LA CACCIA… AI CRISTIANI E’ APERTA !
Voler sottomettere un essere vivente o nei peggiori dei casi ucciderlo per svariati motivi è un sentimento che fa parte del DNA genere umano, il fenomeno violenza è cosa abituale e ricorrente tra noi e quindi bisogna ammettere dolorosamente che è parte fondante del carattere dell’essere umano. Ci sono diversi modi per poterlo mettere in pratica , a volte lo si fa con intenzioni non cattive, come per esempio la caccia agli animali, praticata sin dalla preistoria per necessità alimentare e per ripararsi dal freddo coprendosi con le pelli delle loro vittime. Finita quell’epoca la caccia ha continuato ad essere sempre “viva nelle nostre tradizioni”… e si ammazzavano i poveri animali per il semplice divertimento chiamato “sport”. L’attività primaria del business era la caccia agli elefanti, leoni ed altri soggetti caratteristici della savana africana, per fortuna nel 2000 quello strano sport assassino si è concluso per la gioia degli animali, per ora purtroppo resiste ancora quella alle balene nel Pacifico ma anche quella… è destinata a concludersi per via della scarsità di individui, numero drasticamente ridotto che stanno portando la balene all’estinzione dopo secoli di veri e propri massacri in nome della civilizzazione e progresso… Nel passato c’era la caccia allo schiavo, poi in tempi più recenti c’è stata la caccia agli ebrei e quella ai dissidenti politici e religiosi che venivano puntualmente fatti fuori per aver dato prova di diversità ideologica, la Cina e l’Unione Sovietica ne erano i primi attori. Ovviamente eliminata la irritante caccia agli animali il genere umano aveva la necessità di ricercare vittime sacrificali alla violenza ideologica, politica e religiosa, solo per il puro divertimento dimostrativo e per poter soddisfare quella “sete criminale”… e desiderio di sottomettere altri esseri umani. Giunti nel secolo attuale e visto il divieto della caccia ai leoni e tigri che si sono inventati i nostri… “cari fratelli umani “ africani ed asiatici ? Ecco a voi la novità… la “caccia al “cristiano” ! Già, a pensarci bene per loro non è costosa e dev’essere anche divertente per alcuni individui che sono spinti alla caccia per “amore del loro Dio”… Un “Dio di pace e di amore” che “ordina loro” di abbattere cristiani senza distinzione alcuna… dal povero bambino o disabile sino all’anziano o alla donna, lei in quanto donna è sempre il primo obiettivo preferito dei fedeli islamici terroristi… non ci vuol molto per capire che non si tratta di un semplice fenomeno occasionale quando parliamo di 360 milioni di cristiani che quotidianamente sono braccati dall’odio islamico e dall’avversione che nutrono verso il cristianesimo e nel Messia Gesù Cristo… Già, perché tutti in occidente dimenticano, o colpevolmente omettono di dire, che chi non è musulmano viene definito infedele e meritevole di morte. Un’attività criminosa pari al classico safari di un tempo a noi tutti noto per i malvagi contenuti celati dietro il proiettile della carabina di un riccone e volutamente ignorato dai media… tuttavia, gli animali ammazzati, fortunatamente, hanno trovato negli animalisti dei vivaci difensori e finalmente si è messo fine ad una vergogna secolare… mentre per i cristiani la questione è diversa… eh sì, la caccia è iniziata da alcuni anni in Africa ed in Asia, prima in tono minore ed ora è esplosa in tutta la drammatica violenza ma nessuno interviene… neanche gli animalisti… e lo stillicidio continua nel silenzio mediatico… già, qualche volta mi viene il dubbio se per tanti la vita di un cristiano sia meno importante di quella di un leone. E se nessuno interviene a porre fine ai crimini, i criminali stessi si sentono e si sentiranno in diritto di massacrarli, sottoporli alle peggiori torture e quando capita… nella caccia al cristiano va anche bene distruggere o bruciare le loro “tane o luoghi d’incontro” ! La caccia è aperta… dopo le stragi in medio oriente e le successive in Europa ora la caccia è aperta in Africa ed in Asia a costo zero ! 22012022…by… https://manliominicucci.myblog.it/
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Cresce la persecuzione contro i cristiani in tutto il mondo: 360 milioni
Redazione Web
Cresce il numero di cristiani perseguitati nel mondo. Mai, come questo anno, si è toccato a livello globale un numero così elevato. In totale sono 360 milioni. A pubblicare un dettagliato report, la Wwl “la World Watch List 2022” è la onlus Porte Aperte. Questo lavoro analizza la condizione dei cristiani nei 50 paesi dove vengono privati dei più elementari diritti, discriminati, torturati e uccisi.
