IL TERRORISMO ALLA PROVA….TV…

IL TERRORISMO ALLA PROVA….TV…
Certo è che abbiamo un servizio mediatico veramente eccezionale, per dire che trattasi di un attentato terroristico hanno atteso oltre un’ora e una volta che i corrispondenti, che sono a Strasburgo, raccontavano con dovizia di particolari la sparatoria si registrava ancora una ridicola cautela nell’affermare che quella sparatoria era il frutto di un’azione terroristica. Come se a capire che chi spara sulla folla e scappa non dimostri già di per sé che non è né un pazzo né un innamorato deluso. È ridicolo come si affrontano certe situazioni, poi che l’atto terroristico sia di matrice ignota lo abbiamo appreso, senza sorprese, tutti dai portavoce ufficiali del governo francese. I morti ora sono quattro e Rai 3, nella persona di Bianca Berlinguer, conferma solo che si tratta di un episodio terroristico di cui si ignora la matrice. Forse è qualche immigrato, pare sia un migrante di “15ma generazione”, che forse non ha un posto di lavoro o una casa per vivere, oppure addirittura non ha soldi per…. mangiare.. Però, a pensarci bene i soldi per le armi e proiettili li ha e quindi questo sposta il tutto verso la solita matrice. Buon Natale, il terrore è tornato, anzi, ad onor di cronaca non è mai andato via, ma noi continuiamo ad essere cauti e chic in queste situazioni. In ultimo, però che coincidenza eccezionale questo atto terroristico in concomitanza di una crisi presidenziale, io non accuso nessuno e non intendo sollevare dubbi o sospetti, ma è molto curioso e strano che si faccia un attentato lontano dalla festività natalizia sapendo a priori di avere poche possibilità di uccidere..strana… coincidenza.. mi raccomando, non pronunciate il termine terrorismo islamico….mi raccomando…11122018… manliominicucci.myblog.it

Strasburgo: spari al mercatino di Natale, almeno 3 morti e 13 feriti

Spari e panico. Tra i feriti anche un italiano. Killer in fuga

La capitale europea del Natale, Strasburgo, piomba nel terrore in una sera di dicembre, quando le luminarie delle feste illuminano all’improvviso una scena di guerra: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone che fuggono urlando. Sul bilancio delle vittime dell’attentato di martedì sera ancora incertezze, ma secondo le ultime informazioni ci sarebbero almeno tre morti e 13 feriti, tra cui anche un italiano, un giovane giornalista radiofonicoAntonio Megalizzi. Sono gravissime le sue condizioni: è stato ferito alla testa da un proiettile durante l’attentato di Strasburgo. Il connazionale, apprende l’ANSA da fonti qualificate, lotta in queste ore tra la vita e la morte nell’ospedale dove è ricoverato.

Il procuratore di Parigi, Remi Heitz, ha precisato che due persone sono morte, la terza è in stato di morte cerebrale. L’aggressore – ha riferito – ha gridato ‘Allah Akbar’. Quattro persone a lui vicine sono attualmente in stato di fermo.

– I PRIMI SOCCORSI IL VIDEO
– IL PUNTO DELL’INVIATO DELL’ANSA 

Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento ‘radicalizzato’ e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif Chekatt, 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città, Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.

Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell’abitazione poche ore prima dell’attacco. Le forze dell’ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l’uomo.

Da Parigi a Nizza a Berlino, gli attentati più sanguinosi

IL VIDEO la zona dell’attentato

L’uomo è riuscito comunque a scappare allontanandosi dal centro
. Dopo qualche ora lo hanno individuato in un quartiere di periferia, Neudorf, dove in un primo momento sembrava si fosse asserragliato in un immobile. Ma il blitz della polizia è fallito e le ricerche continuano. A quanto pare l’attentatore non avrebbe agito da solo e in centro si continua a cercare anche un secondo sospetto.

A Strasburgo è la settimana più affollata, quella che oltre ai turisti vede arrivare in città tutto il personale del Parlamento europeo per la plenaria mensile. Molti gli eurodeputati, anche italiani, che si sono ritrovati bloccati dentro i ristoranti e i bar. Mentre il Parlamento è stato blindato, su ordine del presidente Antonio Tajani, e tantissime persone sono rimaste chiuse nel palazzo.


Il padre e i due fratelli del presunto killer di Strasburgo sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi. 
Lo riferiscono fonti di polizia citate da Bfm-Tv ch aggiunge che alcuni membri della famiglia sono noti per essere radicalizzati.

Il presunto terrorista potrebbe essere fuggito in Germania subito dopo l’attentato: è quanto trapela da fonti di sicurezza franco-tedesche citate da Bild. Fonti investigative tedesche ritengono plausibile che Cherif Chekatt abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi in Germania.

L’unità di crisi della Farnesina ha raccomandato agli italiani subito dopo l’attentato di evitare la zona del centro storico
. In un tweet, si consiglia inoltre ai connazionali di seguire le indicazioni delle autorità locali.


Il Parlamento europeo è stato blindato dopo la sparatoria che si è verificata nel centro storico di Strasburgo

La dinamica dell’attentato – Il killer avrebbe esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, vicino alla centralissima Place Kleber, dove si trova il mercatino e si sarebbe poi dato alla fuga in direzione della Grande Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari.

I presenti si sono dati alla fuga tra scene di panico. La polizia ha quindi isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno alla piazza Gutenberg, il traffico è stato deviato, mentre le ambulanze correvano verso il centro. “Il cuore della democrazia europea colpito dalla follia omicida”, ha commentato a caldo il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, anche lui a Strasburgo. Un attentato che tuttavia non arriva del tutto come un fulmine a ciel sereno. Già due anni fa, sotto Natale, la polizia francese aveva sventato un possibile attacco terrorista ai mercatini, smantellando una cellula a Marsiglia. Stavolta qualcuno si è riuscito a infilare tra le maglie della sicurezza, e a macchiare di sangue la città-bomboniera dell’Alsazia.

IL TERRORISMO ALLA PROVA….TV…ultima modifica: 2018-12-12T15:49:23+01:00da manlio22ldc
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