiamerebbe pedofilia ed è un reato, sono circostanze di assoluta normalità, parte integrante dal mondo islamico perché scritte nel corano e devono essere rispettate fedelmente e senza ..”discutere o porsi domande”.…punto.  Sebbene sia il papa cristiano cattolico che i governanti occidentali tutti si prodighino per cercare di stabilire scambi culturali e di inculcarci nella mente con tambureggianti servizi mediatici che una vita in comune è possibile mi viene difficile capire come devo fare a modificare il modo pensare in loro funzione ed accettare le loro leggi rinnegando le mie. Questo è l’islam e questi sono esempi delle leggi coraniche, e piaccia o non piaccia a noi occidentali nei paesi islamici questa è legge e non la si deve discutere. Ovviamente non sarò certo io a discuterla tuttavia posso esternare dicendo che l’islam è molto lontano dal mio modo di vedere le questioni legali. La premessa per spiegare i fatti del link postato è d’obbligo, serve per cercare di comprendere l’assassinio di una donna nonché seconda moglie dell’omicida e la pena a lui inflitta . In primis era stato condannato alla pena capitale ridotta a tre anni di sola galera perché il colpevole ha ricevuto il perdono della famiglia della vittima e il tribunale iraniano, attenendosi scrupolosamente alle leggi coraniche, ha commutato la pena capitale in appena tre anni.  Il perdono della famiglia in questo caso è stato determinante. così finisce la disavventura dell’ex sindaco che tra tre anni e forse qualcosa di meno, tornerà libero di godersi il resto dei suoi giorni in perfetta legalità. Cosa si può dire dinanzi a questa triste storia ? Niente…loro hanno le loro leggi e ….le rispettano…non c’è altro, l’unica cosa che mi piacerebbe proprio sapere è se la donna assassinata va in paradiso e trova i 72 vergini maschi.. sarei proprio curioso di saperlo ..o per le donne non ci sono i 72 maschietti ? …15082019

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Iran, ex sindaco di Teheran perdonato dalla famiglia della vittima: non sarà giustiziato

iran

Secondo l’agenzia Fars . Mohammad Ali Najafi dovrà ora scontare solo tre anni

di F. Q. | 14 AGOSTO 2019

Confessò in tv l’omicidio. L’ex sindaco di Teheran, Mohammad Ali Najaficondannato a morte per l’uccisione della seconda moglie Mitra Ostad, però è stato perdonato dalla famiglia della vittima e pertanto, in base alla legge islamica in vigore in Iran, non verrà giustiziato. Lo ha annunciato su Instagram il fratello della vittima, Masud Ostad. La notizia è stata confermata dall’avvocato della famiglia.

Secondo l’agenzia Fars, Najafi dovrà ora scontare solo tre anni. Najafi era stato arrestato il 28 maggio scorso dopo aver confessato, in una surreale dichiarazione in televisione rilasciata con la massima calma, di avere ucciso Mitra Ostad, un’attrice da lui sposata come seconda moglie usufruendo della legge che permette la poligamia. Il 30 luglio era stato condannato a morte dopo che la famiglia della vittima aveva chiesto l’applicazione della legge del Taglione (Qesas). Ora, secondo il fratello, la famiglia ha invece concesso il perdono, che permette al condannato di avere salva la vita in base a questa stessa legge. Normalmente ciò avviene dietro al pagamento di un risarcimento, il cosiddetto ‘prezzo del sangue’ (Dieh). Ma in questo caso il fratello ha detto che i familiari non hanno chiesto alcun compenso in denaro. Najafi, 67 anni, laureato in matematica al Massachusetts Institute of Technology, è vicino alle posizioni del presidente Hassan Rohani. In passato è stato anche ministro dell’Istruzione e vice presidente.

 

UNA STATUA PER NADIA…..

Nadia Toffa

UNA STATUA PER NADIA…..
Invito ufficiale al sindaco della città di Taranto, dott. Rinaldo Melucci
Gentile sindaco;
L’opera della defunta Nadia Toffa non può esaurirsi con la sua gravissima perdita, Nadia è parte integrante della sofferenza tarantina e della città stessa, il reparto oncologico voluto e realizzato è un’opera maestosa di sensibilità e solidarietà unica e ciò nel futuro resterà una testimonianza attiva, vivente ad indelebile ricordo. Taranto non può e non deve dimenticarla, né può ricordarla una volta l’anno nel giorno dell’anniversario della sua dipartita, pertanto chiedo alla Sua amministrazione e al consiglio comunale tutto di promuovere un’iniziativa al fine di far realizzare una statua che riproduca la figura della Nadia e se possibile posizionarla nel centro della città, lì, nel luogo di passeggio serale dei cittadini tarantini, a memoria perenne della sua opera umanitaria di immensa grandezza. Così i cittadini, nel corso delle loro passeggiate potranno contemplarla, onorarla e rivolgerle il dovuto tributo di ammirazione e di amore infinito nel tempo.
Dedicarle una via sarebbe un ulteriore omaggio alla sua forza combattiva contro il male dei tumori e che possa essere d’esempio per tutte le nuove generazioni.
Caro sindaco…glielo dobbiamo…!

