10/02/2019 …o…10/02/1019..?

10/02/2019 …o…10/02/1019..?
Cari amici tutti, cristiani e religiosi in genere, atei, gente civile del mondo intero, oggi vi narro una di quelle storie di cui l’umanità non può essere fiera di annoverare nel suo genere uomini la cui malvagità ha trovato eguali solo nei lager e nei campi di sterminio e nei massacro etnici. La drammatica vicenda di un bimbo di sei anni e della sua povera madre non trova parole per essere commentata né trova spazio per una ragionevole considerazione, di fronte all’omicidio di un bambino, che non solo non conosce le religioni ma non ha neanche la minima idea delle differenze tra  musulmani sciiti e sunniti e del loro reciproco odio, è qualcosa che mi indigna, mi offende e mi irrita sia come padre, come uomo, come cristiano che come uomo libero che vive in un’epoca di libertà di culto religioso, di libero pensiero e di libertà di espressione. Purtroppo riscontro ancora una volta il silenzio globale sul gravissimo episodio e non ne capisco il perché, evidentemente oggi nel mondo è severamente vietato parlare di islamici e di fatti estremamente negativi riconducibili a loro e questo non va assolutamente bene anzi, colgo l’occasione per sollecitare ancora una volta tutte le organizzazioni dei bambini e delle donne nel mondo affinché non facciano passare in sordina questa tragedia della pazzia umana. Non si deve protestare solo per difendere i propri interessi e le proprie ideologie ma bisogna farlo ogni volta che viene commesso un crimine contro l’umanità e questo lo è. Mi rivolgo anche agli islamici, scendete nelle piazze di ogni città del mondo e urlate all’orrore e all’omicidio di un bambino di sei anni. È inaudito, incredibile che nel 2019 si debbano leggere crimini efferati solo per rispettare dei dettami religiosi…questa è roba che forse non esisteva neanche nel 1019…Ma la domanda che mi nasce spontanea è questa : ma dov’è la pace e l’amore in questo crimine di odio religioso ? A voi la risposta…12022019

…by… manliominicucci.myblog.it

 

Orrore fondamentalista in Arabia Saudita, nessuna pietà: bimbo di 6 anni decapitato davanti alla mamma

domenica 10 febbraio 19:55 – 
 

Non è bastato disperarsi, piangere, implorare pietà per quel figlio innocente, e che aveva appena 6 anni. Non è bastato urlare, chiedere aiuto, tentare di fare appello a un briciolo di pietà ormai del tutto inesistente in quegli uomini decisi a ostentare un potere di vita e di morte e a sacrificare alla loro causa un ragazzino, decapitato a soli 6 anni davanti alla propria mamma senza potere e ormai anche senza più voce e lacrime. La loro colpa? Essere di confessione sciita e non sunnita.

Bimbo di 6 anni decapitato davanti alla mamma

Una vicenda terribile, quella denunciata dal Mirror e ripresa da Il Giornale, accaduta a Medina, in Arabia Saudita, nel silenzio e nell’indifferenza dei più. Vittime della barbarie una mamma e il suo bambino, arrivati in città per visitare un tempio. due persone semplicemente di passaggio che hanno avuto la sfortuna di incappare in una guerra fratricida che non ammette pietà, e non salva nessuno. Casuale la loro visita in città, assolutamente fortuito il loro incontro con un gruppo di sconosciuti che li hanno avvicinati banalmente, come per chiedere un’informazione stradale. Ed è con quella banalità della normalità, che la signora si è approcciata ai suoi carnefici: siete sciiti? Le hanno domandato come se nulla fosse, e la donna ha risposto ingenuamente di sì. Ingenuamente perché non ha neppure immaginato che quei passanti occasionali potessero essere dei fondamentalisti assetati di sangue e che, come scrive il quotidiano diretto da Sallusti, «senza pensarci su, hanno fatto salire con la forza i due innocenti pellegrini a bordo di una macchina per poi separare subito il piccino dalla donna». Ma quello era solo il primo atto di una tragedia tutta ancora da compiere: il bambino, infatti, terrorizzato e piangente, è stato colpito al collo con un bicchiere di vetro rotto appositamente per ferirlo a morte. Di più: per decapitarlo e aggiungere allo strazio dell’esecuzione violenta, l’orrore di una punizione senza un perché. per ferire a morte la mamma del piccolo sacrificato, invece, è bastato infliggerle la visione del massacro del figlio senza poter intervenire, senza neppur poterlo avvicinare. Vittime, entrambe, di una fede reputata “sbagliata”. E allora, come riferisce Il Giornale rilanciando quanto scritto da Shia Rights Watch, «la Ong impegnata nella difesa dei diritti degli sciiti nel mondo, ha reso noto che fino ad ora le autorità saudite non hanno commentato o preso una posizione in merito alla terrificante storia. La comunità sciita, sotto choc, ha invece dichiarato che quest’episodio è il frutto delle continue violazioni dei loro diritti e della mancanza di protezione nei loro confronti da parte delle autorità in Arabia Saudita».

10/02/2019 …o…10/02/1019..?ultima modifica: 2019-02-12T17:55:21+01:00da manlio22ldc
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