E 12 PER UN OMICIDIO …?

bolzano

E  12 PER UN OMICIDIO …?

Ricordate Roberto Spada di Ostia, (RM)  accusato di lesioni con l’aggravante del metodo mafioso ? Ebbene dopo l’aggressione nei confronti del giornalista di Nemo, Daniele Piervincenzi, colpevole di aver fatto una domanda scomoda sui legami tra il clan e CasaPound  lo Spada ha “beccato sei anni di galera”. Sulla sentenza di condanna mi trovo perfettamente d’accordo, forse gli anni sono tanti per un’aggressione tuttavia, nessuno deve permettersi di colpire ed usare violenza a quel modo, si può reagire anche diversamente alle provocazioni. Vorrei rimarcare quanto i media trattarono l’argomento,  diffusamente per mesi e quale cassa di risonanza mediatica sollevò il caso del giornalista di Rai 2. Bene, parlarne è sempre un segnale di “democrazia e libertà”, però, come sempre più spesso accade in Italia, a quanto pare, se ne parla  solo quando fa comodo e se le notizie sono interessanti dal punto di vista politico in chiave anti destra….il sillogismo di sinistra è più che mai vivo ed utilizzato nel nostro paese. Notizia di oggi è il ritorno sulla scena della violenza un tunisino, la stessa bestia che11 anni fa, all’epoca dei fatti ne aveva 25 di anni, chiarisco subito che non è un militante di CasaPound nè di un partito di centro-destra, accoltellò mortalmente la giovane fidanzata di 21 e  nell’occasione …nessuno….ne parlò con lo stesso interesse di altri casi meno eclatanti…già, chi vuoi che interessi la morte di una ragazza di 21 anni e per giunta per mano di un immigrato ‘ Ovvio… la notizia non poteva essere …adeguatamente strumentalizzata, vuoi perché trattasi di un immigrato, vuoi perché non c’è il metodo mafioso…sebbene nell’accoltellamento della ragazza si riscontri una certa similitudine al metodo islamico, per l’appunto, la legge coranica autorizza il credente e fedele a poter disporre della propria donna come fosse una proprietà personale e possa agire nei suoi confronti….come meglio crede, e poterla punire all’occorrenza come si conviene. Veniamo al punto del link, la Rai ha appena citato che un giovane tunisino di 36 anni, in permesso di lavoro e fuori dal carcere, ha mandato in ospedale una donna di  44enne che ora versa in gravi condizioni, trattasi dell’attuale fidanzata, ferita gravemente con dei cocci di vetro…..punto. Finisce qui la scandola informazione della Rai…sì…l’emittente pubblica pagata e mantenuta con i nostri soldi per dire quel che fa comodo alla sinistra, e cosa più vergognosa è che fa chiaramente politica di un certo indirizzo nel pieno rispetto della “iniquità di pareri”.. ed informazione. Si son ben guardati dal raccontare che il tunisino bestia, sempre quello di  11 anni fa, lo si vede già condannato con …”appena 12 anni per “omicidio”…e quindi, il prossimo anno sarebbe stato libero di scannare ancora…alla faccia della defunta che non vedrà mai più la luce e nella rabbia dei parenti che potrebbero incontrarlo e ritrovarselo sulla loro strada o al bar . Allora mi vien da chiedere : ma come,  12 anni appena per l’assassinio di una giovane ragazza di 21 anni e 6 per una capocciata ?  Dov’è l’equità di giudizio delle due sentenze ? E’ spiegatemi, e perché tale vergognosa condanna, a dir poco raccapricciante,  è passata nel silenzio mediatico, mentre per i 6 anni dello Spada si è parlato per mesi ?  Ma come diavolo funziona la nostra giustizia ?  Ci indigniamo per una testata sul naso ad un giornalista e poi si tace sul resto ?  Alla donna ferita e in ospedale dico : anche tu ti sei lasciata convincere dall’idea, malsana, che lui è diverso dagli altri ? Non lo so come hai fatto a innamorarti di lui e non m’interessa saperlo, però, se intendevi lasciarlo perché hai scoperto di essere fidanzata ad un assassino, potevi immaginarla una sua reazione…diciamo che te la sei andata a cercare o davvero eri convinta che lui…è diverso dagli altri ?  19102019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Torino, condannato per l’omicidio della ex tenta di sgozzare la compagna. Era fuori in permesso

 

Il fatto è avvenuto intorno alle 1 della notte tra venerdì e sabato. La coppia si è incontrata nel quartiere Barriera di Milano ed erano saliti sul tram della linea 4 per andare a casa della donna. Secondo la ricostruzione, una volta scesi dal mezzo, l’uomo l’ha gettata a terra e si è avventato sulla compagna con una bottiglia di vetro

bolzano

di F. Q. | 19 OTTOBRE 2019

 

L’attuale fidanzata ha tentato di rompere la relazione quando ha scoperto che, nel 2008, il compagno aveva ucciso l’ex ragazza 21enne. Ma l’uomo non ha accettato la decisione, ha spaccato una bottiglia e ha tentato di sgozzarla. È successo a Torino, dove una donna di 44 anni è rimasta sfregiata al volto ed è adesso ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Maria Vittoria. Safi Mohamed, un tunisino di 36 anni che era detenuto al carcere delle Vallette ma che usufruiva di un permesso per lavoro, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.

L’aggressione è avvenuta intorno alle 1 della notte tra venerdì e sabato. La coppia si è incontrata nel quartiere Barriera di Milano ed erano saliti sul tram della linea 4 per andare a casa della donna. Secondo la ricostruzione, una volta scesi dal mezzo, l’uomo l’ha gettata a terra e si è avventato sulla compagna con una bottiglia di vetro, cercando di sgozzarla davanti agli sguardi impietriti dei passanti che hanno chiesto aiuto. L’uomo ha cercato di scappare, ma è stato fermato in via Leini dalla polizia che aveva circondato la zona.

La relazione tra i due era iniziata circa sei mesi fa, ma quando la compagna ha scoperto su Internet i precedenti del nuovo fidanzato ha deciso di lasciarlo. Il 9 giugno 2008, l’uomo aveva ucciso a Bergamo la sua fidanzata dell’epoca, Alessandra Mainolfi. L’aveva pugnalata al petto e poi aveva chiamato le forze dell’ordine dicendo “ho ucciso il mio amore”. Condannato a dodici anni di reclusione per omicidio (il pm aveva chiesto 15 anni), stava scontando la pena nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, dove usufruiva di un permesso per lavoro.

 

E 12 PER UN OMICIDIO …?ultima modifica: 2019-10-20T01:05:44+02:00da manlio22ldc
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