ANCHE I SORDI ORA …SENTONO !

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ANCHE I SORDI ORA …SENTONO !

E ce n’è voluto di tempo per capire finalmente la giusta via da intraprendere, effettivamente le melodie di morte suonate dai terroristi islamici degli ultimi tempi sono giunte anche alle orecchie dei sordi… già, doveva servire la testa staccata e rotolante sull’asfalto  di un professore qualunque e bravo per scuotere le coscienze e per ascoltare l’urlo dei tanti occidentali pratici e realisti che si oppongono ai terroristi islamici e alla religione islamica.  Mi trovo perfettamente d’accordo sull’ipotesi che nelle moschee europee tutte non si professi solamente pace e amore anzi, conoscendo in buona parte i dettami coranici credo che la violenza contro gli infedeli sia auspicata e sostenuta dai tanti imam, anche perché detta violenza è benedetta dal profeta e quindi non mi meraviglierei per nulla se i terroristi, bravi e buoni e fedeli, siano assidui frequentatori delle moschee. Il giro di vite è necessario e bisognava farlo all’indomani del 2015, dopo la strage di Charlie Hebdo e invece si è cercato di confondere “le acque e i fatti” con un’operazione mediatica di maquillage, confusionaria e tendente a mascherare il vero volto dell’islam violento e di come opera nelle terre non consacrate all’islam… infatti i mussulmani in terra altrui si comportano esattamente come si trovassero  in una guerra permanente e il vero dramma è che tanti non lo capiscono ancora. Il paradosso è quel che è successo all’indomani della strage di Parigi, una cosa veramente ridicola, una imponente manifestazione che verteva sul niente… e sui slogan tipo : “la nostra vita non cambierà”… tutti i capi di stato lo urlavano al vento ma nei fatti la nostra vita è cambiata e lo è stata in peggio, viviamo nel continuo terrore di attentati e nonostante questo in Tv si studiano sempre nuovi appellativi sui terroristi col fine di non assimilarli mai alla religione islamica mentre purtroppo, loro sono propriamente terroristi di fede islamica, quello è il loro vero nome, tutti tentativi inutili dei media occidentali per allontanarli dal fatidico nome islam e per non offendere i tanti musulmani residenti in Europa, fedeli islamici che assistono silenziosi ai massacri degli infedeli e non mostrano mai un pizzico di solidarietà ai parenti delle vittime decapitate e mai si espongono verbalmente con condanne palesi verso i terroristi islamici… Le conseguenze di quella inutile e ridicola “marcia trionfale del cesso” ha prodotto in seguito solo tanti altri atti terroristici, perfettamente studiati e messi in pratica con una lucidità disarmante. Credo che finalmente si sia compreso che è finito il tempo delle belle parole e delle marce, ora bisogna necessariamente passare alla fase successiva e cioè marcarli stretti per capire se loro possono vivere pacificamente con noi occidentali oppure se ne devono tornare al loro caro paese… ricco di sabbia e petrolio. E che la situazione in Europa stia prendendo una brutta piega ce lo dice, e ad alta voce, anche il sultano di Istanbul Erdogan, urla prepotenti contro le misure francesi di controllo alle moschee e contro il presidente  Macron trattandolo come un barbone… dimenticando, il “meraviglioso fedele islamico”, che le teste tagliate che rotolano in terra sono proprio dei francesi ed europei. Lui auspica la sua cacciata, bene l’auspico anch’io, ma se cosi sarà non credo proprio, per quello che vedo e leggo, che il suo successore potrà essere dolce nei confronti dei “tagliatori di teste” e soprattutto di Erdogan !            E ricordo a tutti che ieri, proprio lui, ha pregato nella ex Basilica di Santa Sofia… un altro luogo della cristianità violato e rubato dai “pacifici islamici turchi”. Giusto controllare le moschee e in particolar modo verificare i finanziamenti che arrivano a  loro, sia in modo trasparente che quelli nascosti e i secondi…  credo siano proprio cospicui.   04122020