Quest’anno si registra il più alto livello di persecuzione da quando la Wwl è stata pubblicata per la prima volta, 29 anni fa. Salgono ad oltre 360 milioni nel mondo i cristiani che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede. A livello mondiale un cristiano ogni 7 è toccato da questo fenomeno, che divisi in macro-aree geografiche diventano: 1 cristiano ogni 5 in Africa; 2 cristiani ogni 5 in Asia e 1 ogni 15 in America Latina. La ricerca di Porte Aperte abbraccia 4 tipologie di comunità cristiana: La comunità di espatriati o di immigrati, le chiese storiche (come i cattolici, gli ortodossi e le chiese protestanti tradizionali), le comunità protestanti non tradizionali (come gli evangelici, i battisti, i pentecostali e tutti gli altri gruppi di cristiani che non sono inclusi nelle prime tre categorie) e la comunità di convertiti al cristianesimo (dall’islam, dall’induismo ecc. spesso i più colpiti dalla persecuzione).
I luogo più pericoloso al mondo dove essere cristiani è l’Afghanistan, per venti anni era stata la Corea del Nord, la quale ricopre ora il secondo posto. La presa di potere dei talebani e la crisi derivata fanno da propulsore alla violazione delle libertà fondamentali in questo Paese. Lo studio di Porte Aperte dipinge un quadro scioccante della vita della piccola e nascosta comunità cristiana in Afghanistan: gli uomini cristiani vanno quasi certamente incontro alla morte, se la loro fede viene scoperta; le donne e le ragazze possono evitare la morte, ma per essere date in moglie come “bottino di guerra” a giovani combattenti talebani. Altre vengono violentate e poi sottoposte alla tratta; il nuovo governo talebano ha ottenuto l’accesso a documenti che hanno contribuito all’identificazione di cristiani afgani, spesso arrestati al fine di scovare reti di cristiani e poi uccisi. In un simile contesto gran parte della popolazione cristiana è scappata nelle regioni rurali o nei campi profughi delle nazioni vicine, tutte presenti nella Wwl perché ostili ai cristiani.
A causa di una nuova legge contro il pensiero reazionario, la Corea del Nord ha visto un aumento del numero di cristiani arrestati e delle chiese in casa chiuse. L’arresto significa inevitabilmente imprigionamento in uno dei brutali “campi di rieducazione” della nazione, dai quali pochi escono vivi.
Nelle prime 5 posizioni, ci sono 4 nazioni islamiche, come evidenza del fatto che l’oppressione islamica rimane una delle fonti principali di intolleranza anticristiana: Afghanistan (1°), Somalia (3°), Libia (4°) e Yemen (5°). Per la precisione, come emerge dal report, le fonti di persecuzione sono connesse a una società islamica tribale radicalizzata, all’estremismo attivo e all’instabilità endemica di questi paesi: la fede cristiana va vissuta nel segreto e se scoperti (specie se ex-musulmani) rischiano anche la morte. L’Eritrea rimane stabile (6°), mentre la Nigeria sale ancora (7°), confermandosi la nazione dove si uccidono più cristiani al mondo, sebbene gli USA l’abbiano rimossa dalla lista delle nazioni preoccupanti dal punto di vista della libertà religiosa.
