ALTRA CRISI BIS 2008… IN ARRIVO ?

ALTRA CRISI BIS 2008… IN ARRIVO ?
Pare proprio di sì, dopo il tonfo della borsa americana oggi registriamo il crollo di quella giapponese, preoccupante e da valutare con attenzione i dati che provengono dai due paesi più forte economicamente nel mondo, la riflessione d’obbligo ci porta a chiederci quale sarà la nostra situazione nei prossimi mesi ? A questo punto sono proprio curioso di vedere come risponderanno le borse europee e quella nazionale in particolare, ma il dato negativo rilevato è che l’economia americana rallenta e quella giapponese sembra voler adeguarsi al momento del trend negativo. Certo è che se il sistema americano sta andando in crisi figuriamoci noi europei che siamo già alla frutta, spero in un cambiamento radicale ma leggendo i dati e i buchi che si aprono non vedo niente di buono per noi italiani che abbiamo sempre quel maledetto debito pubblico elevatissimo, risorse da investire per la crescita pari a zero e tagli alla spesa pubblica che sembrano essere le cose più probabili nell’immediato. Mi chiedo come mai tanti esperti economisti e professoroni universitari non sappiano come risolvere i problemi legati alle economie globali, alle varie produzioni e al loro sviluppo. Ora la mia vera paura, anzi terrore, è che si possano ricreare la stesse condizioni del 2008 e questo sarebbe il colpo finale per la nostra povera e disastrata economia. Ma non pensiamo al peggio, anzi cerchiamo di essere positivi e vedere nei dati negativi un incoraggiamento ed un invito a migliorarsi.. 25122018
…by… manliominicucci.myblog.it

Borsa, per Wall Street peggior Natale della storia, Tokyo crolla a -5%

Nikkei sotto quota 20mila per la prima volta da settembre 2017

Tonfo della Borsa di Tokyo nella prima parte della seduta, dopo la festività di ieri, con un crollo di oltre il 5% e l’indice di riferimento Nikkei sotto quota 20mila per la prima volta da settembre 2017. Alle 11:30 la Borsa cedeva il 5,05% a quota 19.147,45, in scia alla pesante contrazione di Wall Street, ai minimi in 15 mesi.

I timori del rallentamento dell’economia statunitense, espressi già dall’ampia correzione in atto a Wall Street, affossano la Borsa di Tokyo nella prima seduta della settimana dopo la festività di ieri. Con un ribasso del 5,01% il Nikkei scende sotto 20mila per la prima volta da settembre 2017, perdendo oltre 1.000 punti a un livello di 19.155,74. Sui mercati valutari lo yen si va apprezzando progressivamente sul dollaro a 110,10 e sull’euro a 125,60.

Wall Street crolla a minimi 20 mesi, peggior Natale storia 
Pesano Mnuchin e nuovo attacco Trump a Fed. Petrolio – 4, 17%
La peggiore vigilia di Natale della storia. Wall Street chiude un lunedì nero, crollando ai minimi degli ultimi 20 mesi. I listini americani perdono oltre il 2% appesantiti dallo shutdown a Washington e dalle indiscrezioni su un possibile licenziamento da parte di Donald Trump del presidente della Fed, Jerome Powell. Il Dow Jones chiude in calo del 2,86%, il Nasdaq arretra del 2,21%. Lo S&P 500 cede il 2,70%, e scivola ai minimi dall’aprile 2017. Pesante anche il petrolio, che scende sotto i 44 dollari al barile perdendo il 4,17% a 43,68 dollari. Deboli, fra scambi ridotti, anche le borse europee aperta, con Parigi che cede l’1,45% e Londra lo 0,52%. Il giro di telefonate del segretario al Tesoro Steven Mnuchin con gli amministratori delegati delle sei maggiori banche americane non ha gli effetti sperati: non riesce a rassicurare e allentare i timori sulla Fed. Anzi l’effetto è il contrario perché in molti investitori si chiedono ora cosa ci sia realmente dietro il giro di telefonate e prevedono con maggiore forza una recessione. Non facilita l’ennesimo attacco di Trump alla banca centrale americana: “La Fed è l’unico problema che ha l’economia” americana, twitta il presidente, riaccendendo le preoccupazioni sul futuro di Powell. A complicare ulteriormente è lo shutdown di cui non si intravede una fine: potrebbe durare fino agli inizi del 2019, quando la guerra commerciale con la Cina potrebbe entrare nel vivo.

ALTRA CRISI BIS 2008… IN ARRIVO ?ultima modifica: 2018-12-25T12:50:38+01:00da manlio22ldc
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Commenti (2)

  1. mikima49

    Condivido pienamente le Tue preoccupazioni. Dal mio punto di vista ci sono solo 2 vie: una tattica e una strategica. La tattica consiste nel stampare diciamo 100 miliardi in moneta parallela a circolazione nazionale euro equivalente, che non è proibito da alcun trattato della UE, e con questi sanare i debiti della pubblica amministrazione verso le imprese e investire il rimanente per sostenere l’imprenditoria “made in Italy” creando occupazione. La seconda è riformare i trattati “strangola paesi” della UE (che purtroppo abbiamo sottoscritto grazie ad alcuni personaggi che per pudore non nomino) buttandoli nel cesso e creando una Costituzione Europea che non lasci indietro nessuno e che cambi le regole del gioco. Ad esempio il rapporto (debito pubblico)/pil che che dovrebbe essere invece (debito pubblico + debito privato)/pil che vedrebbe l’Italia (grazie ai nostri risparmiatori) come un paese tra i meno indebitati d’Europa e più solvibili. Poi dare un calcio in culo alle agenzie di rating americane e creare una agenzia di rating Europea. Poi ancora ridefinire le competenze della BCE che fino ad ora ha sistematicamente violato l’articolo 3 del trattato di Maastricht che prevedeva una sua funzione attiva per il benessere e la piena occupazione mentre, di fatto, ha elargito miliardi solo alle banche private e ai suoi azionisti foraggiando la speculazione finanziaria globalizzata che, grazie all’ideologia imperante del neo-liberismo, a suon di bolle speculative (stile 2008) sta massacrando l’umanità intera.

    1. manlio22ldc (Autore Post)

      ok..

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