San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino), 19 marzo 2019 – “Sesto l’ho visto sabato, mentre parcheggiava la macchina sotto la quercia davanti a casa sua, e gli ho detto di stare attento perché c’era il rischio che alcuni rami gli cadessero sopra”. Lo racconta la signora Rosanna, vicina di casa del pensionato, che conosceva da una vita, avendo condiviso con lui la giovinezza e tanti ricordi: «Mi aveva dato di recente alcuni chili di carne per conservarla nel mio congelatore, perché il suo era pieno e non avrebbe mai buttato via niente. Lui era fatto così: teneva tutto. Spesso mi portava le carni di qualche animale che ogni tanto macellava».

L’abitazione di Sesto Grilli, adagiata sul dorso della collina che sovrasta la statale, pare una voliera a cielo aperto. Ci sono galline, quaglie, tacchini, anatre e altri volatili che svolazzano, molti dei quali lasciati liberi e appollaiati sulle grondaie e le tettoie. Una tale abbondanza di animali che il pensionato, trovato morto legato e imbavagliato domenica mattina (video), era costretto a ridurre di tanto in tanto, regalando le carni ad amici e parenti. Ma nel giardino Sisto Grilli aveva accumulato di tutto, da vecchie tende da giardino a manufatti in lamiera e attrezzi da lavoro, alcuni sparsi alla rinfusa dinanzi l’uscio di casa.

Un contadino che abita vicino racconta che ha preso molta paura, sentendo le sirene dei mezzi di soccorso e l’arrivo delle forze dell’ordine, e che mai avrebbe immaginato una tragedia, perché Sesto non era ricco e non c’era niente che potesse attirare qualche malintenzionato. Grilli era conosciuto da tutti, sebbene vivesse in un posto abbastanza isolato. Ma ci sono sempre le occasioni per incontrarsi, magari per bere un bicchiere di vino o parlare del raccolto.

Omicidio a San Lorenzo in Campo, trovato morto legato e imbavagliato. Foto