L’Iran (9°) non si smentisce, rimane tra le nazioni dove la vita della chiesa è più difficile: costretti ad incontrarsi in piccoli gruppi clandestini in casa, i cristiani e le chiese sono percepiti come minacce al regime islamico e, come in tutti i succitati paesi islamici, i convertiti al cristianesimo sono esposti a maggiori rischi.
Il recente report di Porte Aperte sull’India (°10), dal titolo “Bugie Distruttive” , descrive una nazione sempre più influenzata dall’ideologia nazionalista induista, secondo la quale essere indiano significa essere indù. L’ondata di violenza contro cristiani e altre minoranze religiose da parte di bande di vigilanti è stata ignorata o addirittura incoraggiata da parte di leader politici indiani, e accompagnata da un’impennata di misinformazione e propaganda sui principali mezzi di comunicazione e social media.
Le uccisioni di cristiani per motivi legati alla fede sono aumentate da 4.761 casi registrati nella Wwl 2021 a 5.898 della Wwl 2022: ricordiamo che queste statistiche vanno ritenute “conservative”. L’Africa Sub-Sahariana e in particolare la Nigeria ne comprendono la maggior parte. Il numero totale di chiese attaccate è aumentato da 4.488 (Wwl 2021) a 5.110 (Wwl 2022); le detenzioni e gli arresti sono aumentati del 44% rispetto alla Wwl 2021, arrivando a 6.175 casi, di cui 1.315 nella sola India. Tuttavia, anche se la violenza attira maggiormente l’attenzione, l’inesorabile pressione, fatta di vessazioni quotidiane, affrontata dalle comunità cristiane è altrettanto devastante, e anch’essa in costante aumento. Questa pressione si esprime in una miriade di forme, sia velate che palesi: discriminazione sul lavoro, pressioni per rinunciare alla propria fede da parte dei membri della famiglia, essere gli ultimi della fila per gli aiuti e le medicine (in particolare durante il Covid), una burocrazia che impedisce l’autorizzazione delle chiese, e molto altro.
ENGLISH
THE HUNT … FOR CHRISTIANS IS OPEN!
Wanting to subdue a living being or in the worst cases kill it for various reasons is a feeling that is part of the DNA of the human race, the phenomenon of violence is a habitual and recurring thing among us and therefore we must painfully admit that it is a fundamental part of the character of the human being. . There are several ways to put it into practice, sometimes it is done with not bad intentions, such as hunting animals, practiced since prehistoric times for food needs and to shelter from the cold by covering themselves with the skins of their victims. At the end of that period, hunting continued to be always “alive in our traditions” … and poor animals were killed for the simple fun called “sport”. The primary activity of the business was the hunting of elephants, lions and other characteristic subjects of the African savannah, luckily in 2000 that strange killer sport ended to the delight of the animals, for now unfortunately it still resists whaling in the Pacific but also that … is destined to end due to the scarcity of individuals, drastically reduced number that are leading the whales to extinction after centuries of real massacres in the name of civilization and progress … In the past there was the hunt for whales slave, then in more recent times there was the hunt for Jews and that of political and religious dissidents who were punctually killed for having demonstrated ideological diversity, China and the Soviet Union were the first actors. Obviously, once the irritating hunting of animals had been eliminated, mankind had the need to seek sacrificial victims to ideological, political and religious violence, only for pure demonstrative fun and to be able to satisfy that “criminal thirst” … and desire to subdue other human beings . Having arrived in the present century and given the ban on hunting lions and tigers that our … African and Asian “dear human brothers” have invented? Here is the news … the “hunt for the” Christian “! Yep, thinking about it is not expensive for them and it must also be fun for some individuals who are driven to hunt for” the love of their God “… A “God of peace and love” who “orders them” to bring down Christians without any distinction … from the poor child or the disabled to the elderly or the woman, she as a woman is always the first favorite target of the Islamic terrorist faithful … it does not take long to understand that it is not a mere occasional phenomenon when we speak of 360 million Christians who are hunted down every day by Islamic hatred and the aversion they harbor towards Christianity and the Messiah Jesus Christ … Yes, because everyone in the West forgets, or culpably omits to say, that those who are not Muslims are defined unfaithful and deserving of death. A criminal activity equal to the classic safari of the