L’ODIO CHE AVANZA !

The Milanese nightlife along the Navigli and the Darsena during phase 2 of the Coronavirus emergency, in Milan, northern Italy, 22 May 2020. It is not time for youth street parties known as 'movida' or else the coronavirus infection curve may start heading back up again, Italian Premier Giuseppe Conte said Wednesday. Italy is gradually easing lockdown measures implemented to stem the spread of the SARS-CoV-2 coronavirus that causes the COVID-19 disease. 
ANSA/ MOURAD BALTI TOUATI

L’ODIO CHE AVANZA !

Arriva il giorno e momento in cui una goccia di acqua che cade ininterrottamente, goccia dopo goccia, su di una lastra di marmo o di cemento riesce a spaccarla, perché non ne può più né è più in grado di resistere allo stillicidio. Trasportate ora lo stillicidio sulla psiche delle persone, sì, agli italiani che da ben 30 anni subiscono forzatamente l’immigrazione clandestina, l’occupazione di zone marginali delle nostre città trasformate in baraccopoli viventi del terzo mondo oppure simili a nuclei abitativi di fortuna privi di ogni servizio igienico e sanitario. A questa nuova follia, voluta dai vari governi di sinistra, compreso quello attuale, si aggiungono anche i campi fissi delle varie etnie rom e dei camminanti che invadono le città durante il loro percorso di spostamenti di città in città in Italia. A dirla tutta, a me interessa poco delle loro abitudini e di quella cultura tanta propagandata ma che nei fatti è solo un cumulo di sporcizia e priva di igiene fondamentale, pessime abitudini alimentari e atteggiamenti di selvaggi incivili con la facile predisposizione alla delinquenza, come lo spaccio di stupefacenti. Questi “peculiarità” non sono certamente elementi che rinsaldano una pacifica convivenza anzi, l’uno sopporta l’altro, ma visto che io “gioco in casa” bisogna seguire le regole della mia casa, regole che sono molto distanti dal loro abituale concetto e modus di vita. Vederli trasgredire ogni ordine imposto con le leggi della democrazia e libertà, creati in millenari anni di progressi scientifici, culturali ed alimentari e sanitari, mi fanno rabbrividire e molto inquietare perché non si può distruggere per amore di una folle ideologia dittatoriale il lavoro fatto dai nostri antenati e nonni e allora, non provo nessuna simpatia né interesse per questo genere di vita che è lontano dalla mia anni luce e questo non dipende dal colore della pelle ma dalla provenienza,  reinserire in un contesto difficile come quello italiano è cosa veramente complicata se non si cresce nella società italiana e passando obbligatoriamente dalle scuole elementari e successive. Non è cosi che si inseriscono le persone in una società moderna e problematica, però accade dal 1990 e non capisco perché non volendo condividere le loro abitudini, usi e costumi, perché mi vedo lontanissimo da loro mi debba vedere obbligato ad accettarli e a condividere la mia vita con quegli individui con i quali non ho nulla in sintonia. Non solo sono obbligato a veder riempite le vie della mia città ma sono anche  costretto dal governo ad utilizzare un linguaggio apposito e raffinato al fine di evitare che si possa urtare la loro sensibilità e magari anche offendersi mentre per me, italiano e cristiano, non esiste nessun obbligo per i migranti al rispetto delle mie idee, cultura, usi, abitudini alimentari e soprattutto della mia religione. Infatti per i migranti musulmani, la stragrande maggioranza di quelli che arrivano da noi lo sono, io sono un “cane infedele”, mangio la merda e lo schifo dei maiali, sono perennemente cornuto perché non obbligo le donne della mia famiglia a coprirsi debitamente e dulcis in fundo vengono anche a terrorizzarmi la vita con atteggiamenti sempre minacciosi e violenti, coniati da “meravigliosi attentati di matrice islamica”,  sparatorie intimidatorie su innocenti passanti oppure mentre sto passeggiando sul lungomare rischio di venir falciato a morte da un camion condotto da un terrorista islamico. Siamo quindi allo scontro fisico perché secondo me l’odio è arrivato ad un livello di guardia non più sostenibile, adesso gli italiani reagiscono, sono anni che lancio allarmi ma il governo e i partiti della sinistra non capiscono che prima o poi in Italia ci saranno scontri tra le vari etnie, e piace o non piace i primi segnali li abbiamo già avuti a Mondragone, poi a Brescia dove un migrante è stato investito dopo una lite con due ragazzi, in Sicilia e in Calabria dove i locali residenti si sono opposti all’arrivo dei migranti per paura del contagio, a Jesolo, dove un tunisino è stato spedito in terapia intensiva dopo una violenta lite fisica ed ora a Milano, il venditore di rose buttato nel naviglio, episodio che segue tanti altri di minore importanza ma che sono significativi per capire che l’odio verso i migranti sta crescendo in modo esponenziale e a settembre, come si prevede, se avremo la crisi occupazionale, che tanto ci terrorizza, i migranti saranno i primi a pagare questo odio. L’odio è come il virus e vediamo di non diffonderlo, e l’unico modo è dire stop all’immigrazione e rispedire indietro tutti quelli che in Italia non possono starci perché non ne hanno diritto. La fame non è un elemento fondante per richiedere asilo politico, lo dice la costituzione  e cari governanti tutti imparate a rispettarla, altrimenti le roncole e falci e martelli verranno a visitarvi a Palazzo Chigi. 10072020

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Venditore di rose spinto nel Naviglio a Milano

Da due ragazzi, aiutato da passanti a uscire dall’acqua

The Milanese nightlife along the Navigli and the Darsena during phase 2 of the Coronavirus emergency, in Milan, northern Italy, 22 May 2020. It is not time for youth street parties known as 'movida' or else the coronavirus infection curve may start heading back up again, Italian Premier Giuseppe Conte said Wednesday. Italy is gradually easing lockdown measures implemented to stem the spread of the SARS-CoV-2 coronavirus that causes the COVID-19 disease. 
ANSA/ MOURAD BALTI TOUATI

Redazione ANSAMILANO12 luglio 202014:40NEWS

Un venditore di rose di 55 anni, nato in Bangladesh, è stato spinto nel Naviglio a Milano da due ragazzi di circa 25 anni che poi si sono allontanati. L’episodio è avvenuto la notte scorsa alle 2.20 circa in via Gabriele D’Annunzio. L’uomo è stato aiutato da alcuni passanti a uscire dall’acqua e ha poi rifiutato le cure del 118.
Da quanto ha raccontato alla Polizia che è poi intervenuta, il 55enne stava percorrendo la strada accanto al Naviglio quando due persone, senza dirgli nulla, l’hanno spinto in acqua senza nessuna motivazione. L’uomo non ha riportato nessuna ferita e, al momento, non ha ancora sporto denuncia.

 

 

L’ODIO CHE AVANZA !ultima modifica: 2020-07-13T12:41:33+02:00da manlio22ldc
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