BIMBI RUBATI …? FORSE SI’ !

BIMBI RUBATI …?  FORSE SI’ !

Rosaria Tassinari è il nuovo assessore al Welfare del Comune di Forlì, certamente esserlo in questi giorni  non deve essere  proprio una roba esaltante,  trovarsi  dinanzi al presunto “sistema Bibbiano”, forse… applicato anche nel suo comune,  e dopo tanto vociferare in merito agli affidi anomali che ha visto  togliere ad alcuni genitori forlivesi i propri figli  la vedo argomentare con  tanta ingenuità, quasi a tentennare sul da farsi e a tergiversare senza tener conto l’inaudita violenza psicologica subita dai genitori di alcuni bimbi. In più dimentica, cosa importante, che alcuni di quei bimbi sono stati dati in affidamento alle Case Famiglie grazie a  presunte relazioni farlocche dei locali servizi sociali, se vero è qualcosa di horror, ma a tutto ciò ella  dichiara :  << Una situazione delicata alla quale rispondo, per quello che è possibile.  “Alcuni di questi casi sono pervenuti anche alle nostre mail, come per esempio quello della bambina a cui è stato impedito di vedere il padre morente. Ho chiesto una relazione ai Servizi sociali per tutti i casi segnalati e che sono in gran parte storie che si protraggono da anni >>.  “Caro assessore, lo sappiamo che lei è lì da poco e non ha nessuna responsabilità in merito, lo scrivo a scanso di equivoci, ed in effetti non uovo nessuna accusa contro di lei,  tuttavia lei ora c’è e il problema è purtroppo, piace o non piace, è tutto suo  e lo deve affrontare con vigore energia ed autorevolezza, non può  dichiarare una roba del genere, lei appartiene ad un’altra forza politica ed è suo dovere, conferitole dal voto degli elettori, a dover procedere senza indugi. In primis le chiedo : ma come può pensare che se colpevoli, rimarco il “se colpevoli”, gli assistenti sociali ammetteranno il business dei bambini con delle relazioni improntate sulla verità assoluta solo perché le chiede lei ? Ho ragione di non crederlo, anzi, resto convinto che faranno di tutto per difendersi accomunando bugie e falsi testimoni pur di nascondere le loro malefatte.  Quindi “caro assessore” metta mano alle carte e spulci una per una ogni singola situazione familiare pertinente al suo comune e rammenti che pare, dico pare, nel tribunale dei minori di Bologna forse qualcosa non è andato per il verso giusto, non oso pensare a decreti di favore, assolutamente no però lei , visto che è anche un avvocato, sicuramente saprà individuare le anomalie e incongruenze nelle vari testimonianze raccolte dagli assistenti sociali  e quando il suo “naso ed intuito” la spingono a chiarimenti e a capirci meglio o…vede qualcosa non quadrare informi la procura della sua città perché le dico, da fonti certe e sicure che ovviamente non rivelo, che i servizi sociali della sua città hanno relazionato su basi e fatti inesistenti in almeno un caso. Ora visto che lei si è appena insidiata tutti noi aspettiamo con ansia e speranza che lei avvii quell’opera di  pulizia e trasparenza nella storia di ogni singolo minore, a partire dagli ultimi anni perché ho la netta impressione che anche a Forlì abbia attecchito il “sistema Bibbiano” con la compiacenza della politica e delle giunte precedenti alla sua. Attendiamo un suo gesto di coraggio e di amore verso i cittadini forlivesi e in particolare verso i genitori dei bimbi derubati.  03082019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Bambini sottratti alle famiglie dai Servizi sociali, avvocato segnala 4 episodi dubbi a Forlì. L’assessore: “Indagheremo”

Quattro casi ritenuti dubbi in cui approfondire il ruolo dei servizi sociali nella sottrazione di alcuni minori alle loro famiglie

FORLI

01 agosto 2019 18:49

Quattro casi ritenuti dubbi in cui approfondire il ruolo dei servizi sociali nella sottrazione di alcuni minori alle loro famiglie. A portarli all’evidenza pubblica è l’avvocato che cura i quattro casi e che si scaglia contro l’operato degli assistenti sociali del Comune di Forlì, l’avvocato Francesco Miraglia di Modena. Il primo problema sollevato dal legale è la difficoltà di avere rapporti professionali con il servizio apposito del municipio: “Non è stato possibile neppure avere un incontro per discutere di vari casi di persone che, disperate, sono arrivate da me”, spiega.

Diversi i casi che vengono citati dall’avvocato Miraglia: “Uno di questi casi non è arrivato neanche davanti al giudice in quanto ritenuto infondato anche dal pubblico ministero e archiviato fin da subito. Eppure, nonostante questo i bambini coinvolti vivono in comunità da sei anni e gli incontri con la madre sono stati sospesi”. Ci sarebbe poi un altro caso: “Una bambina presa dai Servizi sociali a scuola senza mai avvisare i genitori. La madre tutti i giorni si è recata ai Servizi sociali, senza mai ottenere una risposta. Il padre è deceduto proprio in quei giorni e al minore non è stato permesso neanche di recarsi all’ospedale per l’ultimo saluto. La figlia è stata dichiarata adottabile e la madre lo ha saputo a iter concluso”.

