DELINQUENTI IN GIALLO O IN PAPILLON ?

DELINQUENTI IN GIALLO O IN PAPILLON ?

Sabato di duro lavoro per i francesi e in particolar modo per i parigini, la città è in movimento, da una parte ci  sono i suoi cittadini spinti “ dai moti rivoluzionari ottocenteschi” a protestare e combattere al fine di ottenere il sacrosanto diritto ad una qualità di vita decorosa e dignitosa, dall’altra ci sono le forze di polizia, i governanti, i radical chic francesi e ovviamente tutti i lobbisti pro Macron. Ampio teatro ma a ….posti esauriti, infatti, il teatro “Parigi di oggi” è una recitazione a soggetto il cui palcoscenico vede recitare due attori che devono essere visti da angolature diverse per meglio comprenderne il pensiero filosofico della questione e ovviamente il mio. Il primo, il popolo ribelle, viene considerato un delinquente da Macron e dai suoi amici in quanto con le sue azioni, in alcuni casi  anche violente, mette a rischio la sicurezza  e l’integrità dello stato. Il secondo attore, è particolare, loro rappresentano quanto di meglio ci sia nella forza del potere e nella capacità di usarlo però, loro…si preoccupano della “integrità e sicurezza del popolo tutto”. Ora, riflettiamo sulle posizioni dei due attori, il primo, “i Gilet Gialli”  chiedono di essere protetti e garantiti e che vogliono…solamente poter vivere e mangiare, non mi sembrano richieste strane ma vengono considerati delinquenti proprio per le loro…. richieste. Il secondo dice di proteggerlo il popolo e di lavorare per lui…ma non lo fa… e lo tiene stretto, da anni, nella morsa della povertà e non si smuove di un centimetro dalle sue posizioni. Quindi, a seconda dei punti di vista i “Gilet Gialli” sono dei coraggiosi ed eroi nel combattere le ingiustizie sociali e la povertà, mentre peri poteri forti e governanti i “Gilet Gialli” non sono altro che dei delinquenti che la Francia punirà severamente. Giunti a questo punto mi chiedo chi realmente sia il delinquente, negare dei diritti basilari come il vitto, l’alloggio, l’assistenza medica, istruzione e lavoro sono obblighi della forze politiche governative, e se non ci riesce ci si dimette e non si comprime e si pesta il popolo come dei semi nel mortaio, perché alla fine il “ il pestatore salta”. Siamo alle solite banalità, orami nel mondo europeo non è più tollerata la protesta né la difesa della propria terra e chi lo fa è un delinquente quando va bene, oppure un razzista o peggio un fascista. Atro che Europa, qui mi sembra di stare in un continente schiavizzato al servizio di nuovi regnanti…ed io non ci sto, al contrario sto con gli amici francesi perché i delinquenti, se ce ne sono, non sono sicuramente loro.

12012019 …by…manliominicucci.myblog.it

 

Gilet gialli, scontri a Parigi. Lacrimogeni sugli Champs Elysées

Schierati anche 14 veicoli corazzati. Due feriti gravi a Parigi. Il corteo principale a Bourges. Tensioni a Bordeaux.

 © AP

Scontri sugli Champs-Elysées (Lapresse)

Parigi, 12 gennaio 2019 –  I ‘gilet gialli’ tornano in piazza oggi per l’atto nono di protesta contro il governo. Nel primo pomeriggio si sono registrati i primi scontri e lacrimogeni sugli Champs-Elysees. I manifestanti, diverse centinaia, hanno tentato come in passato di forzare le barriere in direzione della avenue Friedland, che parte dalla place de l’Etoile all’Arco di Trionfo. La polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni, utilizzati anche quando gli attivisti sono giunti a ‘L’Etoile’. Secondo Le Parisienne ci sarebbero 24 feriti a Parigi, di cui due sono in gravi condizioni. Ma la situazione nella capitale è meno tesa delle precedenti manifestazioni, anche grazie a un servizio d’ordine tra i gilet gialli. A Parigi ci sono 8mila dei 84mila gilet jaunesscesi in piazza oggi in tutta la Francia. Tensioni maggiori invece a Bordeaux, dove ancora in serata c’è stata una vera e propria guerriglia con la polizia al termine del corteo di circa 5.000 persone. Occhi puntati anche su Bourges, nel centro del paese, dove 5.000 gilet gialli sfilano nel centro città, nonostante il divieto della prefettura. E’ qui che gli attivisti hanno deciso di ‘spostare’ l’evento principale della protesta odierna. Il ministero dell’Interno teme che alla fine i manifestanti saranno di più, rispetto alla settimana scorsa, e più agguerriti. Sabato scorso sono scese in piazza 3.500 persone a Parigi, 5 mila a Bordeaux e 50 mila in tutta la Francia.

Le forze dell’ordine francesi hanno fermato 244 manifestanti in tutta la Francia. Nella capitale 74 sono in custodia cautelare e 156 sono i fermati, lo comunica il ministero dell’Interno.

UN SERVIZIO D’ORDINE – Nella manifestazione di Parigi di oggi ha fatto la sua prima apparizione tra i gilet gialli un servizio d’ordine che ha concordato l’itinerario del corteo con la polizia e lo ha fatto rispettare evitando parte dei disordini dei giorni passati. I membri del servizio d’ordine avevano una fascia bianca al braccio.

BOURGES – La tensione è altissima a Bourges. Alle porte della città 5 persone sono state fermate in un’auto: nel cofano c’erano, diverse armi improprie e il conducente era ubriaco e sotto l’effetto di stupefacenti. In totale sono 18 i fermati, in una città dove la prefettura aveva comunque vietato, per prevenzione, qualsiasi manifestazione nel centro storico della città, autorizzandone una nella vicina piazza Se’raucourt. Musei, giardini, biblioteche e il Municipio sono stati chiusi, mentre i commercianti hanno deciso di rimanere aperti.

Milano, i ‘ghisa’ protestano insossando i Gilet gialli

MESSAGGIO A DI MAIO – Secondo Paul Marra, uno degli esponenti di spicco del movimento, la lettera di supporto del vicepremier italiano “sembra che sia più una manovra politica per sistemare qualche conto in sospeso tra governi” piuttosto che un’azione dettata “da un cuore ‘Gilet giallo'”. Onestamente, rileva il leader marsigliese del movimento, “non siamo in contatto con organizzazioni in Italia”. Le dichiarazioni di sostegno dei 5 stelle, comunque, per Marra “sono positive ma in questa fase non abbiamo bisogno di alleanze o di sostegni. Non siamo ancora maturi”.

Quanto al futuro, “I Gilet gialli ora devono strutturarsi – dice Marra – I francesi non chiedono più al movimento di scendere in piazza, di manifestare o di occupare le piazze ogni settimana. Il popolo chiede al movimento di strutturarsi”.

DELINQUENTI IN GIALLO O IN PAPILLON ?ultima modifica: 2019-01-12T21:06:42+01:00da manlio22ldc
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