QUELL’UOMO IN FRACK… !

03062020 don-gianluca-loda

QUELL’UOMO IN FRACK… !

E’ giunta mezzanotte, si spengono i rumori, si spegne anche l’insegna di quell’ultimo caffè, le strade son deserte, deserte e silenziose, un’ultima carrozza cigolando se ne va… E altre carrozze arrivano, sono carrozze di altra epoca, sono moderne, dai colori vivaci e con lampeggianti ululanti e rumorosi sul tetto, loro si dirigono con quell‘aria spettrale e sinistra di chi sta per commettere un qualcosa di incomprensibile, vanno verso la casa di lui, di “quell’uomo in frack”, uomini che si rifiutano di non voler ben comprendere cosa sia il suo “folle pensiero da abbattere” a tutti i costi. Ma vanno a prendere forse il diabolico assassino dottor  Jackyll, in arte assassina m3eglio noto come mister Hyde, in abbigliamento da cerimonia ? No, non cercano il dr. Jackyll, ma ne cercano uno in particolare, sempre vestito di nero, forse ancor più pericoloso, uno che esprime folli concetti cari a milioni di cristiani sparsi nel mondo, immaginate che lui parla di amore e ammonisce i fedeli a diffidare degli islamici, di impedire che il cristianesimo sopperisca dinanzi all’avanzata islamica in Italia ed in  Europa, e poi addirittura sfida il governo attuale, esattamente come facevano i cristiani 2000 anni fa contro gli imperiali romani, celebrando messe e parlando e dividendo la “cena con i fedeli” come amava fare un certo “Gesù Cristo”…  Ve lo presento; lui è don Gianluca Loda… “Un semplice e normalissimo” parroco di una piccolissima parrocchia della comunità di Castelletto di Leno (BS), una persona per bene, amata dalla sua gente, umile e col grande “difetto di essere di fede cristiana”. Già… una fede alquanto discussa negli ultimi anni, e che prima dell’avvento del regime comunista italiano, fratello di quello cinese, e della migrazione, di provenienza islamica, era amata, riverita e seguita con fedeltà e passione da milioni di italiani, lo stato italiano ne aveva rispetto e la considerava un pilastro della società italiana. Ma i tempi cambiano, i governi non sono più democratici ma vanno più nella direzione del regime cinese, inebriati dai mega contratti commerciali che legano il nostro paese nell’abbraccio mortale della “Piovra cinese”, una gigantesca piovra che detta i tempi su tutta la nostra economia e “modus vivendi” . Società comunista che avanza nel nostro paese in modo palese e vergognoso tanto da arrogarsi il diritto di far diventare il nostro paese un luogo di accoglienza per milioni di musulmani, che nei fatti e in ottemperanza alle sure e versetti coronaci, si sono insediati a milioni nel paese col chiaro fine di sottometterci. Lui lo ha compreso e cercato di affrontarlo il problema nonostante le avversità del suo Vescovo e soprattutto dall’ostacolo insormontabile  di quell’astruso Papa Bergoglio, che invece di sostenerlo nella dura battaglia lo hanno abbandonato,  esattamente come si abbondona un cane lungo l’autostrada prima delle vacanze.  Qui è iniziata l’opera e la lotta del bravo parroco don Gianluca Loda, ma è finita subito, prima ancora di iniziare, preso e portato via con la forza col sistema più caro a i regimi comunisti … il “TSO”… trattamento sanitario obbligatorio… ! Portato via con la forza come si fa nella democratica Cina, senza diritti e senza che nessun prelato o politico di area  governativa abbia avuto a che dire qualcosa, silenzio assoluto perché il governo, allo stato attuale non sappiamo chi governa realmente in Italia, sarebbe bello saperlo, non si espone, la stampa tace e la Repubblica oggi festeggia i suoi 74 anni nella vergogna del silenzio e della repressione con al seguito i “TSO model”, infatti è la seconda volta che un cittadino va in ospedale contro la sua volontà, quindi, da ciò devo dedurre che essere contro l’islam e contro questo governo è reato gravissimo e tra l’altro è sinonimo di pazzia e pertanto bisogna essere adeguatamente puniti con il TSO ?  E com’è che la stampa tutta non s’indigna ? E i buonisti pro islamici e immigrati dove stanno ? Perché i media non ne parlano ? Siamo al replay di Bibbiano ? E la chiesa, che invece di difendere un suo fratello a spada tratta fa finta di niente, ma che sta succedendo nel clero ? Perché  è andata a nascondersi con la coda tra le gambe ?  Siamo all’epilogo della fine del cristianesimo in Italia ? A me pare proprio di sì visto che nelle chiese ora ci pregano i musulmani. Ok, io la penso come don Gianluca Loda, che fate ora, mi venite a prendere con il TSO ? Per l’Italia è giunta mezzanotte e il buio è profondo e non so se rivedremo nelle nostre chiese splendere ancora la  luce di Gesù Cristo. Anche l’ultima insegna papale si è spenta e l’ultimo caffè lo ha bevuto papa Ratzinger… In ultimo, un doveroso ringraziamento al fu Domenico Modugno per il parziale testo della sua canzone utilizzato per la redazione del mio articolo….02062020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Don Gianluca Loda: il TSO per il parroco elogiato da Salvini

Pochi giorni prima aveva violato la quarantena con un pranzo in piazza per il quale era stato multato. Poi si era presentato anche a cena con la bandiera svizzera. Infine si era barricato in casa senza rispondere al telefono. Il vescovo lo ha sostituito

03062020 don-gianluca-loda

@neXt quotidiano | maggio 26, 2020 | 11: 40

 

Il 5 aprile 2017 Matteo Salvini su Twitter elogiava Don Gianluca Loda, che dalle pagine del bollettino parrocchiale di Castelletto di Leno sosteneva che gli islamici ci stessero invadendo. Per il Capitano era “un prete coraggioso che non si inchina al PENSIERO UNICO!”.

Don Gianluca Loda: il TSO per il parroco elogiato da Salvini

Tre anni dopo Don Gianluca Loda torna a far parlare di sé ma non per un bollettino parrocchiale. Pochi giorni fa, in barba ad ogni norma per il contenimento del contagio da Coronavirus, aveva organizzato un pranzo in piazza, insieme agli operai di Treviso che avevano sistemato la facciata della chiesa, senza mascherine e alla faccia del distanziamento. Per questo erano stati tutti multati, parroco compreso. In serata aveva replicato, stavolta in solitudine, sul sagrato, con la bandiera svizzera issata. Il 18 maggio scorso poi aveva di nuovo suscitato la preoccupazione dei suoi parrocchiani perché non rispondeva al citofono e non apriva la porta, così, ha raccontato tra gli altri PrimaBrescia, alcuni residenti hanno pensato di chiamare le autorità. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, la polizia locale e i carabinieri. I pompieri sono riusciti a entrare nella sua abitazione e hanno trovato il religioso in casa, seduto tranquillamente su una sedia. Per fugare ogni dubbio e per cercare di aiutarlo, don Loda è stato trasportato all’ospedale più vicino per accertamenti.

QUELL’UOMO IN FRACK… !ultima modifica: 2020-06-03T13:33:41+02:00da manlio22ldc
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