LA MORIA DELLE…VECCHIE E DEI VECCHI….

Foto Claudio Furlan - LaPresse 
26 Febbraio 2020 Milano (Italia) 
News
Milano durante l emergenza coronavirus
Nella foto: Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele deserte

LA MORIA DELLE…VECCHIE E DEI VECCHI….

Mettiamola così che è meglio, perché solo così ci si rende conto di cosa sia diventata l’informazione nel nostro paese, il protagonismo farlocco e puerile di tanti individui moralisti e predicatori d’ogni genere, gente che ci dice ciò che dobbiamo fare, come dobbiamo vivere e magari anche come …mingere. Siamo alla pura follia mediatica che non lascia più spazio al sentimento umano. Nella mattinata di oggi in tv, ho avuto modo di ascoltare due personaggi televisivi molto noti al pubblico italiano, Alessandro Cecchi Paone e la Alda D’Eusanio, il primo è colui che fa il predicatore e combatte la legittima difesa in casa…”una vita è una vita” è il suo slogan preferito, ovviamente si riferisce a quella del bandito in azione delinquenziale o del ladro colto in casa altrui, la seconda invece chiede perché si sia bloccata Milano senza un valido motivo e polemizza con tutti. Siamo in un paese libero ed ognuno può dire tutte le fesserie che desidera però…egregio sig. Cecchi Paone, la vita è vita anche quella di un “ultra ottantenne con patologie diverse” e non è “una vita” solo quella dei delinquenti, per come la vedo io, la vita di un ultraottantenne con patologie è di pari valore a quella di un neonato e non inferiore a quella di un delinquente egr.…sig.…Cecchi Paone, lei è sempre quello che ragiona con la parte posteriore bassa del corpo umano mentre alla signora D’Eusanio, vorrei tanto ricordarle che i genitori anziani, almeno una volta a settimana, si vanno a salutare e … magari, come faccio io con la mia mamma ultraottantenne, ”baciarli e assicurarsi del loro stato di salute”  e se lei figlia, si “becca il virus” durante un “Happy Hour” o uno Spritz, è molto probabile che poi lo trasmetta ad uno dei  genitori ultraottantenne, con le diverse patologie, condannandolo nei fatti … a morte certa…o no ? Uno Spritz vale più della vita di una madre o di un padre ? E che diavolo succede se per qualche giorno non si va nei luoghi pubblici a bere e chiacchierare al fine di evitare un contagio che potrebbe esser letale per una zia Maria o un Zio Giovanni ? Ci sono 13 milioni di anziani nel nostro paese e tutti a rischio vita grazie al coronavirus e si pensa al…PIL, già la vita dei pensionati ed anziani a quanto pare non conta un “fico secco”…”lu business” prima di tutto. Ascoltare Cecchi Paone che dice che prima o poi sarebbero morti è una balla colossale quanto offensiva al genere umano, un insulto alla cristianità e alla moralità civile, pensate che la nonna di una mia amica è vissuta sino a 97 anni e con tante patologie… ma non sarebbe arrivata a quell’età se 17 anni prima sarebbe comparso il coronavirus, quindi che si fa…ora ? Abbattiamo tutte le “teste di cavolo come Cecchi Paone” perché comunque sono teste destinate a morire prima o poi ? Non lo so se noi italiani siamo gente normale, in Corea e Giappone chiudono le scuole e i luoghi pubblici mentre da noi si fa esattamente il contrario, dalla Cina mi giungono video allarmanti e che danno un’idea della pericolosità del virus e noi invece facciamo propaganda anti panico e ci dobbiamo convincere che la morte di un ultraottantenne non deve essere considerata una disgrazia perché tanto…prima o poi… gli toccava morire. Può darsi che io sia lo strano della situazione, ma mia madre non la voglio perdere per un …virus…e non intendo cambiarla per uno Spritz o un salatino… ne faccio volentieri a meno…voi, fate quel che vi garba però poi… non venitemi a parlare e raccontare…l’amore… quando si trattano di gay e lesbiche o di figli da dare in adozione a coppie gay… perché è difficile che vi creda dopo tutte le stronzate di questi giorni, infatti nessuno ha preso le difese degli anziani…nessuno a parte Vittorio Feltri di Libero, e ricordate che  l’amore non è una cosa di comodo n’è propaganda ma è questo che vi sto narrando. Meditate “gente dall’amore facile”…meditate sulle vostre stronzate….…… 27022020

…by… manliominicucci.myblog.it

 

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650 test positivi al coronavirus in Italia