Grazie a nome di tutti gli amici di …. Nadia.

15.08.2019

Nadia Toffa

Nadia Toffa –

Nadia Toffa, la famiglia: ‘Non ci sono parole’. Folla alla camera ardente

I funerali si terrano il 16 agosto. L’ultimo saluto nella cattedrale di Brescia

 

 Redazione ANSAROMA

14 agosto 2019

La famiglia di Nadia Toffa, l’inviata delle Iene morta ieri per un cancro IL PROFILO ha affidato ai social un messaggio di saluto: “Cara piccola grande Nadia, figlia amata, adorata sorella, dolcissima zia, guerriera potente in ogni sfida, coraggiosa anche nell’ultima, la più difficile. Non ci sono parole per dire il vuoto che lasci in tutti noi”. comincia così il pensiero della famiglia di Nadia Toffa affidato a Twitter. “Si spegne con te una luce calda, cristallina, ma rimane tutto l’amore che ci hai donato, resta ciò che hai costruito con tanta dedizione e determinazione per noi, per tanti. Siamo forti della tua forza. Già un angelo in vita, ora sei libera e serena nell’Amore più grande. Riscaldati dall’abbraccio di tutti”, hanno scritto i genitori e le sorelle della presentatrice, morta a 40 anni dopo una lunga battaglia con il tumore.

 

Cara piccola grande Nadia, figlia amata, adorata sorella, dolcissima zia, guerriera potente in ogni sfida, coraggiosa anche nell’ultima, la più difficile. Non ci sono parole per dire il vuoto che lasci in tutti noi. Si spegne con te una luce calda, cristallina, ma rimane tutto l’amore che ci hai donato, resta ciò che hai costruito con tanta dedizione e determinazione per noi, per tanti. Siamo forti della tua forza. Già un angelo in vita, ora sei libera e serena nell’Amore più grande. Riscaldati dall’abbraccio di tutti.

 

Un post condiviso da Nadia Toffa

Intanto procede senza sosta l’omaggio alla camera ardente. La storica conduttrice e inviata delle Iene aveva 40 anni. La camera ardente è stata allestita al teatro Santa Chiara di Brescia. I funerali saranno celebrati venerdì nella cattedrale della città lombarda. A officiare la funzione Padre Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alla “Terra dei Fuochi”: “Nadia ha voluto che fossi io a celebrare il suo funerale. Vado a Brescia volentieri e con grande riconoscenza”.

Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi mesi, e da inizio luglio era ricoverata alla Domus Salutis di Brescia, dove si è spenta nelle prime ore del mattino. Le Iene sui social hanno dedicato un post commosso. “Qualcuno potrebbe pensare che hai perso, ma chi ha vissuto come te, non perde mai – scrivono -. Hai combattuto a testa alta col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi”. “Fiorire d’inverno”, nel periodo più difficile dell’anno. Nadia Toffa aveva intitolato così il suo libro, uscito a ottobre scorso per Mondadori, in cui aveva raccontato la battaglia contro il cancro, provando a lanciare un messaggio di rinascita e di speranza.

 

