LA SATIRA E’ AD PERSONAM ?

LA SATIRA E’ AD PERSONAM  ?

Penso proprio di sì, in effetti nel nostro paese la satira è contemplata nella costituzione e ovviamente ed è adeguatamente regolata, tutto bello…sì, almeno in teoria, perché nei fatti della pratica si gioca un’altra partita, la solita farsa della politica nazionale. Come per ogni argomento riferito alla satira, anche quella religiosa deve essere esercitata entro certi limiti, infatti non si potrebbe farlo a piacimento e a “ruota libera” o meglio secondo il proprio schieramento ideologico, si ironizza spesso e volentieri sulla chiesa cattolica, su Gesù Cristo e sulla classe clericale tutta, a volte lo si è fatto con dei film di pessimo gusto, anche porno, offendendo o ridicolizzando le sacre immagini di noi cristiani, e non cito neanche quante volte il nostro Gesù Cristo sia stato ridicolizzato negli ultimi 60 anni di storia repubblicana, pessime abitudini del vecchio partito comunista e degli atei, il cui divertimento era quello di offendere e nel contempo violare, nei fatti, la stessa costituzione che impedisce la satira religiosa offensiva, tutt’altro discorso è invece rivolto alla religione islamica e di Maometto e ai suoi fedeli, lì si è sempre rispettosi ed attenti a non urtare la loro suscettibilità, quindi due pesi e due vergognose misure. Quindi è una satira applicabile secondo la propria convenienza ed utilizzo per beceri fini politici ed ideologici. Altra patetica satira è quella riferita ai migranti che arrivano dal mare, spiego meglio, a loro è permesso e tollerato da stampa e Tv tutta la satira e l’ironia nei confronti del popolo italiano, specie quelli contro l’immigrazione, ma se il popolo italiano stesso ironizza sui migranti allora siamo all’indignazione totale, allo scandalo e alle proteste dei meravigliosi radical chic dei salotti televisivi italiani, pronti ad urlare :  “dagli al razzista ”. E andiamo a vedere che diavolo è accaduto a Roma ieri. Periodo di carnevale con annessi carri allegorici, un “improvvisato carro” ironizza sul fatto che i migranti non pagano l’affitto e vivono sulle spalle degli italiani, cosa assolutamente reale tra l’altro. Apriti cielo, quel carro non va bene, neanche a carnevale si può far satira sui migranti, assolutamente no. Però che tristezza constatare che quando la satira e l’ironia colpisce i migranti e le ideologie dei movimenti pro immigrati allora si scatena il finimondo che partorisce la classica indignazione, e tutti pronti ad urlare al razzismo, mentre quando sono proprio i migranti che commettono crimini paurosi, omicidi, rapine e spaccio di stupefacenti, allora tutti i radical chic e buonisti si muovono in loro difesa e cercano sempre di …”mitigare l’accaduto”… Torniamo al carro e al “Non pago affitto”, ebbene, questo è l’esempio su tutti della loro stupidità e fedeltà totale all’ideologia degli stupidi : tre anni fa un immigrato ghanese, “Bello Figo”, apprendista rapper, ebbe un momento di notorietà per via di una canzone il cui testo è una chiara offesa ed insulto al popolo italiano, “ lui grande uomo “si beffava di noi per l’accoglienza ricevuta e per il fatto che non pagava l’affitto della casa dov’era ospitato, infatti il fitto lo pagavamo noi,  e si divertiva tanto a farcelo sapere cantando con un testo volgare e senza nessun rispetto per il paese italiano e le donne italiane. Il testo tanto discusso recitava ; “Io non pago affitto… sono nero e non pago affitto”, e racconta la vita agiata e le pretese di alcuni giovani immigrati sbarcati sulle nostre coste: “Vogliamo le donne bianche, il Wi-Fi e anche lo stipendio…”. Tanti italiani si indignano e lo condannano duramente, e giustamente aggiungo, soprattutto in questi periodi di crisi, dove molti connazionali vengono sfrattati e sono costretti a dormire in macchina o ad occupare alloggi abusivi, è dura sentirsi dire da un 23enne africano “Io dormo in un albergo a 4 stelle perché sono nero… non mi sporco le mani perché sono negro”. Alle numerose proteste si levano gli scudi, in sua difesa, della “razza radical chic e buonisti”, invocando la satira politica che deve essere accettata senza se senza ma. Ma guarda un po’, si parla della stessa cosa ma da posizioni diverse, ed ecco che scatta la molla del razzismo a tutti i costi verso coloro che hanno ridicolizzato i migranti…..roba da ridere.. il solito slogan e “modus operandi” dei sinistri movimenti politici che nessuno vuole più in Europa e che appartengono solo ai governi dittatoriali, stile Maduro, per obbligarci a condividere e a pensare quello che vuole il regime. 04032019

…by…manliominicucci.mtblog.it

 

Al Carnevale di Formello, il finto barcone che ironizza sui migranti

Il «carro» allegorico della discordia, ha scatenato polemiche: sul gommone, i cartelli «No pago affitto» e «Wi-fi gratis». Legambiente: «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni, molti si sono sentiti offesi dai contenuti discriminatori della creazione»

Il carro delle polemiche Il carro delle polemiche
In maschera sui barconi della morte

«Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni su questo carro della vergogna, molti cittadini si sono sentiti offesi dai contenuti discriminatori della creazione» sottolinea Maria Teresa Altorio, dirigente locale di Legambiente. Nessun razzismo o inno ai luoghi comuni più banali sui migranti invece secondo Elvio Gentili della Proloco, un «carro normalissimo, nulla di grave» dice, sottolineando come l’ente non sapesse dei contenuti dell’opera, realizzata «da ragazzi di Formello, tutti bravi lavoratori».

«Istigazione al razzismo»

«Usare in una festa popolare, di gioia, divertimento puro per irridere, offendere chi arriva in Italia dopo aver superato sacrifici incredibili e a rischio della vita è becero, è una vera istigazione al razzismo» ha sottolineato Bruno Astorre, presidente Pd Lazio. «Il razzismo esiste eccome, altrimenti un gioco, una festa, come il carnevale, non si trasformerebbe a Formello in una dichiarazione di scherno contro l’altro. Dove a farne le spese sono soprattutto bambini e bambine, che per crescere e costruire un futuro migliore, avrebbero bisogno di messaggi di pace, inclusione, serenità, e non di questa becera strumentalizzazione. Abbiamo il dovere di fermare tutto questo», il commento di Marta Bonafoni, capogruppo della Lista Civica Zingaretti in Regione Lazio.

LA SATIRA E’ AD PERSONAM ?ultima modifica: 2019-03-04T22:37:48+01:00da manlio22ldc
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