“OMINICCHI E QUAQUARAQUA ”…

18092020 URNE ELETTORALI

“OMINICCHI E QUAQUARAQUA ”…

Buongiorno al nuovo giorno e buongiorno alle nuove elezioni regionali che stanno arrivando… sì, mi riferisco proprio alle “farlocche di domenica e lunedì prossimi” in ben sette regioni. Quindi, io e tanti bravi e meritevoli cittadini che vantiamo un curriculum di tutto rispetto, e siamo persone oneste, non veniamo scelti dai grossi partiti e chiaramente restiamo a casa perché non appartenendo al sistema affaristico politico di spartizione dei posti a sedere dobbiamo rimanere perennemente fuori dai giochi mentre, gli amici degli amici, sebbene abbiano precedenti penali o carichi pendenti… scendono in campo a giocare la “partita della poltrona” ! Questa è la dura legge italiana che regola tutte le “libere votazioni”, dalle amministrative sino alle politiche… una legge del 1993  che obbliga tutti i piccoli e poveri partiti o movimenti politici, che non ricevono finanziamenti dallo stato, a restare a guardare come si giocano le elezioni tra più forti e i più potenti, perché fattivamente impossibilitati dalla normativa ad accedervi. Quindi nei fatti la legge impedisce la presenza di chi potrebbe dar loro fastidio e togliergli voti… ed escluderli a priori  dalle competizioni è ovvio che torna comodo ai partiti maggiori, poter far la voce grossa e spartirsi i seggi… è una strategia vergognosa che attueranno all’infinito se non verrà modificata la predetta legge che ad oggi penalizza i piccoli partiti e consentirà ai potenti della politica e di palazzo di limitare all’infinito la libertà di partecipazione alle consultazioni elettorali anche a quei partiti poveri che non sono in grado di raccogliere le firme in tutta Italia o in una regione. Fatti fuori preventivamente i piccoli e fastidiosi partiti ecco che parte la solita corsa alla poltrona, si candidano uomini noti o donne famose senza guardare alle loro capacità individuali, o come nel caso del link postato, al loro presente e oscuro passato, ma si cercano solo individui che possano arricchire il serbatoio di voti, e come lo si faccia non ha molta importanza purché lo si faccia. Vi è quindi una carenza di moralità politica e per certi aspetti ed anche di correttezza e lealtà verso gli elettori. Ora chiedo al presidente De Luca attualmente in carica : ma come si fa a candidare alla regione Campania un condannato alla pena di  ben 6 anni per peculato con l’ovvia interdizione dai pubblici uffici ? Vien da ridere a pensare che quando il severo presidente della Campania  voleva bruciare con l’accendino chi non portava le mascherine in modo corretto e onnipresente sul territorio, ligio e preciso e non è a conoscenza che un suo candidato è un pregiudicato ? E poi non sa neanche  che ce ne sono altri 4 imputati, di vari e gravi reati, tra cui spicca inesorabile l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso ? Se De Luca piange non è che Caldoro rida, infatti anche lui ha le sue rogne con tre candidati impresentabili. Ma non finisce qui la selezione di gente meravigliosa che meritano la candidatura alla regione e il nostro voto, a dispetto di chi invece è rimasto amaramente fuori, andiamo in Puglia dove il “meraviglioso presidente Emiliano” lascia passare due elementi da non prendere certamente come esempio di vita, lui, di fatto, è un magistrato in aspettativa, quindi non uno qualunque e aver candidato due elementi, nel suo schieramento, imputati di falso e di favoreggiamento alle attività mafiose… e qualcosa di veramente grave… mica stiamo parlandi di Topolino e Minnie… roba da non credere, cioè, ci sono 13 signori, molto poco per bene e… molto delinquenti che hanno la “faccia di merda di candidarsi” ad una consultazione democratica e chiedere il nostro voto per rappresentarci…  e quel che più mi indigna è che due uomini come De Luca e Emiliano che si vantano da anni di essere “veri uomini” alla fine si sono rivelati “ominicchi e quaquaraqua”… (cit. del romanzo di Leonardo Sciascia). Credo che necessiti una riforma elettorale in tal senso, partendo proprio dal basso, in modo tale da consentire a tutti coloro i quali si sentono in grado e intendono partecipare ad una competizione elettorale di avere delle chance. Le soluzioni ci sono e se si vuole si possono mettere in pratica. Attenti a chi votate ed evitate gli… “ominicchi e quaquaraqua”… 17092020

