“I FAKE…” UNTORI…

cinavirus fake 01.04.2020

“I FAKE…” UNTORI…

Proprio non capisco perché gli americani si irritano tanto nel conteggio dei contagiati e deceduti cinesi nella questione epidemia coronavirus nel paese della “Grande Muraglia”, ricordo a tutti che l’opera è lunga 21.196 km e ciò dà un’idea della sua grandezza. I cinesi sono grandi un tutto, nella storia millenaria, nell’estensione del suo territorio, terzo nel mondo, nella produzione di manufatti di vario genere, nel prodotto interno lordo, secondi solo agli USA, e addirittura sono primi nel numero di abitanti nel mondo, poi… sempre primi in fatto…di epidemie, sono anche primi nel mancato rispetto dei diritti umani, primi in assoluto nelle limitazioni delle libertà individuali e primi in ogni tipo di divieto quando si tratta di libertà di pensiero e di parola, e sono purtroppo anche primi nel “raccontare bugie al mondo intero” con una grandezza pari a quella della Grande Muraglia…”bugie chilometriche”… e sempre i primi a cercare di far apparire la Cina come il più grande paese del mondo, amato e rispettato dal popolo il cui fine è quello di far diventare ancora più grande la Cina stessa e dove la gente ha come unico obiettivo la grandezza del partito comunista…sempre e comunque…anche dinanzi alle tragedie e i drammi mondiali come l’epidemia del coronavirus. Questa è l’ossessione dei comunisti, da oltre un secolo, e di coloro che sono legati ideologicamente a loro, guardate il governo italiano e il PD, nei mesi di gennaio e febbraio 2020 ha cercato in tutti i modi di difendere il paese della “Grande Farloccheria”, e se non bastasse questo , guardiamo a quale cassa di risonanza e bombardamento mediatico ci hanno sottoposto, negli ultimi giorni, per quattro straccetti di mascherine e due medici che sembrano esseri diventati i salvatori della patria  e che in verità, grazie a Dio, proprio non ci servivano… . Gli untori del mondo e responsabili ad oggi, della morte di 45.000 esseri umani… ora sono gli eroi, mentre per i 100 milioni di dollari in aiuti ricevuti dai “soliti amici americani” e di Trump neanche una parola… due pesi e due misure come se il dittatore comunista antiliberale e untore del mondo fosse il presidente americano Trump e non il dittatore cinese Xi Jinping, scusate se lo chiamo dittatore ma presidente mi riesce proprio difficile chiamarlo visto che non è stato eletto democraticamente. Ma la Cina cosa crede, che con qualche mascherina e con un po’ di medici, venuti a fare becera propaganda comunista, noi dobbiamo smettere di piangere i nostri 13.155 morti e dire viva la Cina ? Toglietevelo dalla zucca…io non dimentico e credo che neanche i parenti delle vittime…  Ha ragione Trump ad essere super incazzato, loro rischiano una strage di proporzioni inimmaginabili e solo perché i comunisti cinesi del partito non volevano far sapere di aver un virus in casa capace di uccidere milioni di morti…e già ..il prestigio innanzitutto…i comunisti, loro non potevano essere additati come gli untori del mondo e quelli che ammazzano le persone, a parte i cento milioni e passa del…passato…, loro sono buoni e generosi …e questa “bontà la vedo da 40 anni”… Per il momento, i signori comunisti cinesi non ci hanno ancora fornito spiegazioni dell’origine del virus e da dove è partito…e noi attendiamo…e lo vogliamo sapere.  01042020

…by… manliominicucci.myblog.it

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cinavirus fake 01.04.2020

 

Coronavirus, gli 007 americani: “La Cina ha fornito intenzionalmente numeri falsi su morti e contagiati”

È la conclusione di un report segreto della Cia arrivato alla Casa Bianca la settimana scorsa. Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia di conteggio dei casi

di F. Q. | 1 APRILE 2020

La Cina ha fornito numeri falsi su decessi e contagi da coronavirus. A rivelarlo

sono tre funzionari americani coperti dall’anonimato che a Bloomberg hanno svelato l’esistenza di un report top secret della Cia. L’intelligence Usa, che ha inviato il documento la scorsa settimana alla Casa Bianca, è convinta che Pechino abbia fornito “intenzionalmente” un numero di casi di contagio e di decessi da Covid-19 inferiore alla realtà. Sebbene l’epidemia di coronavirus sia esplosa nella provincia dell’Hubei alla fine del 2019, le cifre ufficiali delle autorità cinesi parlano infatti di 86.361 casi e circa 3.300 decessi, mentre negli Usa il numero dei positivi ammonta a oltre 190mila casi, con più di 4mila decessi. Anche Italia e Spagna hanno ampiamente superato la Cina in termini di casi e decessi. I dati ufficiali, quindi, sono “intenzionalmente incompleti”.

Coronavirus, Trump: “La Cina non ha condiviso le informazioni sul virus. Il mondo sta pagando un caro prezzo per questo”

Sia all’interno, sia all’esterno della Cina, c’è scetticismo sui dati comunicati da Pechino, che ha ripetutamente rivisto la sua metodologia per il conteggio dei casi, escludendo del tutto per settimane gli asintomatici.

Solo martedì ne ha aggiunti più di 1.500 al suo totale. E anche un servizio del quotidiano cinese Caixin nei giorni scorsi ha ipotizzato, osservando le lunghe file nelle pompe funebri di Wuhan e le migliaia di urne trasportate ogni giorno nei loro magazzini, che i numeri delle vittime potessero essere molto più alti. Bloomberg sottolinea che non solo della Cina si pensa a dati sottostimati, bensì anche di Iran, Russia, Indonesia, Corea del Nord, Arabia Saudita ed Egitto.

Coronavirus, vicepremier cinese a Wuhan verifica aiuti dati a chi è in quarantena. Cittadini bloccati in casa urlano da finestre: “È tutto falso”

Deborah Birx, immunologa del Dipartimento di Stato e consulente della Casa Bianca sulla pandemia, ha specificato che i bollettini cinesi hanno influenzato le ipotesi sulla natura del virus in altre parti del mondo. E ritiene che alle cifre ufficiali “mancasse una notevole quantità di dati”. A esortare alla trasparenza era stato anche il segretario di Stato Michael Pompeo, che ha ripetutamente accusato Pechino di nascondere la portata del problema con la sua lentezza nella condivisione delle informazioni, specie nelle settimane successive alla comparsa del virus, oltre ad avere bloccato gli aiuti degli esperti americani. Martedì, nel corso di una conferenza stampa a Washington, Pompeo ha anche precisato che lo sviluppo di terapie per combattere il coronavirus dipende “dalla capacità di avere informazioni su ciò che è realmente accaduto”.

 

“I FAKE…” UNTORI…ultima modifica: 2020-04-01T20:57:29+02:00da manlio22ldc
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