past known to us all for the evil contents hidden behind the bullet. of approx rabina of a rich man and deliberately ignored by the media … however, the killed animals, fortunately, have found lively defenders in the animal rights activists and finally an age-old shame has been put to an end … while for Christians the question is different .. yes, the hunt began a few years ago in Africa and Asia, first in a minor tone and now it has exploded in all the dramatic violence but no one intervenes … not even the animal rights activists … and the dripping continues in the silence of the media. .. yes, sometimes I doubt whether for many the life of a Christian is less important than that of a lion. And if no one intervenes to put an end to the crimes, the criminals themselves feel and will feel entitled to massacre them, subject them to the worst torture and when it happens … in the hunt for the Christian it is also okay to destroy or burn their “lairs or places of worship. ‘encounter” ! The hunt is on … after the massacres in the Middle East and the subsequent ones in Europe, now the hunt is open in Africa and Asia at no cost! 22012022 … by … https://manliominicucci.myblog.it/
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Persecution against Christians around the world is growing: 360 million
Web editing
The number of persecuted Christians in the world is growing. Never, like this year, has such a large number been reached globally. In total there are 360 million. To publish a detailed report, the Wwl “the World Watch List 2022” is the non-profit organization Porte Aperte. This work analyzes the condition of Christians in the 50 countries where they are deprived of their most basic rights, discriminated against, tortured and killed.
This year there is the highest level of persecution since the Wwl was first published 29 years ago. The number of Christians who experience at least a high level of persecution and discrimination because of their faith rises to over 360 million in the world. Worldwide, one out of every 7 Christians is affected by this phenomenon, which divided into geographical macro-areas they become: 1 Christian out of 5 in Africa; 2 Christians out of 5 in Asia and 1 out of 15 in Latin America. The search for Open Doors embraces 4 types of Christian communities: The expatriate or immigrant community, the historic churches (such as Catholics, Orthodox and traditional Protestant churches), non-traditional Protestant communities (such as Evangelicals, Baptists, Pentecostals and all other groups of Christians that are not included in the first three categories) and the community of converts to Christianity (from Islam, Hinduism, etc. often the most affected by persecution).
The most dangerous place in the world to be a Christian is Afghanistan, for twenty years it had been North Korea, which now holds the second place. The takeover of power by the Taliban and the resulting crisis are the driving force behind the violation of fundamental freedoms in this country. The Open Doors study paints a shocking picture of the life of the small and hidden Christian community in Afghanistan: Christian men almost certainly face death if their faith is discovered; women and girls can avoid death, but to be given in marriage as “spoils of war” to young Taliban fighters. Others are raped and then subjected to trafficking; the new Taliban government has obtained access to documents that have contributed to the identification of Afghan Christians, often arrested in order to find Christian networks and then killed. In a similar context, a large part of the Christian population fled to rural regions or refugee camps in neighboring nations, all present in the Wwl because they are hostile to Christians.
Due to a new law against reactionary thinking, North Korea has seen an increase in the number of Christians arrested and house churches closed. Arrest inevitably means imprisonment in one of the nation’s brutal “re-education camps”, from which few make it out alive.
In the top 5, there are 4 Islamic nations, as evidence that Islamic oppression remains a major source of anti-Christian intolerance: Afghanistan (1st), Somalia (3rd), Libya (4th) and Yemen (5th) °). To be precise, as emerges from the report, the sources of persecution are connected to a radicalized tribal Islamic society, to the active extremism and to the endemic instability of these countries: the Christian faith must be lived in secret and if discovered (especially if ex- Muslims) also risk death. Eritrea remains stable (6th), while Nigeria still rises (7th), confirming itself as the nation where more Christians are killed in the world, although the US has removed it from the list of worrying nations from the point of view of religious freedom .
