I NUOVI GIORNI DEL TERRORE …!

epaselect epa08223236 Workers move the body of a COVID-19 victim at a hospital in Wuhan, Hubei province, China, 16 February 2020. According to local authorities, the number of coronavirus cases in mainland China has reached over 70,000 with more than 1,660 related deaths.  EPA/STRINGER CHINA OUT

I NUOVI GIORNI DEL TERRORE …!

Forse il presidente cinese Xi e tutto lo “stato maggiore del partito comunista cinese” non hanno ben studiato la storia del loro paese, né hanno tratto giovamento dagli insegnamenti del passato. Vero è che la Cina ha un gran passato, fatto di costruzioni imponenti ed epocali ma anche flagellato da autentici stermini causati dal solito problema, le malattie virali. Purtroppo è il loro problema di sempre, non nascondiamolo, il “maledetto virus” che colpisce l’apparato respiratorio degli esseri umani  nel suo insieme sino a provocarne il decesso è di casa in Cina. Il coronavirus 2020 e la sua diffusione in altri stati non è assolutamente una novità in materia di epidemie, n’è  il primo caso che si registra nella loro storia, tra le diffusioni epidemiche più famosa nella storia cinese cito la tremenda peste nera, una vera pandemia che si diffuse dall’Asia in Europa e poi in Africa, le Americhe non erano ancora state scoperte in quei tempi, molto probabilmente, importata forse nel 1346, dal nord della Cina e che, attraverso la Siria, si diffuse in fasi successive alla Turchia asiatica ed europea per poi raggiungere la Grecia, l’Egitto e la penisola balcanica. Nel 1347 arrivo nell’antica Italia, sbarcò… in Sicilia e da lì a Genova. L’anno successivo la peste nera aveva infettato la Svizzera, tranne il cantone dei Grigioni, e tutta la penisola italica risparmiando parzialmente Milano.  Poi dalla Svizzera si allargò a macchia d’olio in Francia e in Spagna e nel 1349 raggiunse anche i paesi anglo sassoni come  l’Inghilterra, la Scozia e l’Irlanda.  Si dovette attendere il 1353, dopo aver infettato tutta l’Europa, per vedere la fine dei focolai della malattia sino alla scomparsa.  Secondo studi moderni uccise almeno un terzo della popolazione del continente, provocando verosimilmente quasi 20 milioni di vittime. L’area di origine dell’epidemia, per essere precisi, era tra la Mongolia e il nord della Cina. Un po’ di storia serve a comprendere che la Cina non è nuova a queste epidemie, nel 2002 sperimentò a sue spese la Sars con circa 800 perdite di vite umane e da allora malgrado i morti non … è cambiato nulla, assolutamente niente… Incredibile ma vero, infatti mi chiedo perché continuano a cibarsi di animali privi di controllo sanitario e ipoteticamente pericolosissimi come pipistrelli o cani o peggio topi ? Certo i 20 milioni di morti in Europa non credo possano essere una possibilità reale ma… credo e penso che forse in Cina, considerando l’elevato numero totale di abitanti, non sia poi tanto lontana né remota la stima. La storia non insegna, è questo che fa male, perché continuare a cibarsi in quel modo senza logica e prevenzione sanitaria ? Spero solo che questa nuova epidemia insegni qualcosa ai dirigenti cinesi, i virus non sono antirivoluzionari ma antiuomo ed allora…cambiate disco e raccontateci quanti sono per davvero i morti e gli infettati… nel vostro paese …almeno questo ci potrà dire come dobbiamo difenderci.  18022020

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Morto direttore dell’ospedale di Wuhan

In città altri 1.200 medici per contenere il coronavirus

epaselect epa08223236 Workers move the body of a COVID-19 victim at a hospital in Wuhan, Hubei province, China, 16 February 2020. According to local authorities, the number of coronavirus cases in mainland China has reached over 70,000 with more than 1,660 related deaths.  EPA/STRINGER CHINA OUT

Redazione ANSAROMA

17 febbraio 2020

(ANSA) – ROMA, 17 FEB – Il capo dell’ospedale di Wuhan è morto oggi, ucciso dal coronavirus. Lo riportano i media internazionali. Liu Zhiming – questo il suo nome – dirigeva il Wuchang Hospital. Venerdì scorso un infermiere di 59 anni dello stesso nosocomio era deceduto a causa del Covid-19. Un totale di 1.200 medici professionisti, che costituiscono il secondo gruppo dei 2.600 medici di rinforzo inviati dalle forze armate cinesi, sono arrivati oggi nella cità focolaio del virus, con il compito di curare i pazienti dell’Hubei’s Maternity and Child Health Care Hospital presso l’Optics Valley di Wuhan e inizierà a lavorare subito dopo il completamento della struttura. La Cina aveva promesso di inviare altri 2.600 professionisti medici dell’esercito per aiutare a contenere l’epidemia di Wuhan la scorsa settimana e il primo gruppo di 1.400 uomini e donne era arrivato il 13 febbraio. Si sono presi cura dei pazienti contagiati dal Covid-19 presso l’ospedale di Taikang Tongji.

 

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