In tutto sono state 7 le misure cautelari (altre 4 in carcere e 3 arresti domiciliari) disposte dal gip del tribunale jonico, Vilma Gilli, per reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra gli indagati – secondo quanto risulta a Ilfattoquotidiano.it – c’è anche un maresciallo dei carabinieri in servizio a Taranto. In carcere, oltre a Tamburrano, sono finiti l’ex dirigente della Provincia Lorenzo Natile, l’imprenditore Pasquale Lonoce(titolare di una società attiva nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti), e il procuratore speciale della società-gestore della discarica di Grottaglie, Roberto Venuti. Ai domiciliari sono finiti Rosalba Lonoce (figlia di Pasquale), l’ex presidente Amiu Federico Cangialosi, e l’ex dirigente Amiu Mimmo Natuzzi (presidente e membro della Commissione di gara per la raccolta di rifiuti solidi urbani).

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Il gruppo, costituito dall’ex presidente della Provincia, da un dirigente dello stesso Ente e dagli imprenditori operanti tra l’altro nel settore dello smaltimento e gestione rifiuti, secondo l’accusa, ha tratto vantaggi in denaro e beni attraverso atti corruttivi che hanno consentito notevoli indebiti guadagni. Stando alla ricostruzione dell’accusa, i pagamenti, risultati sovrafatturati, erano in buona parte destinati a corrispondere il prezzo dell’accordo corruttivo (leggi le intercettazioni)

Sempre secondo gli inquirenti, tra i vantaggi ci sarebbero stati anche i contributi per finanziare la campagna elettorale per le Politiche del marzo 2018 della moglie dello stesso Tamburrano, Maria Francavilla, candidata (ma non eletta) da Forza Italia nel collegio uninominale del Senato di Taranto. Inoltre, il rappresentante legale della discarica, attraverso l’intermediazione del titolare di un autosalone, avrebbe donato a Tamburrano, quale ulteriore compenso illecito, una autovettura di lusso del valore commerciale di circa 50mila euro.

Nell’agosto del 2017 la Provincia di Taranto, dopo i pareri negativi degli organi preposti, aveva respinto la richiesta di ampliamento della discarica di Grottaglie. Il procuratore legale della società, sfruttando i buoni uffici di Pasquale Lonoce, avrebbe iniziato a tessere stretti rapporti illeciti con il presidente pro tempore della Provincia Tamburrano, finalizzati a valutare nuovamente la richiesta rigettata di rilascio dell’autorizzazioneper il sopraelevamento della discarica di ulteriori 15 metri rispetto al livello di colmata. A fronte di tali accordi, Tamburrano si sarebbe attivamente adoperato per nominare un nuovo comitato tecnicoe un dirigente del settore Ambiente compiacente, figura fino ad allora ricoperta dal segretario provinciale.