ACCOPPIAMENTO …FORZOSO..?

ACCOPPIAMENTO …FORZOSO..?
Già, si chiama così : “protezione sussidiaria”, qui la commissione europea, la chiesa, la politica d’opposizione all’attuale governo, stampa e TV sono tutti d’accordo, bisogna proteggere chi arriva dal…mare, ma in realtà di cosa si tratta ? Semplicemente un raggiro per evitare il rifiuto “dello status di richiedente asilo”, una furbata tutta italiana ed europea. A lui spetta un soggiorno di cinque anni, eventuale assistenza dell’INPS come assegno sociale e altri benefici previsti e in più, ovviamente, gode dell’assistenza sanitaria, inoltre, acquisisce il diritto al “ricongiungimento familiare”, quindi se il povero ragazzo somalo in questione ha una ventina o centinaio di familiari, come la Kyenge, allora tutti hanno diritto a venire in …. Italia. Tutto bello vero ? Nessuno dice niente perché.. i diritti sono diritti… ma non ci sta bene se diamo 700 euro ad un povero disgraziato disoccupato. Strano il mondo….eh no.. qui diritti non ce ne sono, i familiari del povero disoccupato non hanno nessun…. diritto. Ebbene sì, il somalo è stato sfortunato nel tentativo di “accoppiamento forzoso” perché evidentemente ha dimenticato di dire alla pensionata che è un profugo e che scappa.dalla guerra e ora ha dei diritti..forse se non ci fosse stato….il mare … probabilmente il desiderio irrefrenabile del profugo non sarebbe…” annegato”. miseramente.. Comunque è andata male alla povera “risorsa somala” , magari …forse se è più gentile potrà sperare in un accoppiamento consenziente, poi in ultimo resta sempre la ” soluzione manina”, quella risolve qualunque… problema di annebbiamento della capoccia e di ragionamento e forse è anche meglio… Chiudiamo quest’altra giornata ricca di … eventi straordinari…15112018

Anziana violentata in spiaggia da migrante: «Ho avuto paura di essere uccisa». Salvini: verme

Giovedì 15 Novembre 2018

Violenta una donna sulla spiaggia di Ortona: arrestato migrante somalo

Anziana di 68 anni violentata su una spiaggia in pieno giorno. «Ho avuto paura che potesse uccidermi, ma fortunatamente sono riuscita a divincolarmi», ha raccontato ai medici dell’ospedale di Lanciano la vittima. Ora è ricoverata per contusioni ed escoriazioni multiple e un brutto trauma cranico, dopo che l’ aggressore le ha fatto sbattere la testa sui grandi ciottoli di cui è composto l’arenile.

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La prima prognosi accordata dai medici dell’ospedale Renzetti è di 30 giorni, ma serviranno altre visite, assicurano. Una violenza che avrebbe potuto avere conseguenze anche più gravi se alcuni commercianti di Marina di San Vito Chietino non avessero dato l’allarme, segnalando al 112 le intemperanze del giovane straniero che si era anche denudato. E se la vittima non avesse reagito, divincolandosi e gettandosi in mare.

«Somalo di 20 anni, arrivato in Italia col barcone, gira nudo e poi aggredisce una donna di 68 anni, ferendola e usandole violenza sessuale. Questo è il ringraziamento per aver ottenuto protezione dall’Italia! Verme!». Lo scrive in un tweet il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Il giovane, un somalo di 20 anni, Saleban Nuur Shaieb, pochi minuti dopo, percorrendo l’arenile che costeggia il tracciato ferroviario della linea adriatica, si è imbattuto in una donna che stava in spiaggia, saltandole addosso e compiendo atti sessuali su di lei. La vittima, 68 anni, pensionata, che vive ad Ortona dove ha lavorato, è riuscita a divincolarsi e ha cercato riparo in acqua dove i carabinieri, giunti nel frattempo, e che avevano notato l’ultima parte dell’aggressione, l’hanno salvata e hanno bloccato e arrestato il somalo. Il 20enne, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca è stato rinchiuso nel carcere di Chieti.

I successivi accertamenti condotti attraverso la comparazione delle impronte con quelle già presenti nel casellario centrale d’identità del ministero dell’Interno, hanno consentito di risalire alla vera identità del somalo che, dopo essere entrato in Italia quasi un anno fa durante i numerosi sbarchi sulle coste siciliane, proprio il mese scorso aveva ottenuto lo status di protezione sussidiaria.

La protezione sussidiaria è un’ulteriore forma di protezione internazionale. Chi la ottiene – pur non avendo i requisiti per lo status di rifugiato – viene protetto perché, se ritornasse nel Paese di origine, «andrebbe incontro al rischio di subire un danno grave».

ACCOPPIAMENTO …FORZOSO..?ultima modifica: 2018-11-15T18:44:04+01:00da manlio22ldc
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