LE CRISI ….NASCOSTE…

LE CRISI ….NASCOSTE…

2386 miliardi di euro è il nostro debito pubblico aggiornato ad oggi e crescita zero, la Germania cresce dello 0,1 e l’Europa è a -1,6.  Le borse europee perdono pesantemente e sull’economia europea dei prossimi mesi incombono i dazi americani. In analisi economica siamo messi veramente male, noi fermi e stagnanti, i tedeschi retrocedono e vanno a segno meno in tutti i comparti e la Francia sta morendo lentamente.. e in silenzio. Già, perché se non è chiara la situazione allora vi invito a leggere il link sottostante e a farvi un’idea di quello che sta accadendo ai cugini francesi. Sono nel baratro economico, mentre la rivolta dei gilet gialli sta riprendendo forza in Francia  le cose vanno peggio anche per le loro spese relative alle forza armate. Il link postato sta ad indicare in quale situazione di emergenza e di pericolo si trovano proprio i militari francesi ad affrontare i terroristi islamici nel centro Africa in una complessa missione antiterrorismo. Una di quelle situazioni inverosimili ma che è figlia di manovre economiche sbagliate, di “meravigliosi analisti ed esperti dell’economia finanziaria” che hanno letteralmente distrutto le economie dei tre paesi fondatori e colonne industriali e produttive dell’intero continente. Sbagliato e dannoso per i paesi fondatori versare tanti miliardi come “quota associativa” .. ricevendone tanti in meno, sbagliato impedire e stabilire tetti alla spesa pubblica, inaccettabile. Ora siamo alla vera e drammatica recessione continentale, le sanità nazionali faticano a fare quadrare i conti, la disoccupazione cresce e intanto noi ci permettiamo il lusso di accogliere persone che non potremmo ospitare ingrossando nei fatti il debito pubblico. Già, perché questo è il punto, i francesi come noi italiani e tedeschi spendono miliardi di euro per i migranti e poi non hanno soldi per armare quei ragazzi che stanno lì a fare un gran lavoro e a rischiare la loro vita. Il più delle volte la gente non può comprendere quali siano le vere necessità, a volte bisogna prendere decisioni impopolari e drastiche perché se uno di questi ragazzi ci lascia la vita certamente è un dramma, lo so che non è italiano ma la cosa è poco rilevante perché lui ha dei genitori, dei familiari e combatte per il giusto e per salvare davvero vite umane e non quella di persone che fingono il dramma della guerra al fine di ricevere e godere dei benefici dei vari stati europei che li accolgono, no…. l’immigrazione non può essere gestita con questo criterio, porterà solo a conflitti civili tra le varie popolazioni. La cosa più odiosa e intollerabile è il silenzio mediatico sull’attuale situazione di crisi economica dell’intera unione e tutti fanno finta che all’orizzonte non c’è nulla di cui preoccuparsi. E quel che è peggio è che la nuova presidente della commissione europea, appena eletta, è per convinzione ideologica allineata perfettamente alla sua amica Merkel e direi proprio che non si vede nulla di nuovo in chiave economica.. è la solita solfa di sempre. Andiamo proprio male, non abbiamo più soldi ma giriamo sempre in Ferrari e con l’orologio di Cartier al braccio a dimostrare che siamo…. ricchi, benestanti e soprattutto… buoni…14082019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Quelle ombre sulla missione militare francese in Mali: “Equipaggiamenti inefficienti e obsoleti”

Francia

Parigi ha reagito al reportage sui militari presenti in Mali assicurando di rifornire regolarmente questi ultimi di “equipaggiamenti eccellenti”

Gerry Freda – Mer, 14/08/2019 – 09:07

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In Francia sta divampando una forte polemica circa le “condizioni disastrose”dell’operazione militare transalpina anti-jihadismo in corso in Mali.

L’operazione Barkhane, avviata da Parigi nel 2014 per stanare i miliziani islamisti sparsi tra Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Niger e, appunto, Mali, starebbe infatti soffrendo una“drammatica carenza di risorse”, tale da pregiudicare la prosecuzione della lotta al terrorismo in Africa. A denunciare le difficili condizioni delle truppe francesi impegnate nel Sahel è stata ultimamente l’agenzia di stampa Reuters.

I cronisti di quest’ultima hanno intervistato diversi ufficiali transalpini al comando dell’operazione Barkhane, che, coperti da anonimato, hanno rivelato di avere ormai a disposizione, per colpa dei tagli alla spesa militare decisi dal presidente Macron, un equipaggiamento ridotto al minimo e obsoleto. Costoro hanno quindi affermato che i mezzi (jeep, elicotteri, kit medici) sempre più scarsi e inefficienti a loro disposizione avrebbero reso le truppe non più in grado di fronteggiare neanche emergenze minime come “temporali, allagamenti, ondate di fango, pantani, punture di zanzara”.

In particolare, i tagli di bilancio varati dall’Eliseo starebbero producendo questi effetti ai danni dei militari d’Oltralpe in missione nel Sahel: “Autoblindo rese inservibili dall’assenza di adeguati pezzi di ricambio, jeep che restano intrappolate in maniera disarmante nelle pozze di fango, munizioni per i pezzi d’artiglieria quasi esaurite, farmaci antimalaria ormai terminati”.

Di conseguenza, la penuria di equipaggiamenti efficienti e la manutenzione sempre più rara starebbero “complicando enormemente” la caccia ai jihadisti condotta dal contingente di Parigi nel difficile territorio maliano, caratterizzato da una morfologia che consente ai fondamentalisti di ricavarsi ingegnosi nascondigli e da una popolazione reticente ad aiutare i soldati europei a rintracciare i membri locali di Al Qaida e di altre sigle del terrore.

Il reportage effettuato da Reuters ha subito spinto il ministero delle Forze armate di Parigi a reagire gridando alla“vile campagna di disinformazione in atto contro l’operazione Barkhane”. Tramite un comunicato, il dicastero della Difesa ha infatti bollato come “approssimative e faziose” le notizie diffuse dall’agenzia di stampa circa le condizioni in cui verserebbero i soldati transalpini nel Sahel. La nota precisa quindi che la revisione della spesa militare” promossa dal presidente Macron non avrebbe prodotto “alcun effetto negativo” per la prosecuzione della missione antijihadismo in Africa e che l’invio, da parte di Parigi, di rifornimenti verso il contingente schierato in Mali sarebbe “regolare, puntuale e sempre caratterizzato da equipaggiamenti d’eccellenza”.

Nonostante le rassicurazioni fornite dall’esecutivo Macron, i partiti di opposizione hanno accusato l’Eliseo di avere “abbandonato” gli uomini e le donne in divisa stanziati in Mali. Ad esempio, Jordan Bardella, vicepresidente del partito nazionalista Rassemblement national, ha biasimato Macron per avere “tradito i nostri militari, lasciandoli senza armi e senza medicine in un territorio ostile e zeppo di fanatici islamici pronti a tutto pur di eliminare chi combatte contro la rete globale del terrore”.

 

CHI LA FA…L’ASPETTI..

epa07720999 German Defense Minister Ursula von der Leyen and nominated President of the European Commission speaks after a vote at the European Parliament in Strasbourg, France, 16 July 2019. European Parliament voted in favor of Ursula von der Leyen as the new President of the European Commission.  EPA/PATRICK SEEGER

CHI LA FA…L’ASPETTI..

Già cara e vecchia Germania dal cuore rigido e freddo, devi sapere che i rapporti di amicizia, affari e collaborazione si stabiliscono quando le cose vanno bene, quando si fanno soldi, l’economia gira e non ci sono poveri e migranti per le strade…allora stabilire dei solidi rapporti di solidarietà è una cosa del tutto normale e logica. Se non si osservano e si rispettano questi basilari concetti di una società civile e moderna ma si opera in modo diverso o addirittura all’opposto, direi che è ovvio che  in momenti di difficoltà i vecchi amici trascurati ed offesi, ora diventati avversari, non ti rispettino e gioiscano delle tue sofferenze. Il paese tedesco è entrato in una recessione senza precedenti, spaventosa e i media tacciono ma le cose vanno malissimo da loro, e non so se riuscirà ad uscirne nei prossimi 5 anni, la vedo dura perché le loro produzioni, sicuramente di levata qualità ma costosissime, al momento non hanno mercato proprio per via dei loro costi elevatissimi inaccessibili alla fascia medio bassa della popolazione europea. Sono anni che vado predicando che la commissione europea ha sbagliato e di tanto le sue strategie economiche, ridurre l’Europa ad un continente di “morti di fame” e di lavoratori sottopagati non avrebbe portato a niente… ma solo fame e povertà. La commissione europea è stata sorda ai problemi dei greci, disinteressata ai quasi sei milioni di nuovi poveri italiani e pretende ancora la forbice dei tagli alla spesa pubblica…e allora chiedo a quei luminari : ma con quali soldi i cittadini europei possono acquistare i beni durevoli tedeschi ? E’ qui che l’idiozia economica europea ha preso il sopravvento, cioè impoverire gli altri stati non fa certamente arricchire Germania e Francia, forse lo era nelle loro intenzioni ma nel pratico questa politica porta solo al crollo produttivo delle industrie  europee e quelle tedesche in particolare. E c’è di più, tutto questo accade mentre si è ancora in attesa di capire meglio i famosi dazi americani di Trump sulle auto europee che sarà la mazzata infernale sul capo della produzione tedesca. E  ricordiamolo che noi italiani non avremo questi problemi perché FCA è americana, mentre Francia e Germania saranno i primi ad essere colpiti ed anche pesantemente.  Ed ora spiegatemi perché un investitore straniero dovrebbe metterci i suoi soldi e investire in Germania con un prospettiva del genere ? …è da folli pensare di farlo. 14082019

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epa07720999 German Defense Minister Ursula von der Leyen and nominated President of the European Commission speaks after a vote at the European Parliament in Strasbourg, France, 16 July 2019. European Parliament voted in favor of Ursula von der Leyen as the new President of the European Commission.  EPA/PATRICK SEEGER

Germania: crolla fiducia investitori

Peggio di stime al livello più basso dal 2011

epa02860526 Analysts watch stock prices on the trading floor at the Westpac Bank in Sydney, Australia,  on 09 August 2011. Carnage on overseas share markets spread to the local bourse on 09. August with Australia now considered a bear market amid a crisis in investor confidence and margin calls.  EPA/PAUL MILLER AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

Redazione ANSAROMA

13 agosto 2019

(ANSA) – ROMA, 13 AGO – Crolla la fiducia degli investitori in Germania. L’indice Zew che misura il sentiment delle aspettative ad agosto crolla a -44,1 da -24,5 del mese di luglio. Si tratta del livello più basso dal 2011. Le attese degli analisti erano per un peggioramento contenuto a -28.

