MA..SIAMO…PACIFICI O ARMAIOLI ..?

MA..SIAMO…PACIFICI O ARMAIOLI ..?

Nell’insediamento del governo di Lega e M5S, nel famoso ” contratto di governo” vi era anche la nuova legge sulla legittima difesa e cioè, dare più chance legali per la difesa a chi veniva aggredito per fini criminali nella propria abitazione. Tutti, me compreso, ricordiamo le battaglie mediatiche dei radical chic e finti buonisti della sinistra politica, di alcuni  conduttori televisivi, artisti d’ogni genere, grandiosi filosi ed eccellenti saggi del ” non facciamo ” il far west” ed evitiamo che tutti vadano ad armarsi…. in Italia. Da qualche anno assisto a queste pantomime televisive e alla fine credo che milioni di italiani siano stati condizionati da questa offensiva  della “armata mediatica” finalizzata a plagiare, come al solito, l’elettore e cittadino italiano in una certa direzione. Ma nella realtà, le cose come stanno ?  Già leggendo il titolo del link postato molti di voi avranno avuto una naturale reazione di “contrazione dei muscoli facciali”,  infatti come sempre accade in Italia la sinistra è predicatrice di pace e amore, dei famosi fiori nei cannoni, niente armi e niente far west nelle case italiane, però il far west e le armi vanno bene altrove e nelle case degli altri….infatti l’Italia vende armi e armamenti, anche a paesi belligeranti,  per ben dieci miliardi di euro nel 2017, nel 2016, nel 2015 e mi fermo qui, non vado oltre indietro nel tempo. Ebbene sapete chi c’era al governo che in quegli anni consentiva la vendita di armi di distruzione e morte mentre nel contempo era intento a spendere 4/5 miliardi l’anno e bravo a predicare la salvezza delle persone dal mare che scappavano dalla guerra ?  Sì avete indovinato, che singolare paradosso… c’era il magnifico e pacifico “PD no armi”.. che mentre professava pace e disarmo e sottomissione ai delinquenti in casa nostra con la stessa “nonchalance” vendeva armi di distruzione ai paesi arabi che con le guerre facevano arrivare i migranti in Italia.. e cosa molto interessante, in particolare ai paesi di fede musulmana. Certo dieci miliardi son proprio tanti, ma in cambio di queste vendite, noi… cosa abbiamo permesso loro ? Forse…dico forse.. l’islamizzazione  dell’Italia ? O semplicemente in cambio qualche milione di immigrati di fede islamica ? Io alle coincidenze multiple ci credo poco e se Renzi ha permesso la vendita di armi ai paesi arabi ..forse quegli 80 euro… dati in busta paga provengono in parte da lì ? E come mai nel 2018 il fatturato è improvvisamente calato e del ben 50% ?  Strani dubbi pervadono la mia mente è forse per questo che il nostro presidente del consiglio è corso nel Qatar ? Per far che cosa…? Lo so, i soldi servono e come ..”arrivano” non ha importanza però  smettiamola con le bugie e le demagogie sulle armi perché a quanto pare sono…”pane per tanti “ . Le bugie vengono subito a galla nel mondo dell’informazioni on-line, le mie sono semplici riflessioni ed osservazioni poi magari, qualcuno più bravo ci spiegherà il “complesso meccanismo” della pace e delle armi e dei morti da salvare…perché da quel che vedo ed ho visto, sono solo le persone nel mare da salvare e non quelle sotto…. le bombe.. boh ! E’ tutto strano….forse.. mi ci vuole un interprete, perché questa “lingua non la capisco e non la comprendo” e credo di non esserne il solo. 12042019

…by…manliominicucci.myblog.it


Italia: export di armi a picco

Nel 2018 si è dimezzato. Nessuna bomba italiana venduta all’Arabia Saudita

 Aereo sgancia una bomba

Chissà che abbiano influito i continui appelli di Papa Francesco contro il commercio di armi. Certo è che, nonostante il settore bellico sia purtroppo tutt’altro che in crisi, nel 2018 l’Italia ha conosciuto una drastica diminuzione nella vendita di armi all’estero.

I numeri

L’export di armi italiane risulta dimezzato l’anno scorso: è stato di 4,8 miliardi di euro, circa il 50% in meno rispetto ai 9,5 miliardi del 2017e un terzo rispetto al 2016 quando una fornitura di Eurofighter al Kuwait fece segnare un picco di 14,6 miliardi di euro. Lo rivela la relazione annuale al Parlamento in materia di armamenti, di cui l’Ansa ha preso visione. Primo tra gli 84 Paesi destinatari resta il Qatar, che incide per 1,9 miliardi di euro anche con l’acquisto di 12 elicotteri NH-90. Seguono – guadagnando posizioni – il Pakistan (682 milioni), la Turchia (362) e gli Emirati Arabi Uniti(220). Fortissima la contrazione delle vendite nell’Ue.

Aumentano le importazioni

L’area geografica dell’Africa Settentrionale e Vicino Medio Oriente resta la prima per valore di esportazioni con il 48%, seguita da Europa e Paesi Ue-Nato con il 23% e Asia con il 22%. Tra le tipologie di armamenti esportate dall’Italia, spicca la categoria degli “aeromobili”, con 80 elicotteri, per un valore di 2,7 miliardi, seguita da “bombe, siluri, razzi, missili e accessori” per 459 milioni di euro. Crollano le vendite per programmi di cooperazione intergovernativi (velivoli, elicotteri, missili, navi, siluri) a 165 milioni, rispetto ai 2 miliardi del 2017 e 2,6 miliardi del 2016. Al primo posto come società italiana beneficiaria di autorizzazione all’esportazione è Leonardo (che nel 2017 fu superata da Fincantieri) con 3,2 miliardi di euro (il 67,6% del totale), seguita da Rwm ItaliaMbda Italia,Iveco Defence Rheinmetall Italia. Aumentano invece le importazioni di armamenti dall’estero nel 2018, per un valore di 497 milioni, di cui oltre il 65% proveniente dagli Stati Uniti. Nel 2018 infine, si legge ancora nella relazione, sono aumentate le attività ispettive condotte dall’Autorità nazionale – Uama, insieme a personale dei ministeri di Esteri, Difesa, Interno, Sviluppo Economico, e di Dogane e Guardia di Finanza: i controlli sul rispetto di “divieti normativi e delle prescrizioni amministrative” sono state 17 in altrettante società produttrici di materiale d’armamento italiane.

Nessuna bomba italiana nello Yemen

Sempre dalla relazione di cui ha preso visione l’Ansa, si evince che nel 2018 nessuna bomba aerea prodotta in Italia è stata venduta all’Arabia Saudita, accusata di usarle in Yemen. Il valore dell’export di armi italiane verso Riad è crollato da 427 milioni di euro del 2016 a soli 13 nel 2018, facendo uscire il Regno dalla top 25 dei Paesi destinatari. A quanto si apprende inoltre, la Rwm Italia, che produce bombe in Sardegna, non ha avuto licenze di esportazione verso Riad nel 2018.

 

MA..SIAMO…PACIFICI O ARMAIOLI ..?ultima modifica: 2019-04-12T16:53:35+02:00da manlio22ldc
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