ALTRO UOVO SU UN SINISTRO…OCCHIO..!

ALTRO UOVO SU UN SINISTRO…OCCHIO..!
Il mio carissimo defunto nonno materno mi ammoniva sempre nel giudicare le persone o commentare fatti senza avere la certezza delle informazioni e delle prove e soleva ripetermi sempre un vecchio detto : “non sputare in aria perché rischi che ti ritorna in faccia”. Ed in effetti alla sinistra politica della sinistra italiana, avvezza a fomentare l’odio tra i cittadini italiani con invenzioni e razzismi di ogni tipo è capitato quello che paventava sempre il caro nonnino, ovvero : ” altra figura di merda” in… corso. Già, tutti ricordiamo il polverone e la polemica sollevata per la questione dei bimbi di colore messi in castigo dal maestro di una classe elementare. I bambini scioccati sono tornati a casa, giustamente avviliti, e hanno raccontato l’episodio, il brutto episodio ai loro genitori i quali, logicamente si sono “incazzati di brutto” e hanno vistosamente protestato ed urlato al razzismo. E hanno anche ragione, secondo me, a lagnarsi e pretendere il licenziamento del maestro, però lui e i suoi bambini poi, sono diventati, come sempre accade in Italia, oggetto di propaganda, becera propaganda della sinistra che subito ha strumentalizzato il fatto. Dagli al fascista, dagli al razzista, gesto grave ed inqualificabile che va punito severamente, urlavano i radical scic dei salotti televisivi. Tutti ad attaccare la “politica di odio” del ministro Salvini che avrebbe portato il maestro al gesto razzista, per poi scoprire che… il maestro non è altro che un malato mentale, e udite…udite.. è un simpatizzante della sinistra politica italiana, lui intendeva solamente fare un esperimento anti razzista, purtroppo lo ha fatto con i figli degli altri e non i suoi, lo ha fatto in perfetta autonomia e cioè, ha fatto quello che i maestri nostrani fanno da 50 anni in Italia, ovvero, plasmare le menti dei bambini e portarli alla sinistra ideologia. Dopo l’uovo sull’occhio della tesserata PD lanciatole dal figlio di un dirigente PD, ora siamo nuovamente alla replica dello “sputo in aria” corredato da ovvio ritorno in faccia. Certo è che non si smentiscono mai, il comunismo è crollato, è finito, ma loro si comportano sempre con lo stesso stile, credono che gli slogan portino voti e non lo capiscono che se si ostinano a fare politica in questo modo di voti ne perderanno ancora tanti. Siete cocci di cervello, non imparate proprio niente. 25022019

…by… manliominicucci.myblog.it

La verità sul bimbo nero in castigo: era un test di un maldestro maestro di sinistra

sabato 23 febbraio 15:52 – 

Il razzismo non c’entra niente nel caso del bimbo nigeriano di una scuola elementare di Foligno messo in castigo e definito “brutto” dal maestro. In realtà, l’insegnante voleva fare un esperimento sociale in classe contro l’intolleranza e la xenofobia. Un test che, evidentemente, è sfuggito di mano al maldestro docente (che è pure di sinistra).

La spiegazione del maestro di Foligno

Mauro Bocci, prima a Porta a Porta da Bruno Vespa, poi in un’intervista a Fabrizio Caccia del Corriere della Sera, ha spiegato di avere tentato un esperimento. Lo ha fatto vantando il suo “curriculum” progressista. «Insegno una materia che si chiama “alternativa alla religione cattolica”. Passo il tempo coi ragazzi musulmani. Quel sabato dovevo sostituire un collega e sono entrato in classe, ho deciso di parlare ai ragazzi della Shoah». Così il supplente ha allestito la messa in scena: attaccare un alunno nero per dimostrare quanto fosse insopportabile il razzismo. Ma lo ha fatto con alunni di quinta elementare. Il maestro “progressista” era troppo avanti per dei bambini di dieci anni.

«Ho fatto vedere alla classe quello che non si dovrebbe mai fare, isolare qualcuno perché non ha la pelle del tuo stesso colore. Tutti i bambini si sono indignati, hanno detto che non era giusto continuare, L’obiettivo l’avevo raggiunto». Un obiettivo raggiunto in maniera disastrosa visto che i genitori nigeriani del bambino si sono rivolti a un avvocato per chiedere un risarcimento danni. Effetti della deriva del “politicamente corretto” e di chi si lascia prendere la mano.

Il precedente di un insegnante di Ravenna

Il maestro di Foligno si è evidentemente ispirato a un insegnante di Ravenna, che in occasione del Giorno della Memoria per ricordare la Shoah aveva adottato un meccanismo simile, facendo sistemare gli allievi secondo le caratteristiche fisiche o geografiche. «Chi non è di Ravenna si metta da questa parte». È iniziato così l’esperimento di Diego Baroncini, insegnante di lettere, riportato da diversi quotidiani. La differenza, però, è che in quel caso i soggetti erano adolescenti e non bambini di una scuola elementare. Una differenza sostanziale che ha fatto dire al supplente di Foligno: “Se tornassi indietro non ripeterei l’esperimento”. Inconvenienti che capitano ai maestri “progressisti”.

ALTRO UOVO SU UN SINISTRO…OCCHIO..!ultima modifica: 2019-02-25T13:54:32+01:00da manlio22ldc
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