Iran (9th) does not contradict itself, it remains among the nations where the life of the church is more difficult: forced to meet in small clandestine groups at home, Christians and churches are perceived as threats to the Islamic regime and, as in all the aforementioned Islamic countries, converts to Christianity are exposed to greater risks.
The recent Open Doors on India report (° 10), entitled “Destructive Lies”, describes a nation increasingly influenced by Hindu nationalist ideology, according to which to be Indian means to be Hindu. The wave of violence against Christians and other religious minorities by vigilante bands has been ignored or even encouraged by Indian political leaders, and accompanied by a surge of misinformation and propaganda in the main media and social media.
The killings of Christians for reasons related to faith have increased from 4,761 cases recorded in the Wwl 2021 to 5,898 in the Wwl 2022: we remind you that these statistics must be considered “conservative”. Sub-Saharan Africa and Nigeria in particular comprise most of them. The total number of churches attacked increased from 4,488 (Wwl 2021) to 5,110 (Wwl 2022); detentions and arrests increased by 44% compared to Wwl 2021, reaching 6,175 cases, of which 1,315 in India alone. However, even if the violence attracts more attention, the inexorable pressure, made up of daily harassment, faced by the Christian communities is equally devastating, and is also constantly increasing. This pressure is expressed in a myriad of forms, both veiled and overt: discrimination at work, pressure to renounce their faith by family members, being the last in line for aid and medicine (especially during Covid) , a bureaucracy that prevents the authorization of churches, and much more.
FRENCH
LA CHASSE… AUX CHRÉTIENS EST OUVERTE !
Vouloir soumettre un être vivant ou dans le pire des cas le tuer pour diverses raisons est un sentiment qui fait partie de l’ADN de la race humaine, le phénomène de la violence est une chose habituelle et récurrente chez nous et donc nous devons douloureusement admettre qu’il est une partie fondamentale du caractère de l’être humain. . Il y a plusieurs façons de le mettre en pratique, parfois c’est fait avec de pas mauvaises intentions, comme la chasse aux animaux, pratiquée depuis la préhistoire pour les besoins alimentaires et pour s’abriter du froid en se couvrant des peaux de leurs victimes. A la fin de cette période, la chasse continuait d’être toujours “vivante dans nos traditions”… et de pauvres bêtes étaient tuées pour le simple plaisir appelé “sport”. L’activité principale de l’entreprise était la chasse aux éléphants, lions et autres sujets caractéristiques de la savane africaine, heureusement en 2000 cet étrange sport tueur a pris fin pour le plus grand plaisir des animaux, pour l’instant malheureusement il résiste encore à la chasse à la baleine dans le Pacifique mais aussi à celle … est destiné à prendre fin en raison de la rareté des individus, nombre considérablement réduit qui conduisent les baleines à l’extinction après des siècles de véritables massacres au nom de la civilisation et du progrès … Dans le passé, il y avait la chasse aux baleines esclaves, puis plus récemment il y a eu la chasse aux juifs et celle des dissidents politiques et religieux qui ont été ponctuellement tués pour avoir fait preuve de diversité idéologique, la Chine et l’Union soviétique en ont été les premiers acteurs. Évidemment, une fois éliminée l’irritante chasse aux animaux, l’humanité avait besoin de chercher des victimes sacrificielles à la violence idéologique, politique et religieuse, uniquement pour le pur plaisir démonstratif et pour pouvoir assouvir cette “soif criminelle”… et ce désir de soumettre d’autres êtres humains. Arrivé au siècle actuel et vu l’interdiction de chasser les lions et les tigres que nos … “chers frères humains” africains et