LE CRISI ….NASCOSTE…

LE CRISI ….NASCOSTE…

2386 miliardi di euro è il nostro debito pubblico aggiornato ad oggi e crescita zero, la Germania cresce dello 0,1 e l’Europa è a -1,6.  Le borse europee perdono pesantemente e sull’economia europea dei prossimi mesi incombono i dazi americani. In analisi economica siamo messi veramente male, noi fermi e stagnanti, i tedeschi retrocedono e vanno a segno meno in tutti i comparti e la Francia sta morendo lentamente.. e in silenzio. Già, perché se non è chiara la situazione allora vi invito a leggere il link sottostante e a farvi un’idea di quello che sta accadendo ai cugini francesi. Sono nel baratro economico, mentre la rivolta dei gilet gialli sta riprendendo forza in Francia  le cose vanno peggio anche per le loro spese relative alle forza armate. Il link postato sta ad indicare in quale situazione di emergenza e di pericolo si trovano proprio i militari francesi ad affrontare i terroristi islamici nel centro Africa in una complessa missione antiterrorismo. Una di quelle situazioni inverosimili ma che è figlia di manovre economiche sbagliate, di “meravigliosi analisti ed esperti dell’economia finanziaria” che hanno letteralmente distrutto le economie dei tre paesi fondatori e colonne industriali e produttive dell’intero continente. Sbagliato e dannoso per i paesi fondatori versare tanti miliardi come “quota associativa” .. ricevendone tanti in meno, sbagliato impedire e stabilire tetti alla spesa pubblica, inaccettabile. Ora siamo alla vera e drammatica recessione continentale, le sanità nazionali faticano a fare quadrare i conti, la disoccupazione cresce e intanto noi ci permettiamo il lusso di accogliere persone che non potremmo ospitare ingrossando nei fatti il debito pubblico. Già, perché questo è il punto, i francesi come noi italiani e tedeschi spendono miliardi di euro per i migranti e poi non hanno soldi per armare quei ragazzi che stanno lì a fare un gran lavoro e a rischiare la loro vita. Il più delle volte la gente non può comprendere quali siano le vere necessità, a volte bisogna prendere decisioni impopolari e drastiche perché se uno di questi ragazzi ci lascia la vita certamente è un dramma, lo so che non è italiano ma la cosa è poco rilevante perché lui ha dei genitori, dei familiari e combatte per il giusto e per salvare davvero vite umane e non quella di persone che fingono il dramma della guerra al fine di ricevere e godere dei benefici dei vari stati europei che li accolgono, no…. l’immigrazione non può essere gestita con questo criterio, porterà solo a conflitti civili tra le varie popolazioni. La cosa più odiosa e intollerabile è il silenzio mediatico sull’attuale situazione di crisi economica dell’intera unione e tutti fanno finta che all’orizzonte non c’è nulla di cui preoccuparsi. E quel che è peggio è che la nuova presidente della commissione europea, appena eletta, è per convinzione ideologica allineata perfettamente alla sua amica Merkel e direi proprio che non si vede nulla di nuovo in chiave economica.. è la solita solfa di sempre. Andiamo proprio male, non abbiamo più soldi ma giriamo sempre in Ferrari e con l’orologio di Cartier al braccio a dimostrare che siamo…. ricchi, benestanti e soprattutto… buoni…14082019

…by… manliominicucci.myblog.it

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Quelle ombre sulla missione militare francese in Mali: “Equipaggiamenti inefficienti e obsoleti”

Francia

Parigi ha reagito al reportage sui militari presenti in Mali assicurando di rifornire regolarmente questi ultimi di “equipaggiamenti eccellenti”

Gerry Freda – Mer, 14/08/2019 – 09:07

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In Francia sta divampando una forte polemica circa le “condizioni disastrose”dell’operazione militare transalpina anti-jihadismo in corso in Mali.

L’operazione Barkhane, avviata da Parigi nel 2014 per stanare i miliziani islamisti sparsi tra Ciad, Burkina Faso, Mauritania, Niger e, appunto, Mali, starebbe infatti soffrendo una“drammatica carenza di risorse”, tale da pregiudicare la prosecuzione della lotta al terrorismo in Africa. A denunciare le difficili condizioni delle truppe francesi impegnate nel Sahel è stata ultimamente l’agenzia di stampa Reuters.

I cronisti di quest’ultima hanno intervistato diversi ufficiali transalpini al comando dell’operazione Barkhane, che, coperti da anonimato, hanno rivelato di avere ormai a disposizione, per colpa dei tagli alla spesa militare decisi dal presidente Macron, un equipaggiamento ridotto al minimo e obsoleto. Costoro hanno quindi affermato che i mezzi (jeep, elicotteri, kit medici) sempre più scarsi e inefficienti a loro disposizione avrebbero reso le truppe non più in grado di fronteggiare neanche emergenze minime come “temporali, allagamenti, ondate di fango, pantani, punture di zanzara”.

In particolare, i tagli di bilancio varati dall’Eliseo starebbero producendo questi effetti ai danni dei militari d’Oltralpe in missione nel Sahel: “Autoblindo rese inservibili dall’assenza di adeguati pezzi di ricambio, jeep che restano intrappolate in maniera disarmante nelle pozze di fango, munizioni per i pezzi d’artiglieria quasi esaurite, farmaci antimalaria ormai terminati”.

Di conseguenza, la penuria di equipaggiamenti efficienti e la manutenzione sempre più rara starebbero “complicando enormemente” la caccia ai jihadisti condotta dal contingente di Parigi nel difficile territorio maliano, caratterizzato da una morfologia che consente ai fondamentalisti di ricavarsi ingegnosi nascondigli e da una popolazione reticente ad aiutare i soldati europei a rintracciare i membri locali di Al Qaida e di altre sigle del terrore.

Il reportage effettuato da Reuters ha subito spinto il ministero delle Forze armate di Parigi a reagire gridando alla“vile campagna di disinformazione in atto contro l’operazione Barkhane”. Tramite un comunicato, il dicastero della Difesa ha infatti bollato come “approssimative e faziose” le notizie diffuse dall’agenzia di stampa circa le condizioni in cui verserebbero i soldati transalpini nel Sahel. La nota precisa quindi che la revisione della spesa militare” promossa dal presidente Macron non avrebbe prodotto “alcun effetto negativo” per la prosecuzione della missione antijihadismo in Africa e che l’invio, da parte di Parigi, di rifornimenti verso il contingente schierato in Mali sarebbe “regolare, puntuale e sempre caratterizzato da equipaggiamenti d’eccellenza”.

Nonostante le rassicurazioni fornite dall’esecutivo Macron, i partiti di opposizione hanno accusato l’Eliseo di avere “abbandonato” gli uomini e le donne in divisa stanziati in Mali. Ad esempio, Jordan Bardella, vicepresidente del partito nazionalista Rassemblement national, ha biasimato Macron per avere “tradito i nostri militari, lasciandoli senza armi e senza medicine in un territorio ostile e zeppo di fanatici islamici pronti a tutto pur di eliminare chi combatte contro la rete globale del terrore”.

 

LE CRISI ….NASCOSTE…ultima modifica: 2019-08-15T12:33:56+02:00da manlio22ldc
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