DESTINAZIONE.. PARADISO

Nadia Toffa durante la presentazione del libro "Mi vivi dentro", scritto dal giornalista Alessandro Milan, presso il teatro Dal Verme, Milano, 26 febbraio 2018.
ANSA/MATTEO BAZZI

DESTINAZIONE.. PARADISO

Non ce l’ha fatta, la povera Nadia è andata via.
Sì, la nostra grande amica è partita, ha raccolto tutte le sue cose terrene ed è volata, verso il cielo con… destinazione …”Paradiso”. Nadia ha lasciato di lei un ricordo indelebile, impresso un solco nella memoria di ogni italiano, quello di una vera eroina di tempi andati, una donna il cui valore umano era immenso e che aveva intrapreso una di quelle missioni impossibili per il solo “gusto di fare bene ai sofferenti e ai malati”. Infatti Taranto aveva trovato in lei la sua “Giovanna D’Arco” nella battaglia atavica all’inquinamento della città e alla lotta contro i tumori, generati dai grandi stabilimenti, siderurgico e petrolifero, presenti nel territorio e che inquinano dal lontano 1960. La provincia ionica oggi vede la sua eroina amata abbattuta dalla malattia, non certamente nello spirito e nella sua opera e credo che a lei si debba erigere una statua da collocare sul lungomare della città di Taranto, per ringraziarla eternamente, posta in suo onore e a testimonianza perenne della sua lotta e a difesa della povera gente. Una statua dedicata a lei perché mi piace pensare che nella città dei due mari ci sia un sentito dovere istituzionale e un ringraziamento infinito dalla collettività tarantina per la battaglia svolta da lei in difesa dei più deboli e sofferenti, auspico un’iniziativa in tal senso. Non solo la piange Taranto ma l’Italia tutta in questo momento piange una donna che è stato un esempio di umanità e di solidarietà per la sofferenza. Una sofferenza che tanti hanno sempre fatto finta di non vedere e convenientemente hanno “girato l’altra guancia”. Porgo alla famiglia le mie più sincere condoglianze unite a quelle di tutto il movimento politico LDC . Nadia, grazie per quello che hai dato …e buon arrivo nel posto che meriti e che ti sei guadagnato onorevolmente. 13082019

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E’ morta Nadia Toffa

Lo hanno annunciato Le Iene, aveva 40 anni

Nadia Toffa durante la presentazione del libro "Mi vivi dentro", scritto dal giornalista Alessandro Milan, presso il teatro Dal Verme, Milano, 26 febbraio 2018.
ANSA/MATTEO BAZZI

Redazione ANSAROMA

13 agosto 2019

Addio a Nadia Toffa. Dopo una lunga battaglia contro il cancro è morta a 40 anni la storica conduttrice e inviata delle Iene. Lo ha annunciato stamattina lo staff della trasmissione tv sulle proprie pagine social.

Nadia Toffa, la guerriera con il sorriso

“Hai combattuto a testa alta, col sorriso, con dignità e sfoderando tutta la tua forza, fino all’ultimo, fino a oggi”, si legge sulla pagina Facebook de Le Iene. “Il destino, il karma, la sorte, la sfiga ha deciso di colpire proprio te, la nostra Toffa – prosegue il post della trasmissione Mediaset -, la più tosta di tutti. Sei riuscita a perdonare tutti, anche il fato, e forse anche il mostro contro cui hai combattuto senza sosta: il cancro. Non ci resta che sperare che tu sia riuscita a perdonare anche noi, che non siamo stati in grado di aiutarti quanto avremmo voluto. Ed ecco le Iene che piangono la loro dolce guerriera, inermi davanti a tutto il dolore e alla consapevolezza che solo il tuo sorriso potrebbe consolarci. Niente per noi sarà più come prima”.

Addio Nadia Toffa, quando la Iena si trasformo’ in cantautrice

La sua assenza all’ultima puntata delle Iene

Uno dei suoi post recenti

A Taranto la Iena cittadina onoraria

Il suo ultimo post a luglio

Sarà allestita al teatro Santa Chiara di Brescia la camera ardente di Nadia Toffa. I funerali saranno celebrati la mattina del 16 agosto nella cattedrale della città.

IL RITORNO DEGLI ZOMBIE…

Il leader della Lega, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un fermo immagine tratto dalla diretta Facebook da Siracusa. PROFILO FACEBOOK MATTEO SALVINI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++  ++HO ? NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

