IL ROSSO DESTINO DEI…KURDI..

epaselect epa07910202 Kurdish families flee their home towns Ras al-Ein due to the Turkish offensive in northern Syria, 10 October 2019. Turkey has launched an offensive targeting Kurdish forces in north-eastern Syria, days after the US withdrew troops from the area.  EPA/STRINGER

IL ROSSO DESTINO DEI…KURDI..

Era il 3 Settembre del 2015, il corpo di Aylan Kurdi, aspirante emigrante, giaceva senza vita a faccia in giù, tra la schiuma delle onde del mare sulla costa turca, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, piegati all’altezza della vita, quanta indignazione si sollevò per la morte prematura orribile di quel bimbo. Tanti la utilizzarono per il loro sporchi interessi, chi per aprire le porte all’immigrazione incontrollata in Europa, proprio come la Turchia, chi invece si fece promotore di quella tragedia per osannare la fasulla ”umana solidarietà”. Oltre i vari personaggi politici di mezzo mondo si erse a paladino dei diritti dell’uomo anche…l’Onu, che ammonì : “Il mondo intero guardi alla crisi di rifugiati e migranti”, e rincarò la dose l’Unicef: “Lo choc non basta, ora bisogna agire “per evitare di dare la vita dei bambini”… in mano ai trafficanti”. Per non parlare poi dei politici, radical chic, buonisti e in capo a tutti il …”Santo Padre”, un fiume inarrestabile di parole colme di amore per i migranti e taglienti di rabbia verso coloro i quali gli immigrati non li volevano a casa propria…esattamente come oggi  a distanza di 4 anni . Non intendo ripercorrere il passato poiché mi…. nausea, pensare a tutte quelle farlocche bugie e pantomime coniate ad arte per un solo fine : apparire bravi e buoni dinanzi agli schermi televisivi del globo,  dimenticando che quelle tragedie sono anche un po’ opera loro…e sì, perché se i migranti non fossero stati spronati a farlo non sarebbero partiti o peggio, se  Francia e gli USA di Obama, giusto per ricordarlo, si fossero fatti gli affari loro, oggi in Siria e Libia non ci sarebbero guerre. Veniamo al presente, la Turchia scatena un’offensiva militare contro dei curdi nel nord della Siria, e la  giustifica come una lotta al terrorismo, un po’ come se noi italiani per combattere la mafia e camorra, domani invadiamo con carri armati e aerei la Sicilia e la Campania e bombardassimo Napoli e Palermo…ma vi sembra normale tutto questo ? Poi c’è l’odio razziale dei turchi verso i curdi, vuoi perché sono un po’ …cristiani, vuoi perché sono di una particolare razza umana i cui caratteri somatici sono…”molto strani”…sono  simili a quelli degli italiani del sud Italia, lineamenti marcati, occhi e capelli prevalentemente ..scuri …. insomma sono…”animali pericolosi” da abbattere… I bambini curdi poi, per non portarla alla lunga, sono differenti da Aylan Kurdi…nessuno ha …”la maglietta rossa”… e questo ne fa la differenza infatti, i bimbi curdi non attirano l’attenzione del Santo Padre, non ha proferito una sola parola… dei radical chic, dei buonisti, non hanno detto nulla… dell’Onu che non ha posto neanche il problema prima dell’offensiva… l’Unicef che roba è, non è più “per evitare di dare la vita dei bambini”…? E tutti i gloriosi, amorevoli e sensibili capi di governo del mondo occidentale che fine hanno fatto ? E l’unione europea, quella che paga, Erdogan e la Turchia, per bloccare i migranti sul suo confine che hanno detto ? Si magari trieranno fuori un documentino col quale si condanna l’offensiva militare e poi ci si pulisce….la sedia…mettiamola così….. E allora, spiegatemi perché i curdi non hanno diritto allo sdegno internazionale ? Forse perché sono cristiani e quindi possono essere abbattuti ? Vergognati mondo occidentale, hai tradito i tuoi alleati nella guerra contro l’Isis, vergogna Europa che fingi di essere solidale ma lo sei solo con i migranti  ei dollari arabi, vergognati Bergoglio che ti spendi per i migranti musulmani e non dici una parola per i fedeli cristiani vittime delle barbarie turche. A saperlo avrei spedito ai curdi tante magliette rosse …forse così si sarebbero bloccati i turchi… Quanta falsità che c’è nel mondo, pensate…si vuol dare un premio Nobel ad una ragazzina per il niente e si dimenticano le tragedie degli esseri umani…A tutti questi signori dico : andate in Svizzera e fatevi assistere…10102019

 …by…manliominicucci.myblog.it

………………….

Siria: l’Onu, decine migliaia in fuga. Trump: ‘La Turchia rispetti le regole o sarà colpita’

Erdogan minaccia l’Ue: ‘Se ostacoleranno l’operazione militare manderemo profughi’

epaselect epa07910202 Kurdish families flee their home towns Ras al-Ein due to the Turkish offensive in northern Syria, 10 October 2019. Turkey has launched an offensive targeting Kurdish forces in north-eastern Syria, days after the US withdrew troops from the area.  EPA/STRINGER

Redazione ANSA

10 ottobre 201917:00NEWS

Con l’escalation del conflitto in Siria decine di migliaia di civili sono in fuga dalle zone di combattimento. Si legge in una nota dell’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, che chiede alle parti di rispettare il diritto internazionale umanitario. “I civili e le infrastrutture civili non devono essere un obiettivo” raccomanda l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati Filippo Grandi.

“Seguo la situazione da vicino. E se non agirà secondo le regole la Turchia sarà colpita molto duramente finanziariamente e con delle sanzioni”: così Donald Trump su Twitter torna a lanciare un avvertimento ad Ankara impegnata nell’offensiva contro i curdi nel nord della Siria.

