VIRGINIA E NERONE, UNA CITTÀ…..STESSA STORIA .

VIRGINIA E NERONE, UNA CITTÀ…..STESSA STORIA .
Proprio così, due storie, due persone…due comandanti.. ma una sola tragedia, una sindaco di oggi ed un imperatore della Roma imperiale di ieri legati da un cordone ombelicale simile ad una porta aperta della macchina del tempo …un identico e . “caldo…destino” che prosegue nella alla continua e fatalità del fuoco ..”eterno” ..dei roghi ..che si succedono nella Roma di oggi come nella Roma di ieri, che curiosa coincidenza... Il nuovo incendio nella capitale, dopo i diversi bus urbani andati a fuoco, deve far riflettere tutti i cittadini e politici di ogni schieramento, infatti se ci pensate in nessun altra città d’Italia bruciano bus con una facilità del genere o vanno a fuoco ripetutamente negli anni discariche o lo stesso deposito del link, di rifiuti cittadini. Casualità che dovremmo escludere, troppe volte la si è invocata, ovviamente tolti quelli accesi volontariamente e accertati il reato.. Pazienza, però mi piacerebbe pensare che col fuoco … Nerone non centrava niente e sicuramente neanche Virginia avrà delle responsabilità, però il dato di fatto è che i fuochi ci sono, indipendentemente dalla stagione e non sono fuochi di… artificio per la festa patronale o del santo del giorno…no ..no ..sono fuochi pilotati e voluti e che vengono accesi…e per quale motivo non è dato sapere, ma possiamo immaginare quanta difficoltà e prestigio leso crea ad un’amministrazione, specie in un momento in cui l’amministrazione è sotto il tiro di tutti. Noi siamo sempre sospettosi quando si parla di incendi, soprattutto quando sono strani o curiosi. Cara Virginia, un consiglio, tira via tutti i… fiammiferi dal comune e dal consiglio comunale…sai ..non si sa mai…potrebbe andare a fuoco anche l’aula consiliare…ciao … anzi…..”ave o Virginia…” 11122018 


…by…manliomicucci.myblog.it

Incendio Roma: brucia impianto di rifiuti. Procura indaga per disastro colposo

Brucia il Tmb Salario. La struttura, totalmente inagibile, sarà sequestrata. Il custode dell’impianto: ‘Ho sentito uno scoppio’. Appello della Raggi e del ministro dell’Ambiente per evitare l’emergenza rifiuti

Allarme a Roma per il rogo divampato nella notte nell’impianto dell’Ama Tmb Salario per la gestione dei rifiuti. Una densa e alta colonna di fumo si è sollevata sulla zona di via Salaria e l’odore acre del fumo è stato avvertito anche in centro città (video). I vigili del fuoco hanno lavorato ore con diverse squadre per spegnere le fiamme all’interno di un capannone di duemila metri quadrati adibito a deposito rifiuti. La Procura di Roma indaga per disastro colposo in relazione all’incendio che ha interessato il Tmb Salario. I magistrati di piazzale Clodio attendono le informative delle forze dell’ordine intervenute dopo la prima segnalazione fatta dai vigilantes che operano presso la struttura e che è giunta intorno alle quattro di questa mattina. Non è escluso che i magistrati possano ipotizzare anche il reato di danneggiamento seguito da incendio. Gli inquirenti procederanno al sequestro parziale della struttura che è comunque totalmente inagibile.

I medici, proteggete i bimbi e i malati

ll Campidoglio ha convocato una cabina di regia sul maxirogo, chiamando a raccolta la Protezione Civile e il dipartimento comunale tutela ambientale che si occupa di qualità dell’aria per monitorare la situazione è prendere i dovuti provvedimenti. “In seguito all’incendio sviluppatosi nell’impianto Tmb Salario, per ragioni precauzionali, in attesa dei dati delle misurazioni dell’aria da parte di Asl e Arpa Lazio, le raccomandazioni sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all’aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell’area circostante all’incendio” dice il Campidoglio in una nota. L’odore di bruciato sprigionato dal maxirogo divampato nella notte nell’impianto per i rifiuti di via Salaria a Roma è stato avvertito anche nel centro della Capitale. Secondo quanto si apprende le prime misurazioni effettuate da Arpa Lazio nelle tre centraline vicine al Tmb Salario non hanno registrato valori fuori norma per quanto riguarda l’inquinamento dell’aria. E’ quanto emerso dalla cabina di regia convocata dal Campidoglio e in corso al Tmb Salario.