IL RITORNO DEGLI ZOMBIE…

Stupida strategia, anzi dirò di più… follia allo stato puro, ma come si può pensare di imporre la propria volontà e di chiedere elezioni anticipate con un solo 17% di consensi e un nugolo di parlamentari in netta minoranza ? È ovvio quanto scontato che il M5S non andrà al voto, deleterio e sciocco ripresentarsi ora, nei fatti al massimo confermerebbero i voti di Maggio delle europee e si troverebbe nel disastro completo. Non oso immaginare chi è quell’idiota che gli ha consigliato di staccare la spina a questo governo, infatti l’altro partito di governo, il M5S, stava implodendo e la sinistra si stava auto disgregando e invece con questa mossa insensata li ha riportati tutti in vita e posto sul piedistallo mediatico il defunto Renzi. In sintesi Salvini con questa mossa ha riportato in vita tutti i defunti che ora si apprestano a formare un nuovo governo, tecnico o politico non ha importanza, senza la lega che si vedrà messa all’opposizione sino al 2023 capace solo di produrre schiuma di rabbia in quantità industriale. Non ho idea chi possa aver caldeggiato questa strategia tutta sballata, la manovra economica e l’eventuale aumento dell’iva, come clausola salvaguardia voluta dal PD, non rappresenta un problema per la lega perché le responsabilità non sono riconducibili a loro. Inutile che ora si appelli al presidente Mattarella, lui è il suo primo nemico se non lo ha capito bene e di elezioni neanche a parlarne perché una maggioranza in parlamento senza di loro c’è ed è anche ampia. Purtroppo per Salvini i voti dell’Europa non contano niente nel parlamento italiano. Secondo il mio punto di vista e di visione politica di diversi decenni lui ha ripetuto il suicidio di Renzi del 2016…ora è fuori da ogni decisione politica per i prossimi 4 anni se non ricompone la crisi, ed io glielo consiglio vivamente. Spero proprio di sbagliarmi ma in queste cose è un po’difficile sbagliarsi… resto profondamente deluso ed amareggiato per la piega che preso la questione. Vediamo l’epilogo… Sapendo che Draghi è già in pole position per la guida di un governo…12082019

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Salvini: ‘No a inciuci, gli italiani vogliono un governo forte’

Renzi: ‘Folle votare subito, ora governo istituzionale’

 

Il leader della Lega, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un fermo immagine tratto dalla diretta Facebook da Siracusa. PROFILO FACEBOOK MATTEO SALVINI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ ++HO ? NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

12 agosto 2019

Inciucio, governo istituzionale, accordicchio, esecutivo di transizione o di scopo. La politica ha fatto ricco sfoggio di definizioni per dire sempre la stessa cosa, ma con sfumature diverse, distinguo, obiezioni. Matteo Renzi ha ripreso la scena proponendo un governo ‘no tax’ che, prima di andare al voto, faccia la manovra e porti a compimento il taglio dei parlamentari. L’offerta è a chi ci sta: dal M5s a Leu, passando per FI. Sono cominciate così le grandi manovre. E con le aperture dei Cinque Stelle, Matteo Salvini ha visto farsi materia il fantasma che stava scacciando da giorni, quello di un accordo che allontani le elezioni. Per questo prima ha lanciato la ‘sua manovra’ per evitare l’aumento dell’Iva, che prevede taglio delle tasse e pace fiscale. Poi ha programmato per martedì un incontro con FI e FdI, per serrare le fila in funzione ‘anti inciucio’. In questo scenario a geometria variabile, più forze politiche si sono appellate al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dovrà gestire la fase post caduta del governo Conte. Alla proposta di Renzi sono arrivati dei “No”, qualche “vedremo”, diversi “sì, però”. Per uscire allo scoperto, i partiti, ma anche i singoli parlamentari, aspettano di capire che piega prenderanno gli eventi. Già domani se ne saprà di più, quando i capogruppo stabiliranno la data della discussione al Senato della mozione di sfiducia all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Se si tratterà di un appuntamento vicino a Ferragosto, l’ipotesi di elezioni a breve sarà più concreta.

Se invece ci sarà da aspettare un po’, la sensazione sarà che le forze politiche si siano prese del tempo per cercare la quadra di un governo di transizione. Non per forza quello a matrice Renzi. Non a caso, nel Pd gli schieramenti non sono chiari. Di sicuro l’ex premier dem può contare sui suoi parlamentari, che sono maggioranza sia nel gruppo al Senato sia in quello alla Camera. Ma il segretario Nicola Zingaretti, “con franchezza”, ha detto “no” a “una esperienza di governo Pd-M5s per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni”, anche per il “timore dello spazio immenso che questo darebbe a Salvini”.

Un rifiuto che potrebbe non essere granitico, che potrebbe trasformarsi in un’apertura se cambia lo schema. Per esempio, Goffredo Bettini ha chiesto ai Cinque Stelle di cambiare la classe dirigente e di abbandonare i temi “demagogici ed eversivi”, per far nascere “un governo di lungo respiro, con una maggioranza chiara, un programma condiviso e un’ambizione di rinnovamento”. Insomma, un esecutivo che abbia un orizzonte molto più ampio di quello descritto da Renzi. Altrimenti, dice Bettini, si vada al “voto in autunno”. A sinistra, fra gli entusiasti di un ‘governo no tax’ c’è l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, di Leu, che ha anche in mente qualche nome per il premier: Conte o Tria. Anche a destra la situazione è fluida. FdI è in perfetta sintonia con la Lega e vuole che il governo Conte cada per andare a elezioni prima possibile. Perché i sondaggi parlano chiaro, dicono che un’alleanza Fdi-Salvini sarebbe vincente, e in politica è bene cogliere l’attimo. Anche Forza Italia è per il voto subito. Ma con qualche dubbio. Nel corso dell’incontro con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, ognuno dovrà capire cosa sia disposto a concedere l’altro. FI e FdI mirano ad una futura alleanza di governo, che via Bellerio finora non ha dato per scontata. Però Salvini vuole che anche FI dica ‘no’ al governo istituzionale proposto da Renzi, in modo da stroncarlo.

