SINCERE CONDOGLIANZE !

SINCERE CONDOGLIANZE !
A tutti i popoli europei, “l’ultima vigliaccata” o se preferite l’ennesima pugnalata alle spalle dei cittadini europei è inferta. Una sentenza raccapricciante e senza senso, ora c’è qualche intelligentone che ci spiega perché l’immigrato di un paese che non è in guerra dovrebbe dichiarare di non essere perseguitato nel suo paese e come si fa a dimostrare il contrario ? Se uno rischia la vita per attraversare il Mediterraneo è ovvio, specifico che per la gente che ragiona è ovvio, che una volta arrivato in Europa dichiari di essere un perseguitato politico, e quindi con questa sentenza avrebbe diritto in automatico a diventare cittadino italiano, dico italiano perché il primo porto di arrivo sarà sicuramente italiano. Questa è la morte annunciata del nostro paese e dell’Europa stile occidentale, con la prospettiva che nei prossimi lustri ci sarà una nuova Europa che vedrà di occidentale solo i nomi delle città sulle mappe e cartine geografiche. Certo che sarà così, già ora in Germania i bimbi nati sono tutti di genitori immigrati ma che conservano le loro tradizioni e religione. Questa è la più grande idiozia della storia del continente europeo, perché nei fatti ora che gli africani ed asiatici comprenderanno il vero significato della sentenza si muoveranno alla volta dell’Europa e così si è alle soglie di qualcosa di drammatico. Ancora una volta è dimostrato che la sostituzione etnica è in atto, ma cari signori delle toghe rosse e radical chic, vi assicuro che i vostri figli pagheranno amaramente i vostri errori perché dopo per poter rimediare bisogna metter mani alle armi. Evidentemente non vi rendete conto delle grandi ed enormi rivoluzioni sociali che mettete in pratica con delle “sentenze del cavolo”…no .non vi rendete conto. Sicuramente tanti pro immigrati saranno felici di detta sentenza e i loro figli, figlie, sorelle e mogli lo sono, lo saranno ? Bruttissimo questo giorno di Maggio dove assistiamo alla morte annunciata dell’Europa. Il 26 di Maggio spero proprio che ci sia la tanto e auspicata vittoria dei populisti ….altrimenti “..felici condoglianze” a tutti gli europei…. 14052019

…by… manliominicucci.myblog.it

 

14 MAGGIO 2019 12:02

Rifugiati, la Corte Ue dice “no” ai rimpatri nei Paesi dʼorigine se rischiano la tortura

“In caso le persone interessate rischino comportamenti inumani”

Rifugiati, la Corte Ue dice "no" ai rimpatri nei Paesi d'origine se rischiano la tortura

In base al diritto europeo, un rifugiato in fuga da un Paese in cui rischia la tortura o altri trattamenti inumani vietati dalla Convenzione di Ginevra non può essere rimpatriato o respinto nella nazione da cui proviene. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell’Ue in una sentenza, precisando che la norma va rispettata anche se lo status di rifugiato viene negato o revocato dallo Stato ospitante per validi motivi di sicurezza.

I giudici della Corte sono stati chiamati a pronunciarsi sulla conformità delle disposizioni della direttiva Ue sui rifugiati con quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra dai colleghi di Belgio e Repubblica Ceca in seguito ai ricorsi presentati da un ivoriano, un congolese e un ceceno a cui è stato revocato o rifiutato lo status di rifugiato per gravi motivi. Una fattispecie prevista dalla stessa Convenzione di Ginevra.

In base alle norme vigenti, secondo la sentenza odierna della Corte, “fintanto che il cittadino di un Paese extra-Ue o un apolide abbia fondato timore di essere perseguitato nel suo Paese d’origine o di residenza, questa persona deve essere qualificata come rifugiato indipendentemente dal fatto che lo status di rifugiato sia stato formalmente riconosciuto”.

Fatta questa premessa, la Corte ha stabilito che la direttiva europea va “interpretata e applicata nel rispetto dei diritti garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue” che “escludono la possibilità di un respingimento” verso Paesi a rischio. La stessa Carta, hanno ricordato i giudici comunitari, “vieta infatti in termini categorici la tortura nonché pene e trattamenti inumani e degradanti a prescindere dal comportamento dell’interessato e l’allontanamento verso uno Stato dove esista un rischio serio che una persona sia sottoposta a trattamenti di tale genere”.

In altre parole, secondo le delucidazioni fornire dagli addetti ai lavori, la sentenza della Corte ha stabilito che il diritto Ue dà ai rifugiati una protezione maggiore di quella riconosciuta dalla Convenzione di Ginevra stabilendo che, anche nel caso di rifiuto o ritiro dello status di rifugiato per gravi e validi motivi, costui non può essere rimandato nel Paese d’origine. Spetta poi alla magistratura nazionale stabilire se l’interessato è da considerarsi o meno un clandestino con tutte le implicazioni connesse a questo status.

E.U.

SINCERE CONDOGLIANZE !ultima modifica: 2019-05-14T13:36:22+02:00da manlio22ldc
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