IL RITORNO DEGLI ZOMBIE…

Il leader della Lega, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un fermo immagine tratto dalla diretta Facebook da Siracusa. PROFILO FACEBOOK MATTEO SALVINI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++  ++HO ? NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

IL RITORNO DEGLI ZOMBIE…

Stupida strategia, anzi dirò di più… follia allo stato puro, ma come si può pensare di imporre la propria volontà e di chiedere elezioni anticipate con un solo 17% di consensi e un nugolo di parlamentari in netta minoranza ? È ovvio quanto scontato che il M5S non andrà al voto, deleterio e sciocco ripresentarsi ora, nei fatti al massimo confermerebbero i voti di Maggio delle europee e si troverebbe nel disastro completo. Non oso immaginare chi è quell’idiota che gli ha consigliato di staccare la spina a questo governo, infatti l’altro partito di governo, il M5S, stava implodendo e la sinistra si stava auto disgregando e invece con questa mossa insensata li ha riportati tutti in vita e posto sul piedistallo mediatico il defunto Renzi. In sintesi Salvini con questa mossa ha riportato in vita tutti i defunti che ora si apprestano a formare un nuovo governo, tecnico o politico non ha importanza, senza la lega che si vedrà messa all’opposizione sino al 2023 capace solo di produrre schiuma di rabbia in quantità industriale. Non ho idea chi possa aver caldeggiato questa strategia tutta sballata, la manovra economica e l’eventuale aumento dell’iva, come clausola salvaguardia voluta dal PD, non rappresenta un problema per la lega perché le responsabilità non sono riconducibili a loro. Inutile che ora si appelli al presidente Mattarella, lui è il suo primo nemico se non lo ha capito bene e di elezioni neanche a parlarne perché una maggioranza in parlamento senza di loro c’è ed è anche ampia. Purtroppo per Salvini i voti dell’Europa non contano niente nel parlamento italiano. Secondo il mio punto di vista e di visione politica di diversi decenni lui ha ripetuto il suicidio di Renzi del 2016…ora è fuori da ogni decisione politica per i prossimi 4 anni se non ricompone la crisi, ed io glielo consiglio vivamente. Spero proprio di sbagliarmi ma in queste cose è un po’difficile sbagliarsi… resto profondamente deluso ed amareggiato per la piega che preso la questione. Vediamo l’epilogo… Sapendo che Draghi è già in pole position per la guida di un governo…12082019

…by… manliominicucciyblog.it

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Salvini: ‘No a inciuci, gli italiani vogliono un governo forte’

Renzi: ‘Folle votare subito, ora governo istituzionale’

 

Il leader della Lega, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un fermo immagine tratto dalla diretta Facebook da Siracusa. PROFILO FACEBOOK MATTEO SALVINI +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ ++HO ? NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

12 agosto 2019

Inciucio, governo istituzionale, accordicchio, esecutivo di transizione o di scopo. La politica ha fatto ricco sfoggio di definizioni per dire sempre la stessa cosa, ma con sfumature diverse, distinguo, obiezioni. Matteo Renzi ha ripreso la scena proponendo un governo ‘no tax’ che, prima di andare al voto, faccia la manovra e porti a compimento il taglio dei parlamentari. L’offerta è a chi ci sta: dal M5s a Leu, passando per FI. Sono cominciate così le grandi manovre. E con le aperture dei Cinque Stelle, Matteo Salvini ha visto farsi materia il fantasma che stava scacciando da giorni, quello di un accordo che allontani le elezioni. Per questo prima ha lanciato la ‘sua manovra’ per evitare l’aumento dell’Iva, che prevede taglio delle tasse e pace fiscale. Poi ha programmato per martedì un incontro con FI e FdI, per serrare le fila in funzione ‘anti inciucio’. In questo scenario a geometria variabile, più forze politiche si sono appellate al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che dovrà gestire la fase post caduta del governo Conte. Alla proposta di Renzi sono arrivati dei “No”, qualche “vedremo”, diversi “sì, però”. Per uscire allo scoperto, i partiti, ma anche i singoli parlamentari, aspettano di capire che piega prenderanno gli eventi. Già domani se ne saprà di più, quando i capogruppo stabiliranno la data della discussione al Senato della mozione di sfiducia all’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Se si tratterà di un appuntamento vicino a Ferragosto, l’ipotesi di elezioni a breve sarà più concreta.

Se invece ci sarà da aspettare un po’, la sensazione sarà che le forze politiche si siano prese del tempo per cercare la quadra di un governo di transizione. Non per forza quello a matrice Renzi. Non a caso, nel Pd gli schieramenti non sono chiari. Di sicuro l’ex premier dem può contare sui suoi parlamentari, che sono maggioranza sia nel gruppo al Senato sia in quello alla Camera. Ma il segretario Nicola Zingaretti, “con franchezza”, ha detto “no” a “una esperienza di governo Pd-M5s per affrontare la drammatica manovra di bilancio e poi magari dopo tornare alle elezioni”, anche per il “timore dello spazio immenso che questo darebbe a Salvini”.

Un rifiuto che potrebbe non essere granitico, che potrebbe trasformarsi in un’apertura se cambia lo schema. Per esempio, Goffredo Bettini ha chiesto ai Cinque Stelle di cambiare la classe dirigente e di abbandonare i temi “demagogici ed eversivi”, per far nascere “un governo di lungo respiro, con una maggioranza chiara, un programma condiviso e un’ambizione di rinnovamento”. Insomma, un esecutivo che abbia un orizzonte molto più ampio di quello descritto da Renzi. Altrimenti, dice Bettini, si vada al “voto in autunno”. A sinistra, fra gli entusiasti di un ‘governo no tax’ c’è l’ex presidente del Senato, Pietro Grasso, di Leu, che ha anche in mente qualche nome per il premier: Conte o Tria. Anche a destra la situazione è fluida. FdI è in perfetta sintonia con la Lega e vuole che il governo Conte cada per andare a elezioni prima possibile. Perché i sondaggi parlano chiaro, dicono che un’alleanza Fdi-Salvini sarebbe vincente, e in politica è bene cogliere l’attimo. Anche Forza Italia è per il voto subito. Ma con qualche dubbio. Nel corso dell’incontro con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, ognuno dovrà capire cosa sia disposto a concedere l’altro. FI e FdI mirano ad una futura alleanza di governo, che via Bellerio finora non ha dato per scontata. Però Salvini vuole che anche FI dica ‘no’ al governo istituzionale proposto da Renzi, in modo da stroncarlo.

Luigi Di Maio riunirà a Roma tutti i parlamentari del MoVimento 5 Stelle. “Se ce ne sarà bisogno staremo lì anche a Ferragosto – spiega – Dobbiamo tagliare i 345 parlamentari. Siamo ad un passo. Bastano due ore! L’unica apertura che ci interessa è questa, la chiediamo a tutte le forze politiche”. Per uscire dalle secche della crisi, il leader Cinque Stelle si affida “alle decisioni del Presidente della Repubblica”. Anche Zingaretti si appella alla “la saggezza e autorevolezza del presidente Mattarella”. E pure Salvini ha “totale fiducia e rispetto del presidente Mattarella, che – dice- mi sembra abbia ben chiaro il bene dell’Italia”. Tre appelli con parole simili, ma con aspettative diverse.

IL RITORNO DEGLI ZOMBIE…ultima modifica: 2019-08-12T15:34:40+02:00da manlio22ldc
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