asiatiques ont inventés? Voici la nouvelle… la “chasse au “chrétien” ! Eh oui, y penser ne leur coûte pas cher et ça doit aussi être amusant pour certains individus qui sont poussés à chasser pour “l’amour de leur Dieu”.. Un « Dieu de paix et d’amour » qui « leur ordonne » de faire tomber les chrétiens sans aucune distinction… de l’enfant pauvre ou handicapé à la personne âgée ou à la femme, elle en tant que femme est toujours la première cible favorite des Fidèles terroristes islamiques… il ne faut pas longtemps pour comprendre qu’il ne s’agit pas d’un simple phénomène ponctuel quand on parle de 360 millions de chrétiens qui sont traqués chaque jour par la haine islamique et l’aversion qu’ils nourrissent envers le christianisme et le Messie Jésus-Christ. .. Oui, parce que tout le monde en Occident oublie, ou omet coupablement de dire, que ceux qui ne sont pas musulmans sont définis comme infidèles et méritant la mort.Une activité criminelle égale au safari classique du passé connu de nous tous pour le contenu maléfique caché derrière la balle d’environ rabina d’un homme riche et délibérément ignoré par les médias … cependant, les animaux tués, heureusement, ont trouvé des défenseurs vivants dans les militants des droits des animaux et enfin une honte séculaire a pris fin … alors que pour les chrétiens la question est différente .. oui, la chasse a commencé il y a quelques années en Afrique et en Asie, d’abord sur un ton mineur et maintenant elle a explosé dans toute la violence dramatique mais personne n’intervient … pas même les militants des droits des animaux .. .. et l’égouttement continue dans le silence des médias… oui, parfois je doute que pour beaucoup la vie d’un chrétien soit moins importante que celle d’un lion. Et si personne n’intervient pour mettre fin aux crimes, les criminels eux-mêmes se sentent et se sentiront en droit de les massacrer, de les soumettre aux pires tortures et quand cela arrive … dans la chasse au chrétien, il est également acceptable de détruire ou brûler leurs “tanières ou lieux d’intérêt. ‘rencontre” ! La chasse est ouverte… après les massacres au Moyen-Orient et les suivants en Europe, maintenant la chasse est ouverte en Afrique et en Asie sans frais ! 22012022 … par … https://manliominicucci.myblog.it/
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La persécution contre les chrétiens dans le monde augmente : 360 millions
Édition Web
Le nombre de chrétiens persécutés dans le monde augmente. Jamais, comme cette année, un si grand nombre n’a été atteint dans le monde. Au total, il y en a 360 millions. Pour publier un rapport détaillé, le Wwl “the World Watch List 2022” est l’organisation à but non lucratif Porte Aperte. Cet ouvrage analyse la condition des chrétiens dans les 50 pays où ils sont privés de leurs droits les plus élémentaires, discriminés, torturés et tués.
Cette année, le niveau de persécution est le plus élevé depuis la première publication de la Wwl il y a 29 ans. Le nombre de chrétiens qui subissent au moins un niveau élevé de persécution et de discrimination en raison de leur foi s’élève à plus de 360 millions dans le monde. Dans le monde, un chrétien sur 7 est concerné par ce phénomène, qui divisés en macro-aires géographiques ils deviennent : 1 chrétien sur 5 en Afrique ; 2 chrétiens sur 5 en Asie et 1 sur 15 en Amérique latine. La recherche des Portes Ouvertes englobe 4 types de communautés chrétiennes : la communauté expatriée ou immigrée, les églises historiques (telles que les églises catholiques, orthodoxes et protestantes traditionnelles), les communautés protestantes non traditionnelles (telles que les évangéliques, les baptistes, les pentecôtistes et tous les autres groupes des chrétiens qui ne rentrent pas dans les trois premières catégories) et la communauté des convertis au christianisme (issus de l’islam, de l’hindouisme, etc. souvent les plus touchés par les persécutions).