Foto Claudio Furlan - LaPresse 
26 Febbraio 2020 Milano (Italia) 
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Milano durante l emergenza coronavirus
Nella foto: Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele deserte

È il numero dei contagi raccolto dalla Protezione Civile, che ha annunciato altre tre morti per il virus

 Una giornalista davanti al Duomo di Milano (Claudio Furlan – LaPresse)

Gli ultimi dati sul coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia diffusi dalla Protezione Civile nel pomeriggio di giovedì 27 febbraio dicono che i test positivi al coronavirus sono stati finora 650. Le persone guarite – cioè gli individui risultati non più positivi al coronavirus – sono 45, di cui 40 in Lombardia.

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La Protezione civile ha annunciato in serata che:

I casi accertati di Coronavirus in Lombardia sono 403, 111 in Veneto, 97 in Emilia-Romagna, 19 in Liguria, 4 in Sicilia, 3 nelle Marche, 3 nel Lazio e 3 in Campania, 2 in Piemonte, 2 in Toscana, 1 in Abruzzo, 1 in Puglia e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano. I pazienti ricoverati con sintomi sono 248, 56 sono in terapia intensiva, mentre 284 si trovano in isolamento domiciliare.
45 persone sono guarite.

Questi numeri – aveva spiegato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli – sono stati raccolti dalla Protezione Civile in base alle comunicazioni delle regioni e del ministero della Sanità. C’è poi un altro numero di contagi, che viene invece fornito dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) dopo aver effettuato le controprove sui campioni inviati dalle regioni: Borrelli ha detto che i contagi confermati dall’ISS ad oggi sono 282.

Tutti i test che vengono fatti a livello locale, e poi ripetuti per una seconda conferma, devono infatti essere trasmessi all’Istituto Superiore di Sanità per un terzo controllo, il più preciso: solo a quel punto un test positivo può essere contato come un vero caso di contagio. Sono passaggi di controllo importanti perché i primi test possono a volte essere imprecisi e dare risultati errati.

A mezzogiorno Borrelli aveva detto che le morti in qualche modo legate al virus erano 14, spiegando però che il legame tra due morti più recenti e il coronavirus doveva ancora essere certificato dall’Istituto Superiore di Sanità. Alle 18 ha annunciato altri tre decessi, tutte persone ultra ottantenni.

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Mercoledì sera si è molto parlato della situazione a Milano, dopo la decisione della regione Lombardia di rivedere l’ordinanza con cui dopo i primi casi di coronavirus era stato deciso di chiudere bar e locali pubblici dalle 18 alle 6 del mattino, come misura precauzionale. Ad alcuni la decisione era sembrata eccessiva e in pochi giorni molti imprenditori della città avevano chiesto un ammorbidimento delle restrizioni, parlando di rischi molto concreti per le loro attività economiche nel caso non si fosse tornati presto a lavorare come di consueto.

La regione non ha modificato l’ordinanza originale, ma ha spiegato che a certe condizioni – per esempio quella di effettuare servizio al tavolo e non al banco – i bar sarebbero potuti tornare ai loro consueti orari di servizio. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha detto di aver anche chiesto al ministro della Cultura Dario Franceschini che venga permessa la riapertura dei Musei.

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Sempre mercoledì si è parlato del caso di contagio di una stretta collaboratrice del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, e lo stesso Fontana e diversi altri dipendenti della Regione si sono sottoposti ai test (almeno nel caso di Fontana risultati per ora negativi).

Al momento non sono stati individuati altri focolai del virus oltre quello del lodigiano, dove si trova anche Codogno, la città in cui è stato confermato il primo caso in Italia, e quello di Vo’, in provincia di Padova. Anche molti degli altri casi di contagio in Italia sono legati a questi due focolai: il presidente della Puglia Michele Emiliano ha per esempio detto che il caso di contagio a Taranto è di un uomo che era da poco tornato da Codogno (il test deve ancora essere confermato dall’Istituto Superiore di Sanità).

Lo stesso vale per molti casi di contagio in Europa degli ultimi giorni: ne sono stati confermati in Spagna, Svizzera, Austria, Croazia, Francia e Germania e sembrano tutti avere a che fare con l’Italia. Giovedì anche la Danimarca ha confermato il primo caso di contagio: un uomo che era stato a sciare nel Nord Italia.

 

LA MORIA DELLE…VECCHIE E DEI VECCHI….ultima modifica: 2020-02-28T13:51:49+01:00da manlio22ldc
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