…by… manliominicucci.myblog.it

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Linea dura di Parigi contro l’Islam radicale: inchiesta su 76 moschee, 18 rischiano la chiusura

Il ministro degli Interni Darmanin: “Azione massiccia e senza precedenti”. Furia di Erdogan: “Spero che il Paese si sbarazzi del problema Macron il più presto possibile”

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Redazione Bruxelles

04 dicembre 2020 17:07

La linea dura di Macron dopo gli attacchi di Parigi e Nizza ha scatenato proteste in tutti il mondo islamico.

La lotta in Francia contro quello che Emmanuel Macron ha definito il “separatismo islamico” non si arresta. Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, ha annunciato l’avvio, nei “prossimi giorni”, di “un’azione massiccia e senza precedenti” per scoprire e fermare eventuali luoghi di radicalizzazione. La lotta al rischio del terrorismo si è intensificata dopo gli attentati di Parigi e Nizza, in cui prima il 16 ottobre è stato decapitato nella capitale francese il professore Samuel Paty, dopo che quest’ultimo aveva mostrato ai suoi alunni alcune delle vignette di Charlie Hebdo sul profeta ritenute blasfeme, e a cui poi è seguito il 29 dello stesso mese un secondo attacco in cui nella città del sud della Francia in cui sono state uccise tre persone.

I controlli

“Nei prossimi giorni saranno controllate 76 moschee sospette di separatismo e quelle che dovranno essere chiuse lo saranno”, ha spiegato Darmanin che, secondo quanto anticipato da Le Figaro, aveva inviato a tutti i prefetti una nota in cui dettagliava le azioni da intraprendere. Nel documento, il ministro prende di mira 76 luoghi di culto, 16 nella regione di Parigi e 60 nel resto della Francia, da controllare. Di questi 76 luoghi di culto, 18 saranno oggetto di “azioni immediate” su richiesta del ministro dell’Interno, che possono andare fino alla chiusura. Secondo le informazioni attenute dal quotidiano dei 18 “obiettivi”, tre si trovano a Seine Saint Denis: una ha ignorato una decisione di chiusura presa dal sindaco della città, la seconda ufficialmente chiusa nel 2019 ha continuato ad organizzare preghiere e la terza è stata oggetto di parere contrario da parte della commissione di sicurezza.

L’ira di Erdogan

La notizia ha scatenato ancora una volta le ire del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, secondo cui la Francia dovrebbe “sbarazzarsi il più presto possibile” del suo presidente. “Macron è un problema per la Francia, che con lui sta vivendo un periodo assai pericoloso: spero che il Paese si sbarazzi del problema Macron il più presto possibile” ha attaccato Erdogan, che ha parlato al termine della preghiera del venerdì nell’ex Basilica di Santa Sofia, trasformata in moschea nel luglio scorso.

Le cause sociali

Per il segretario del del Partito socialista francese, Olivier Faure, bisogna essere duri contro l’islamismo radicale, ma anche contro le cause alla base del fenomeno. “La Repubblica e la laicità non possono apparire come semplici strumenti di repressione. C’è anche un mix di sociale, di discriminazione, di umiliazioni sulle quali prosperano i predicatori di odio”, ha detto il politico in un’intervista al quotidiano Libération. Per Faure bisogna dimostrare che la laicità e la Repubblica “proteggono tutti”. “A forza di metterla in tutte le salse, (la laicità) finisce per essere percepita sempre di più come uni strumento costruito contro l’Islam”, sottolinea il leader del centrosinistra francese. Faure propone di agire nelle scuole, favorendo il mix sociale, di creare una procura specifica contro le discriminazioni e di rafforzare i servizi di intelligence.

 

ANCHE I SORDI ORA …SENTONO !ultima modifica: 2020-12-04T20:14:22+01:00da manlio22ldc
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