Luigi Di Maio riunirà a Roma tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. “Se ce ne sarà bisogno staremo lì anche a Ferragosto – spiega – Dobbiamo tagliare i 345 parlamentari. Siamo ad un passo. Bastano due ore! L’unica apertura che ci interessa è questa, la chiediamo a tutte le forze politiche”. Per uscire dalle secche della crisi, il leader Cinque Stelle si affida “alle decisioni del Presidente della Repubblica”. Anche Zingaretti si appella alla “la saggezza e autorevolezza del presidente Mattarella”. E pure Salvini ha “totale fiducia e rispetto del presidente Mattarella, che – dice- mi sembra abbia ben chiaro il bene dell’Italia”. Tre appelli con parole simili, ma con aspettative diverse.

MA PARLA O EMETTE SUONI ?

MA PARLA O EMETTE SUONI ?

E già, è incredibile che il signore della foto esterni ancora il suo maldestro pensiero nonostante tutti i guai che ci ha combinato grazie alla sua “capacità e competenza”… di interessi strettamente personali in 40 anni di inciuci con i vari ministeri, in 40 anni di vita politica all’insegna della confusione e del volta gabbana e in 20 anni di partecipazione diretta all’amministrazione del nostro paese. Che sia un “uomo meraviglioso e capace” lo si capisce già nel 1981 quando lui, semplice professorino universitario che insegna economia e politica industriale sebbene in possesso di una laurea in giurisprudenza con tante specializzazioni in campo economico, è un uomo meraviglioso, una vera risorsa per il paese tanto che nel 1981 crea, in collaborazione  con la BNL, perché lui ne era un consulente,  la Nomisma S.p.a., una società di consulenze commerciali, nulla di strano se non fosse che il socio minoritario avesse …quattro soldi.. vabbè.. cose che capitano, 495 milioni di lire sono della banca e 5 milioni di lire sono i suoi e la società è costituita. Io non ho mai trovato nessuno disposto a finanziarmi con mezzo miliardo…però c’è da dire che “lui è ..bravo” e fortunato. Sembrerebbe tutto normale…se non ci fosse un certo Romano Prodi, poiché, evidentemente, con le “sue amicizie politiche” riceve dai vari ministeri, ai quali fornisce consulenze  ( boh !) tanti miliardi, fondi pubblici per le ricerche che “la sua Nomisma” incassa dallo stato italiano in modo sospetto tanto che nel dicembre del 1996 viene istituita una commissione parlamentare sulla regolarità dell’attività svolta dalla Norisma S.p.a.. Ma non finisce qui perché nel 1996…udite ..udite…becca 10 miliardi di vecchie lire per la consulenza sulla TAV e sbugiardato pubblicamente anche da Beppe Grillo nel 2010.… Soldi ricevuti “meritatamente” scrive poi nel 2001 il quotidiano La Repubblica” senza immaginare che 20 anni dopo si è rivelato  uno studio farlocco…. non avevo …dubbi.. … “lui è l’uomo degli inciuci e del silenzio”, quindi ora che vi ho raccontato un po’ della sua passata storia come si colloca la sua polemica sui fatti di Bibbiano ? E’ ovvio che l’inciucio è parte di quel partito, non dimentichiamoci il “mondo di mezzo” , mafia capitale e l’infinità di soldi rubati alla stato con l’accoglienza dei migranti…non ne se ne parla vero signor Prodi ? Cosa ci vogliamo fare, loro sono cosi, omertosi quando si parla di loro in negativo e non dimentichiamo che  lui ne è il padre fondatore, i  figli si vedono da come sono i padri… . I bambini non si toccano, ed è un dovere e un obbligo parlarne e zittire è sinonimo di inciucio affaristico, e mi chiedo cosa stia nascondendo il PD con le case famiglia e con il silenzio mediatico. Perché sui quotidiani e TV non se ne parla ? Quale parte politica è interessata al sistema dei bambini dati in affido a coppie gay e tolti con la forza della legalità alle proprie famiglie ? Attenzione, perché il tribunale dei minori di Bologna si è costituito parte civile nel processo che vedrà imputati vari comuni e servizi sociali dell’Emilia Romagna, e allora, perché “il bravo Prodi” dichiara che : “Questi media, debbono trovare un demonio, questo è uno dei problemi della nostra società moderna” . Incomprensibile, quando il demonio erano Berlusconi prima ed ora Di Maio-Salvini andava bene, mentre quando riguarda loro no…in verità dico che l’unico demonio che vedo sino ad ora è proprio lui. 12082019

