LETTERA AD UN PRESIDENTE …MATEMATICO..

Verbali voti

LETTERA AD UN PRESIDENTE …MATEMATICO..

Caro presidente Mattarella, la lettera che mi appresto ad inviarle, nella speranza che le giunga e possa leggerla, inizia raccontandole ciò che è successo agli italiani chiamati al voto, nel marzo del 2018, per il rinnovo delle due camere, quella dei senatori e quella dei deputati. Gli elettori chiamati al voto e a cui spettava il diritto di scelta erano 46.065.46, per la precisione, di cui ben 13 milioni non si sono “neanche degnati di partecipare al voto”, … forse perché troppo impegnati “ in altre faccende e affaccendati”…attività diverse e sicuramente, per loro, più importanti che esprimere e espletare il proprio dovere e la propria responsabilità andando a votare. Poi l’esito del voto dei restanti 33 milioni di elettori, fedeli “al principio della democrazia”, sappiamo qual è stato e come si sono espressi gli elettori nelle preferenze, direi in modo chiaro anche nel nome dei leader di partito, tra i quali non esisteva il nome di un certo “Giuseppi Conti da…Foggia” … Di questi, dieci milioni di voti sono andati al M5S, sette milioni al PD e ai suoi alleati e il resto all’opposizione, quindi a conti fatti e in riferimento all’attuale governo abbiamo che i partiti che formano proprio il governo giallo-rosso sono, in teoria, sostenuti dal voto elettorale di 17 milioni di persone, “ loro comandano a piacimento” sui restanti 27 milioni di persone…curiosa la cosa, davvero singolare vero “Presidente “ ? Ora, già di per sé è una cosa inaccettabile e antidemocratica e illogica che la minoranza prevalga sulla maggioranza ma la questione assume una gravità eccezionale sul fatto che lo scenario politico nel volger di un paio di anni si è letteralmente modificato in peggio e cioè, nella nuova situazione di oggi, l’attuale governo ha perso quasi sette milioni di elettori calando in termini drammatici nei numeri, e i sondaggi lo testimoniano, quindi, abbiamo come risultato concreto che oggi dodici milioni di elettori italiani prevalgono e comandano su altri 32 milioni di elettori e elettori non votanti, i quali, devono nei fatti “ sopportare un presidente della Repubblica di sinistra”, quello della Camera di sinistra, un governo di sinistra di un uomo non eletto, toccare con mano che le maggiori istituzioni sono affidate a uomini della sinistra, sottostare ai media di stato sempre in mano alla sinistra, oltre che subire un’immigrazione imposta dalla sinistra con lo slogan in allegato di razzista a chi si oppone alla loro volontà, accettare il silenzio dei media in tutte le questioni delicate come quella di Bibbiano o degli scandali delle varie banche, riscontrare la strumentalizzazione e la propaganda della vergognosa carta stampata di sinistra. Ora caro signor Presidente Mattarella, visto che lei si professa democratico e anti fascista, le chiedo : io, vivo in un paese democratico o sotto una dittatura di sinistra anti fascista ? La prego, mi risponda con le verità perché io, i conti li so fare e non mi pare che 12 su 44 sia ….”la maggioranza democratica” e se non lo è, allora, mi spieghi com’è che lei tolleri ed avalli un governo anti popolare e anti democratico e perché non ci rimanda a votare ? Se non è come dico io, allora ci spieghi il senso delle sue belle parole sull’antifascismo, sulla democrazia difesa dai partigiani col sangue, e sull’importanza vitale per un paese del voto popolare perché, evidentemente, io e tanti come me non ci abbiamo capito nulla, e spiace dirlo ma noi vediamo nei fatti una dittatura di sinistra e anti popolare dove lei “prende 21.000,00” euro ogni mese e un pensionato italiano, nella media, appena “7.500,00…l’anno”…”pari a 33 volte in meno della sua paghetta”. La matematica non è un’opinione, ma a quanto pare nella politica lo è, e gentilmente, ci faccia sapere se lei è un Re con tanti privilegiati e nobili della casta o è il presidente di una repubblica costituzionale e parlamentare ? Sa, quando la vedo nei bei salotti e poi guardo i tanti pensionati che si cibano di rifiuti dei cassonetti dei centri commerciali e quando leggo di gente morta all’addiaccio perché non ha un alloggio mi chiedo chi sia lei e cosa ci faccia al Quirinale…non lo so…ma una cosa l’ho capita, la matematica in Italia…è un’opinione repubblicana…15012020

…by…manliominicucci.myblog.it

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Quanti italiani hanno votato davvero?

Verbali voti

PAOLO MAGLIOCCOPUBBLICATO IL06 Marzo 2018

ULTIMA MODIFICA16 Giugno 2019 9:06

L’affluenza degli elettori al voto di domenica 4 marzo per rinnovare il Parlamento è stata del 72,9% per la Camera e appena più alta (72,99%) per il Senato. È stata l’affluenza più bassa per le elezioni politiche nella storia repubblicana del nostro Paese: nel 2013, quando si poteva votare anche il lunedì mattina, l’affluenza era arrivata a poco più del 75% e aveva portato il numero di votanti per la prima volta in Italia sotto l’80%. Nel 1948 si superava il 92%.

Gli italiani che avrebbero avuto il diritto di votare erano quest’anno 46.605.046 ma quelli che si sono effettivamente recati ai seggi sono stati appena meno di 34 milioni: 33.978.719. In altri termini, più di 12 milioni e mezzo di italiani sono rimasti a casa e non hanno votato.

Dei 34 milioni che hanno ritirato la scheda, più di 350 mila la hanno restituita (per il voto alla Camera) senza compilarla e in totale le schede che sono state annullate sono oltre un milione: gli italiani che in effetti non hanno votato sono dunque più di 13 milioni e mezzo. E quelli che hanno votato meno di 33 milioni.

Le percentuali sono molto diverse a seconda delle Regioni e al loro interno. Quest’anno il Veneto ha strappato di poco all’Emilia Romagna il primato della Regione con la più alta affluenza al voto: 78,8% contro 78,3%, ma cinque anni fa entrambe le Regioni erano al di sopra dell’80%. A Padova e Vicenza sono andate alle urne anche questa volta più di otto persone su dieci, come anche nella provincia di Bergamo, ma sono ormai eccezioni. In Lombardia la percentuale dei votanti si è fermata al 77%, in Piemonte si scende al 75%.

L’affluenza diminuisce spostandosi verso il Sud. Nel Lazio sfiora il 73%, con un calo di cinque punti negli ultimi cinque anni. In Campania si scende al 67,8, cioè solo due persone su tre votano mentre la terza rimane a casa, anche se la situazione è quasi uguale a quella del 2013.

Il record negativo spetta alla Sicilia, dove ha votato solo il 63% delle persone, e alla Calabria, dove si arriva al 63,5%. Nelle province di Agrigento e Caltanissetta la percentuale si abbassa attorno al 60% ma ci sono anche zone della Sicilia, come Palma di Montechiaro, Lampedusa e Linosa, dove la percentuale è già sotto il 50%: è andata a votare meno di una persona su due.

 

LETTERA AD UN PRESIDENTE …MATEMATICO..ultima modifica: 2020-01-16T13:56:16+01:00da manlio22ldc
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