Almeno due civili, di cui uno è un bimbo rifugiato siriano di 9 mesi, sono rimasti uccisi nelle provincia frontaliera turca di Sanliurfa da razzi e colpi di mortaio sparati dalle zone sotto controllo curdo nel nord della Siria, in risposta all’offensiva militare lanciata ieri da Ankara. Il totale dei feriti per questi attacchi è inoltre salito ad almeno 46. Lo rende noto la prefettura locale.

Erdogan minaccia l’Unionee Europea mentre proseguono i bombardamenti dell’artiglieria e dell’aviazione turca contro obiettivi curdi nel nord-est della Siria. Il presidente turco annuncia di aver ucciso ‘109 terroristi’ e avverte l’ Ue: se ostacoleranno l’operazione militare, Ankara aprirà le porte a 3,6 milioni di rifugiati, mandandoli in Europa.

Anche la Russia è intervenuta. Secondo Mosca, l’operazione militare è il risultato delle azioni degli Stati Uniti in quell’area. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato da Interfax, sottolineando che la Russia promuoverà il dialogo “tra Damasco e Ankara”.

L’attesa oggi è per la riunione del consiglio di sicurezza Onu mentre si registrano le condanne dell’attacco da parte di Iran e Israele.

Sul terreno ancora attacchi turchi nel nord-est siriano a ridosso della frontiera, ma anche sul nord dell’Iraq, per impedire al Pkk curdo di intervenire in soccorso della zona di conflitto. Conquistati i primi due villaggi. Ankara nega di aver colpito civili, i curdi l’accusano di aver bombardato una prigione in cui sono detenuti miliziani Isis, con lo scopo di favorirne la fuga. Altri raid si segnalano sull’area di Ras al Ayn, l’altro punto d’accesso dell’offensiva di Ankara, distante circa 120 km da Tal Abyad.

“Nella pianificazione ed esecuzione dell’operazione Fonte di pace vengono presi di mira solo rifugi, ripari, postazioni, armi, mezzi ed equipaggiamenti che appartengono a terroristi del Pkk/Pyd-Ypg e di Daesh (Isis)”. Lo scrive in una nota il ministero della Difesa di Ankara, respingendo così le denunce delle Forze democratiche siriane a guida curda di aver colpito “civili”, uccidendone almeno 8.

A meno di 24 ore dall’inizio dell’operazione militare contro le milizie curde nel nord-est della Siria, è scattata in Turchia la repressione interna contro i commenti ostili all’offensiva. La procura della capitale Ankara ha aperto stamani un’inchiesta per “propaganda terroristica” nei confronti dei co-leader del filo-curdo Hdp, terza forza nel Parlamento turco, i deputati Sezai Temelli e Pervin Buldan. Almeno altre 78 persone sono indagate per i loro post sui social media.

La Turchia ha bombardato la scorsa notte una prigione in cui sono detenuti miliziani dell’Isis “di oltre 60 Paesi” durante i suoi attacchi nel nord-est della Siria. Lo denunciano le Forze democratiche siriane (Fds) a guida curda, secondo cui si tratta di “un chiaro tentativo” di favorire la fuga dei jihadisti.

Cinque soldati turchi sono stati uccisi nelle ultime ore in scontri con le forze curdo-siriane nel nord-est della Siria. Lo affermano le forze curdo-siriane citate dalla tv panaraba al Arabiya. Le stesse forze curde affermano di essere in possesso delle salme dei militari turchi uccisi. Le informazioni non possono essere verificate in maniera indipendente sul terreno.

“Le forze militari turche hanno colpito finora 181 postazioni appartenenti alle organizzazioni terroristiche nel nordest della Siria come parte dell’Operazione Fonte di pace” scattata oggi contro i curdi. Lo annuncia il ministero della Difesa turco, citato dall’agenzia Anadolu, riferendosi alle forze curde che la Turchia giudica appunto “terroristi”.

Iniziativa bipartisan al Senato per imporre sanzioni alla Turchia se non ritira il suo esercito dalla Siria nella sua operazione contro le forze curde. L’obiettivo è imporre all’amministrazione Trump di congelare i beni in Usa dei più alti dirigenti turchi, compreso il presidente Erdogan e i suoi ministri degli esteri, della difesa, delle finanze, del commercio e dell’energia. Le misure punitive colpirebbero anche le entità straniere che vendono armi ad Ankara, come pure il settore energetico turco.

Miliziani affiliati all’Isis hanno attaccato nelle ultime ore forze curdo-siriane nella zona di confine con la Turchia dove è in corso l’offensiva turca. Lo riferiscono fonti curdo-siriane vicine all’amministrazione autonoma curda del nord-est siriano. Secondo le fonti, gli scontri sono in corso a sud di Ras al Ayn. Non è possibile verificare in maniera indipendente le informazioni provenienti dalle parti coinvolte nel conflitto.
Il regime di Damasco è scosso al suo interno da una serie di ‘epurazioni’ senza precedenti contro influenti imprenditori e uomini d’affari vicini al potere siriano, tra cui lo zio della first lady Asma al Assad. Secondo l’autorevole portale The Syria Report, la Banca Centrale ha congelato i conti di 8 imprenditori tra cui Tarif al Akhras, zio della moglie del presidente. La notizia conferma il ‘terremoto’ in corso negli equilibri del potere politico ed economico nel Paese, che potrebbe avere un impatto sul presidente Assad.

 

IL ROSSO DESTINO DEI…KURDI..ultima modifica: 2019-10-11T11:37:48+02:00da manlio22ldc
Reposta per primo quest’articolo