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Bibbiano, Prodi attacca i media: “Demonizzazione folle di un paese”

“Questi media, debbono trovare un demonio, questo è uno dei problemi della nostra società moderna”

Ven, 09/08/2019 – 12:14

prodi

Del caso Bibbiano sembra che non se ne parli mai abbastanza. Lo scandalo degli affidi illeciti, denunciato dalla Procura di Reggio Emilia, ha scoperchiato un giro di affari che ha distrutto, senza ritegno alcuno, intere famiglie e cambiato la vita a migliaia di bambini.

Famiglie, che oggi chiedono giustizia e che sperano che nessuno lasci più cadere il silenzio sul loro dramma.

Eppure, per qualcuno, il problema sta altrove. A intervenire su “Angeli e Demoni” ci ha pensato anche Romano Prodi. Il Professore ha rilasciato un intervista all’emittente locale Telereggio, accettando di parlare del caso scoppiato nel reggiano. Per Prodi , il vero problema di tutta questa storia sono i media e il loro atteggiamento.

“La demonizzazione che viene fatta di un intero paese appartiene proprio alla follia, soprattutto per un problema come questo che andava ben oltre i confini”, ha detto Prodi. “Questi media, debbono trovare un demonio, questo è uno dei problemi della nostra società moderna. (…) I media che schiacciano con uno slogan, tolgono ogni approfondimento di un problema, al di là di quello che possa decidere un giudice”. Eppure, leggendo le carte della Procura di Reggio Emilia, non sembrerebbe che ci sia bisogno dei media per individuare i “demoni” di questa atroce storia. “Il sistema di demonizzare un’ intera collettività – continua il Professore – legandola alle radici politiche è un sistema che dovrebbe essere ripudiato in ogni società con senso comune”.

Insomma, che chi ne parla stia “demonizzando Bibbiano” sembra essere la nuova trovata della sinistra progressista per giustificare il proprio silenzio su Bibbiano.

Ci aveva già provato Nicola Zingaretti a travisare la questione attaccando la narrazione sui fatti di Bibbiano. Il leader del Pd aveva puntato il dito contro il governo, che dichiarando di voler tenere accesi i riflettori sul caso del reggiano, secondo lui, “strumentalizza e utilizza” la vicenda.

Adesso si cambia musica, e anche il sindaco Pd di Reggio Emilia, Luca Vecchi, aderisce al nuovo “slogan”: “La demonizzazione di Bibbiano che scaturisce nella narrazione nazionale è barbara e inaccettabile”, ha dichiarato alla Gazzetta di Reggio“Una cosa è accertare responsabilità, violazioni, illeciti o addirittura abusi che se saranno accertati vanno severamente condannati. Altro è demonizzare un’ intera comunità”.

Insomma, se si parla di Bibbiano accennando alla parola Pd è “demonizzazione”. Ma trovare un altro modo per raccontare la questione non è cosa facile, dal momento che, non solo il sindaco di Bibbiano del Partito Democratico, Andrea Carletti è agli arresti domiciliari e altri due sindaci dem, a capo di paesini del reggiano, sono finiti nel registro degli indagati, ma il sistema della Val D’enza, ora finito sotto accusa, è da sempre stato sostenuto dal Partito democratico, in Emilia e non solo. La sinistra portava il modello come esempio da seguire e sponsorizzava il modus operandi del gruppo degli indagati.

Intanto a Bibbiano ieri è arrivato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede“Sono avvenuti fatti, che se confermati, sono molto gravi e dobbiamo avere fiducia nella magistratura», ha affermato il ministro. “Ma gli operatori devono poter lavorare serenamente e ai bibbianesi dico che si può ripartire. Si deve ripartire individuando le responsabilità. Non si riparte chiudendo gli occhi”, continua Bonafede. Che promette di tenere alta l’attenzione: “Non si metterà una pietra sopra a nulla di quello che è successo perché sarebbe un grave torto ai bambini e alle famiglie che hanno subito quello che hanno subito. Quindi si riparte con gli occhi bene aperti su quello che è successo in passato e su quello che non dovrà più accadere in futuro”.

Per il Pd invece, parlare ancora delle famiglie vittime del sistema perverso, pare non essere la cosa più importante. A Cavriago con Bonafede era presente anche Graziano Delrio, che ha ben pensato di sfruttare l’occasione per difendere ancora il sindaco Carletti“Non è implicato in nessun modo nella violenza sui minori ma è indagato per un abuso d’ ufficio. Non vogliamo che sia messo sotto processo un sistema che tende a proteggere i più fragili”. In realtà, se i fatti fossero confermati in aula di tribunale, il sistema di Bibbaino i più fragili non li ha mai protetti.