Sulla zona si è sollevata un densa nube di fumo e l’odore acre è stato avvertito in diverse zone della città. “Si sta valutando un’ordinanza della sindaca di chiusura delle scuole nel raggio di 500 metri”. Lo ha detto Giovanni Caudo, presidente del III municipio di Roma all’esterno dell’impianto Tmb Ama di via Salaria.

 

Intanto la sindaca Raggi ha chiesto aiuto per lo smaltimento dei rifiuti. ” Voglio lanciare un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per collaborare in questo momento, soprattutto alla vigilia di Natale, per supportare Ama nel risolvere temporaneamente e nel minor tempo possibile questa situazione”. Lo ha detto la sindaca Virginia Raggi invitando gli altri territori ad aiutare la municipalizzata romana attraverso la ricezione dei rifiuti che venivano trattati nel Tmb Salario. Il problema dunque potrebbe essere la gestione dei rifiuti. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha precisato: ‘Stiamo lavorando affinché già in serata e alla vigilia del picco natalizio di produzione di rifiuti si sia in grado di risolvere il problema. Comunque il Lazio farà di tutto per aiutare la Capitale”. “In collaborazione con l’amministrazione comunale stiamo ascoltando tutti – ha aggiunto – si tratta di ricollocare un quantitativo molto importante di materiale. Siamo già attivi con le altre regioni e l’impiantistica regionale”

La Procura di Roma ha avviato una indagine in relazione al vasto incendio che sta interessando il Tmb Salario. In base a quanto si apprende il pm Carlo Villani, già titolare di un fascicolo sulla struttura nel quale si ipotizzava il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata, si è recato per un sopralluogo sul luogo dell’incendio. Al momento, spiega chi indaga, è ancora prematuro stabilire la natura doloso o colposa del rogo. A piazzale Clodio si attendono anche le informative delle forze dell’ordine intervenute. Avrebbe sentito uno scoppio stanotte il custode l’impianto dei rifiuti di via Salaria dov’è divampato il vasto rogo. E’ quanto avrebbe raccontato l’uomo.  “L’impianto Tmb è completamente compromesso. Che il fumo sia tossico è evidente perché brucia spazzatura, olio e plastica, ma i vigili del fuoco ci hanno tranquillizzato sul fatto che si sta dirigendo verso zone non abitate. Quindi al momento non siamo allarmati per questo. Per precauzione però l’asilo vicino al Tmb è stato chiuso”. Lo ha detto il presidente del Municipio III di Roma Giovanni Caudo.

Verdi, 380 incendi in 18 mesi. “L’incendio al Tmb sulla via Salaria non è un caso isolato. E’ frutto di una strategia criminale che dal maggio 2017 ha bruciato ben 380 tra impianti di trattamento rifiuti, discariche, isole ecologiche e aree abusive”. E’ quanto si legge in una nota di Claudia Mannino dell’esecutivo dei Verdi e Guglielmo Calcerano, portavoce Verdi Roma: si tratta di “una mappatura che noi Verdi stiamo aggiornando continuamente. Una azione criminale che non si ferma mai, se è vero che anche ieri a Ferentino (Frosinone) ed Agrigento ci sono stati altri due roghi tossici”.

 

“Il Governo M5S-Lega ha fallito e con lui anche il Ministro dell’Ambiente Costa. Cosa faranno adesso? Pensano di far mandare l’esercito da Salvini? Questo salverà l’ambiente dall’inquinamento? Questo garantirà ai cittadini di non ammalarsi? L’inerzia di questo e dei precedenti Governi è drammatica ed è chiaro che costoro sono responsabili moralmente e materialmente di tutti i danni e delle vittime che si ammaleranno a causa dei roghi”, si legge ancora nella nota. Nel dettaglio, scorrendo la mappa, si notano 145 incendi agli impianti di rifiuti, 46 a compattatori od isole ecologiche, oltre 125 alle aree abusive e, fra gli altri, più di 10 fra impianti di compostaggio ed ecoballe in Campania.

VIRGINIA E NERONE, UNA CITTÀ…..STESSA STORIA .ultima modifica: 2018-12-11T19:36:45+01:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo