LA RISCOSSA DELLE RISORSE …!

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LA RISCOSSA DELLE RISORSE …!

A Foggia, un paio di giorni fa, abbiamo assistito ad nuovo episodio e narrazione di stile …”svedese”, esattamente come nel paese nordico orami i migranti tutti, in particolar modo i musulmani, dettano i tempi della loro volontà e desideri e non si fermano davanti a niente e nessuno. Eloquente quanto mai più chiare sono le loro stesse dichiarazioni che io definisco molto allarmanti e preoccupanti, nei fatti sono messaggi allucinanti di guerra vera e propria a cui noi preferiamo rispondere con i toni dei “radical chic”… e buonisti.., i migranti ribelli di Foggia oltre che lagnarsi, inutilmente aggiungo,  sanno benissimo che l’Italia non è più in grado di ospitare qualcuno e quei pochi che ha già ospitato in passato oggi hanno già un lavoro decoroso e dignitoso che tanti italiani non hanno neanche…giusto ricordarlo, si comportano da veri opportunisti. Pretendere documenti e minacciando violenza in caso di rifiuto a consegnarglieli, ben sapendo che le leggi per l’asilo politico o l’accoglienza solidale hanno le loro ferree regole e che devono essere rispettate senza esitazioni, è farlo è una volgare e violenta provocazione verso tutte le istituzioni e il popolo italiano, deve essere chiaro a tutti che chi arriva da noi in modo clandestino deve “mettersi nella zucca”…, che deve essere ossequioso e rispettare le leggi e i suoi tempi previsti esattamente come noi italiani le rispettiamo senza far guerre di strada lanciando pietre o altro contro i nostri fratelli o figli in divisa, rischiando di ferirli o addirittura ammazzarli.  Il loro atteggiamento a volte è proprio disgustoso ed inaccettabile, “specie da chi scappa da una guerra o dalla fame”, ingratitudine e strafottenza alla centesima potenza… leggete un po’ cosa dicono questi delinquenti in veste di poveri disgraziati alla stampa e al popolo italiano in occasione degli ennesimi scontri con le forze di polizia : “«Non ci fanno paura i vostri manganelli», dicono i migranti rivolgendosi alla polizia. Non abbiamo altro da perdere e aggiungono, la paura della morte l’abbiamo già vissuta quando abbiamo attraversato il deserto dell’Africa». I migranti avvertono che non andranno via senza il loro amico “Mustafà” che è stato bloccato dai poliziotti durante la protesta e portato in Questura. Senza di lui da qui non ce ne andiamo”. Questo è in sintesi l’atteggiamento di chi protesta in un paese straniero, infischiandone delle leggi di quel paese stesso e dell’incolumità della gente qualunque e pretende e fa quel che vuole in barba all’accoglienza ricevuta, alle leggi e al rispetto dei cittadini italiani che li hanno accolti loro malgrado… ed in tutto questo dobbiamo sempre ringraziare i “compagni traditori” della sinistra anti italiana che non lesina mai di appoggiare l’accoglienza violenta ed irregolare a scapito delle nostre leggi al fine di imporre il proprio disegno politico . Qui non c’è più spazio per l’accoglienza perché farli entrare significa creare altre “bidonville” e chi si prodiga per farli arrivare sono i veri responsabili e mi riferisco alla ONG, ai sacerdoti impazziti, alle combriccole della sinistra e purtroppo anche al governo attuale degno erede di quelli del PD. Oggi il è Mustafà il motivo della loro imposizione e violenza, domani perché vorranno un lavoro e una casa e dopodomani perché vorranno le moschee ad ogni angolo di strada. A voi va tutto bene questo cari signori della sinistra ? Bene sappiate però…che una volta riempita l’Italia di migranti a voi, sì…proprio a voi, loro vi prenderanno “a calci in culo”… se va bene, oppure vi scanneranno come si conviene secondo certi dettami….continuate a giocare ed a scherzare con il fenomeno migratorio, Belgio e Svezia stanno già facendo i conti con …gli incubi reali, andate a farci un salto per toccare con mano la realtà se non credete a me…08122019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Foggia, migranti bloccano incroci e accesso al GrandApulia: scontri con polizia

La mobilitazione con ‘Campagne in lotta’: i migranti rivendicano case, documenti e migliori condizioni salariali

 REDAZIONE ONLINE (FOTO MAIZZI)

06 Dicembre 2019

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FOGGIA – Momenti di tensione, questa mattina, nei pressi del ‘GrandApulia’, in zona Asi a Foggia: un centinaio di migranti, accomapagnati da ‘Campagne in Lotta’, ha letteralmente bloccato gli accessi da e per il centro commerciale, paralizzando il traffico per oltre un’ora.

Necessario, sul posto, l’intervento della polizia in tenuta anti-sommossa che ha effettuato alcune cariche con lancio di lacrimogeni. Non sono mancati, in risposta, lanci di pietre e bottiglie all’indirizzo degli agenti. Negli scontri, nessuno è rimasto ferito. Durante le azioni di protesta, sia gli automobilisti in transito che gli utenti del centro commerciale sono rimasti bloccati per oltre un’ora, rispettivamente in strada e all’interno della struttura.

LA PROTESTA – Case, documenti e migliori condizioni di lavoro sono al centro delle rivendicazioni dei migranti. «Oggi, 6 dicembre 2019, apriamo la stagione natalizia ricordandovi che cosa succede nelle campagne italiane. Oggi blocchiamo”, spiegano da ‘Campagne in lotta’. “Lo facciamo contemporaneamente dalla provincia di Foggia alla piana di Gioia Tauro, due dei territori dove molti di noi lavoratori e lavoratrici delle campagne vivono, e dove troppi di noi sono morti in questi anni a causa della violenza di leggi che ci vogliono segregati, poveri e in silenzio».

A bordo di due pullman si sono spostati davanti alla sede della Questura di Foggia i circa 100 braccianti migranti che questa mattina hanno protestato davanti agli ingressi del centro commerciale ‘GranApulià per chiedere “documenti e una vita dignitosa». Nel corso della manifestazione alcuni migranti hanno lanciato pietre alla polizia che ha risposto con il lancio di lacrimogeni e ha bloccato un giovane manifestante di cui ora gli amici chiedono il rilascio. «Libero, libero», urlano all’esterno della Questura i migranti.
Nella sassaiola due agenti sono rimasti lievemente feriti e due mezzi della polizia sono stati danneggiati.

«Non ci fanno paura i vostri manganelli», dicono i migranti rivolgendosi alla polizia. «Non abbiamo altro da perdere – aggiungono – e la paura della morte l’abbiamo già vissuta quando abbiamo attraversato il deserto dell’Africa».
I migranti avvertono che non andranno via senza il loro amico «Mustafà» che è stato bloccato dai poliziotti durante la protesta e portato in Questura. «Senza di lui – sottolineano – da qui non ce ne andiamo»

I migranti in protesta a Foggia hanno bloccato un incrocio cittadino, tra viale Fortore e Corso del Mezzogiorno, nelle vicinanze della Questura. Si tratta di uno degli incroci più importanti della città. Continuano a chiedere che venga liberato Mustafà, bloccato dalla polizia mentre manifestava con gli altri braccianti.

RILASCIATO MIGRANTE FERMATO – È stato rilasciato poco fa il giovane migrante fermato stamattina durante una sassaiola contro la polizia da parte di alcuni braccianti stranieri che hanno manifestato nella zona industriale di Foggia per rivendicare «condizioni di vita più dignitose». Durante il lancio di pietre, al quale la polizia ha risposto con i lacrimogeni, sono rimasti feriti lievemente due agenti.
Dopo essere stato bloccato dalla polizia, il migrante africano era stato portato in Questura dove i suoi connazionali si erano trasferiti per chiedere la liberazione del giovane che è stato denunciato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo aver liberato una strada vicina alla Questura che avevano inizialmente bloccato, i migranti stanno lasciando la zona.

Si è conclusa poco fa davanti al piazzale della stazione ferroviaria di Foggia la manifestazione di protesta di un centinaio di migranti, perlopiù braccianti agricoli che risiedono nei ghetti in provincia.
I manifestanti, dopo aver bloccato nel pomeriggio un importante incrocio stradale cittadino nelle vicinanze della Questura, si sono mossi in corteo verso la stazione ferroviaria attraversando una parte del centro della città. Qui, dopo una breve adunata, sono poi saliti a bordo dei pullman che li hanno riaccompagnati alle baraccopoli nelle campagne foggiane. Al centro della loro protesta, la richiesta di documenti e permessi di soggiorno.

 

LA RISCOSSA DELLE RISORSE …!ultima modifica: 2019-12-08T14:07:56+01:00da manlio22ldc
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