L’endroit le plus dangereux au monde pour être chrétien est l’Afghanistan, pendant vingt ans c’était la Corée du Nord, qui détient maintenant la deuxième place. La prise du pouvoir par les talibans et la crise qui en résulte sont le moteur de la violation des libertés fondamentales dans ce pays. L’étude Open Doors brosse un tableau choquant de la vie de la petite communauté chrétienne cachée en Afghanistan : les hommes chrétiens risquent presque certainement la mort si leur foi est découverte ; les femmes et les filles peuvent éviter la mort, mais pour être données en mariage comme « butin de guerre » aux jeunes combattants talibans. D’autres sont violées puis soumises à la traite ; le nouveau gouvernement taliban a obtenu l’accès à des documents qui ont contribué à l’identification de chrétiens afghans, souvent arrêtés pour retrouver des réseaux chrétiens puis tués. Dans un contexte similaire, une grande partie de la population chrétienne a fui vers des régions rurales ou des camps de réfugiés dans les pays voisins, tous présents dans la Wwl parce qu’ils sont hostiles aux chrétiens.
En raison d’une nouvelle loi contre la pensée réactionnaire, la Corée du Nord a vu une augmentation du nombre de chrétiens arrêtés et des églises de maison fermées. L’arrestation signifie inévitablement l’emprisonnement dans l’un des « camps de rééducation » brutaux du pays, dont peu s’en sortent vivants.
Dans le top 5, on retrouve 4 nations islamiques, preuve que l’oppression islamique reste une source majeure d’intolérance anti-chrétienne : Afghanistan (1er), Somalie (3e), Libye (4e) et Yémen (5e)°). Pour être précis, comme il ressort du rapport, les sources de persécution sont liées à une société islamique tribale radicalisée, à l’extrémisme actif et à l’instabilité endémique de ces pays : la foi chrétienne doit être vécue en secret et si elle est découverte (surtout si ex-musulmans) risquent également la mort. L’Érythrée reste stable (6e), tandis que le Nigéria monte toujours (7e), se confirmant comme la nation où le plus de chrétiens sont tués dans le monde, bien que les États-Unis l’aient retiré de la liste des nations préoccupantes du point de vue de la liberté religieuse.
L’Iran (9e) ne se contredit pas, il reste parmi les nations où la vie de l’Église est la plus difficile : contraints de se réunir en petits groupes clandestins chez eux, chrétiens et églises sont perçus comme des menaces pour le régime islamique et, comme dans toutes pays islamiques susmentionnés, les convertis au christianisme sont exposés à des risques plus importants.
Le récent rapport Open Doors on India (° 10), intitulé “Destructive Lies”, décrit une nation de plus en plus influencée par l’idéologie nationaliste hindoue, selon laquelle être indien signifie être hindou. La vague de violence contre les chrétiens et les autres minorités religieuses par des gangs d’autodéfense a été ignorée, voire encouragée par les dirigeants politiques indiens, et accompagnée d’une vague de désinformation et de propagande dans les principaux médias et réseaux sociaux.
Les meurtres de chrétiens pour des motifs liés à la foi sont passés de 4 761 cas recensés dans la Wwl 2021 à 5 898 dans la Wwl 2022 : nous vous rappelons que ces statistiques doivent être considérées comme “conservatrices”. L’Afrique subsaharienne et le Nigéria en particulier en regroupent la plupart. Le nombre total d’églises attaquées est passé de 4 488 (Wwl 2021) à 5 110 (Wwl 2022) ; les détentions et arrestations ont augmenté de 44% par rapport à Wwl 2021, atteignant 6 175 cas, dont 1 315 rien qu’en Inde. Cependant, même si la violence attire davantage l’attention, la pression inexorable, faite de harcèlement quotidien, à laquelle sont confrontées les communautés chrétiennes est tout aussi dévastatrice, et elle aussi ne cesse d’augmenter. Cette pression s’exprime sous une myriade de formes, à la fois voilées et manifestes : discrimination au travail, pression pour renoncer à sa foi par les membres de la famille, être le dernier en ligne pour l’aide et les médicaments (surtout pendant le Covid), une bureaucratie qui empêche l’autorisation de églises, et bien plus encore.