Continua l’elenco l’avvocato Miraglia: “E’ incappato anche un padre accusato di maltrattamenti. Vede la figlia un’ora e mezza alla settimana da due anni e madre e figlia vivono in comunità, un costo per il Comune di Forlì stimabile in circa 300mila euro, invece di stare in casa propria”. “Ad un’altra mia assistita – spiega il legale – hanno tolto la figlia, che poi è stata data in adozione agli operatori della comunità in cui è stata alloggiata. La madre, per aver tentato di contattarla via social media è stata denunciata per stalking”. E conclude: “A chi giova tutto ciò? Non certo al benessere dei bambini. Lo sa il Comune quanto grava sulle sue coste questi provvedimenti inutili e infondati?”.

Una situazione delicata alla quale risponde, per quello che le è possibile, Rosaria Tassinari, il nuovo assessore al Welfare del Comune di Forlì: “Alcuni di questi casi sono pervenuti anche alle nostre mail, come per esempio quello della bambina a cui è stato impedito di vedere il padre morente. Ho chiesto una relazione ai Servizi sociali per tutti i casi segnalati e che sono in gran parte storie che si protraggono da anni. Il modo che avremo per fare i dovuti approfondimenti sarà la commissione di indagine, che spero vedrà l’apporto di esperti esterni, come è stato fatto per la commissione regionale. Parlare ora di singoli casi non è possibile in quanto ci sono conoscenze ad ora ancora superficiali”.

Ma oltre ai singoli casi c’è anche il problema, rilevato in verità da più avvocati, di difficoltà di relazionarsi coi Servizi sociali. Una questione già nota anche all’assessore al Welfare – come fa capire Tassinari stessa: “E’ capitato anche nella mia recente esperienza di, sollecito sempre i servizi al dialogo”.

Casi dubbi di affido, la lista Calderoni: “Si controlli senza strumentalizzazione politica”
“E’ necessario che si faccia chiarezza una volta per tutte e nelle sedi opportune e che i fatti vengano esposti come realmente sono, mettendo tutte le forze politiche in condizione di ragionare sulla situazione effettiva e non su ipotesi o voci che sono facilmente sospettabili di strumentalità politica”: è quanto sostiene una nota della Lista Civica “Con Giorgio Calderoni”, sulla scelta di procedere ad una commissione d’indagine comunale sull’operato degli uffici relativamente agli affidi di minori.

Il tema ha tenuto banco nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Critica la lista Calderoni: “Durante il Consiglio Comunale di lunedì 29 luglio la maggioranza ha presentato istanza per la costituzione di una commissione d’indagine per verificare eventuali irregolarità negli affidi di minori da parte dei servizi sociali del Comune di Forlì. L’istanza non faceva riferimento ad alcuna segnalazione specifica, richiamandosi di fatto solo all’impressione suscitata sui cittadini dal caso di Bibbiano. Il nostro gruppo ha dichiarato la propria disponibilità affinché venissero svolte opportune verifiche, segnalando tuttavia che, in assenza di specifiche denunce relative a Forlì, lo strumento più idoneo non fosse una commissione di indagine, che di norma viene istituita in presenza di forti criticità riscontrate, ma piuttosto la terza Commissione consiliare permanente, che dispone dei poteri adeguati alla circostanza”.

“Nel corso del dibattito, interpellata dai Consiglieri dell’opposizione l’Assessora Tassinari ad un tratto ha dichiarato che “fioccano le segnalazioni”, senza per altro dare alcun ulteriore chiarimento sui fatti citati, sulla loro natura, quantità e provenienza delle segnalazioni stesse, salvo un generico richiamo ai social. In assenza di elementi precisi il nostro Gruppo consiliare ha ritenuto di non poter prendere parte al voto ed esprimere una posizione motivata su una questione tanto delicata, che interessa minori in condizione di vulnerabilità, cittadini e lavoratori comunali”.

Ed ancora la lista Calderoni: “Nei giorni successivi l’Assessora ha rilasciato varie ulteriori dichiarazioni alla stampa che non hanno fatto altro che aggiungere confusione: da una parte ha infatti affermato che non vi sono elementi che giustifichino l’allarmismo, che sulle segnalazioni vi è “un effetto di trascinamento legato a Bibbiano” e che la volontà della maggioranza è di tutelare gli operatori del Comune, dall’altra ha riaffermato la necessità di uno strumento speciale d’inchiesta per verificare “l’iter comportamentale degli operatori” stessi”.

Nel frattempo sembrano prendere corpo nello specifico le segnalazioni. Un avvocato specializzato di Modena ha spiegato infatti di avere ben 4 casi dubbi di affido dei servizi sociali di Forlì, affidati al suo studio, confermati anche dall’assessore Tassinari, e di trovarsi in una situazione di mancanza di dialogo in quanto i legali di parte non vengono ricevuti.

BIMBI RUBATI …? FORSE SI’ !ultima modifica: 2019-08-04T13:57:33+02:00da manlio22ldc
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