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18092020 URNE ELETTORALI

Regionali, Antimafia: 13 impresentabili tra Campania, Puglia e Valle d’Aosta Si tratta di 9 candidati in Campania, 3 in Puglia e uno in Valle d’Aosta. Tutto ‘regolare’, invece, in Liguria, Veneto, Marche e Toscana Tweet Il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra 17 settembre 2020 Sono 13 complessivamente i candidati alle Regionali che non sarebbero candidabili ai sensi della legge Severino o del Codice di autoregolamentazione dei partiti. Lo ha reso noto il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. “Alcune forze politiche si sono rivolte a noi prima di presentare le candidature” ha rivelato Morra, nel corso di una conferenza stampa in cui ha reso noti i nomi dei cosiddetti ‘impresentabili’. La Commissione ha eseguito verifiche sui candidati segnalati dalla Dna, 15 in tutto. Si tratta di 9 candidati in Campania (solo uno ai sensi della legge Severino), 3 in Puglia e uno in Valle d’Aosta (legge Severino). Tutto ‘regolare’, invece, in Liguria, Veneto, Marche e Toscana. Campania In cinque sono in liste che appoggiano Vincenzo De Luca, quattro invece in quelle per Stefano Caldoro. Per la legge Severino risulta ‘impresentabile’ Carlo Iannace (lista per De Luca presidente), condannato nel 2016 a 6 anni, oltre a una interdizione ai pubblici uffici per 5 anni, per peculato, truffa e falso. Sono otto i candidati non conformi al codice di autoregolamentazione in quanto rinviati a giudizio. Si tratta di Sabino Basso (Campania libera per De Luca presidente), imputato di riciclaggio. Orsola De Stefano (Lega per Stefano Caldoro), imputata di concussione. Maria Grazia Di Scale (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata per concussione. Aureliano Iovine (Liberal-Democratici Campania Popolare per De Luca), imputato per plurimi reati tra cui associazione a delinquere a stampo mafioso. Michele Langella (Campania in Europa per De Luca), imputato di riciclaggio.    Monica Paolino (Forza Italia Berlusconi con Caldoro), imputata di scambio elettorale politico-mafioso. Francesco Plaitano (Partito repubblicano italiano per De Luca), gia’ segnalato nel 2015 dall’Antimafia, condannato per estorsione. Francesco Silvestro (Fi Berlusconi con Caldoro), imputato di concussione. Puglia Si tratta di Silvana Albani, (“Puglia Solidale Verde” per Michele  Emiliano Presidente), imputata dei reati di falsa perizia, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio,  e corruzione in atti giudiziari, aggravati dal fine di agevolare  l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al  Tribunale di Catanzaro.  Vincenzo Gelardi (“Partito del Sud Meridionalisti Progressisti” per Michele Emiliano Presidente), imputato di plurimi reati di trasferimento fraudolento di valori aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Napoli. Raffaele Guido (“Fiamma Tricolore” per Franco Piero Antonio Bruni Presidente), imputato di plurimi reati tra cui tentata violenza privata, lesioni aggravate e minaccia, aggravati dal fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose. Il dibattimento è in corso davanti al Tribunale di Lecce. Valle d’Aosta “È notoria- recita il documento della commissione Antimafia- la condizione del candidato Augusto Arduino Rollandin, (“Puor L’Autonomie – Per l’Autonomie”), il quale venne dichiarato sospeso a decorrere dal 28 marzo 2018 dalla carica di consigliere regionale e vicepresidente della Giunta regionale valdostana, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri datato 3 maggio 2019. Ciò per via della condanna comminata al predetto candidato alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di anni cinque, in quanto dichiarato colpevole dei reati di cui agli articoli 319 e 321 del codice penale”. Albani: “Sospendo la campagna e mi ritiro” “La dottoressa Silvana Albani  dichiarandosi ‘assolutamente estranea ai fatti contestatile e  manifestando totale fiducia nell’esito favorevole del giudizio’,  dichiara ‘di sospendere la propria campagna elettorale e annuncia il  proprio ritiro in accordo con la lista Puglia Solidale e Verde’”. Così in una nota il Psi (Partito socialista italiano) di Terra di Puglia,  che riferisce le parole di Silvana Albani. Si tratta di una delle candidature  cosiddette impresentabili come previsto dal codice di  autoregolamentazione del decreto legislativo numero 235 del 2012, la  cosiddetta Legge Severino. Puglia Solidale e Verde è frutto della  alleanza a livello regionale tra Socialisti, Verdi e Sinistra Italiana. “Dalla documentazione acquisita presso il casellario giudiziario del  Tribunale di Bari, allegata all’accettazione della candidatura, non  emergeva alcun impedimento”, precisa il Psi. ”Il procedimento a  carico della Albani è aperto presso la Procura della Repubblica di  Catanzaro”, aggiunge il Psi. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Regionali-antimafia-13-impresentabili-tra-Campania-Puglia-e-Valle-d-Aosta-edcd4cf6-1f79-4828-8d38-4a7df7e856c8.html

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