CIMITERO …VIVENTE 4..

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti in un immagine del 10 dicembre 2018. 
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

CIMITERO …VIVENTE 4..

Da non confondere con i primi tre, autentici film  dell’horror americano,  no, qui invece parliamo dell’horror romano in veste politica che vede il ritorno dei suoi personaggi viventi che sembravano morti. Già a tutti, me compreso, verrebbe da pensare ai “morti viventi o zombie”, considerato che negli ultimi 18 mesi questa gente sembrava bella e sepolta. Immaginate come ci sia rimasto basito nel vedere stamane  in TV  l’ex ministro della pubblica istruzione, senza istruzione, la senatrice Valeria Fedeli, ex vicepresidente del senato, ex sindacalista ed …ex.. tutto, ebbene la settantenne rossa pur sconfitta alle ultime elezioni in Toscana, viene rieletta nelle liste proporzionali del Pd in Campania, roba da ridire.. un grande affare per gli elettori campani che si vedono eletta una senatrice della provincia di Bergamo, evidentemente a Bergamo, …forse… conoscono bene la…realtà campana meglio dei …campani. Oggi lei disquisiva con il suo intervistatore sulle incombenti necessità del paese e di cosa si può fare e costruire  insieme al M5S in un ipotetico governo, rimarcava quanto sia importante avere il Pd al governo, infatti a loro… il governo manca e dopo 5 anni di disastri forse li vedremo ancora per altri tre… perché in fondo, se vogliamo, un governo giallo-rosso è una sorta di riedizione dei tre governi di sinistra recentemente avuti e puntualmente falliti e non lo dico io ma lo dicono sei milioni di poveri, quasi mille imprenditori suicida, 400 mila partite Iva chiuse dal 2014 .. e 25 miliardi di euro spesi per l’accoglienza .. guarda caso proprio quelli che ci servono per non far aumentare l’IVA, tutto ciò, non dobbiamo dimenticarlo …mai.…”..state sereni…”.  Fateci caso di come siano improvvisamente cambiati anche i metodi della comunicazione, chi prima sparava contro il “nemico pentastellato” ora spara amorevoli bollicine di champagne, già… i “nemici ora nuovi amici”, prima non andavano bene, specie il “bibitaro”, mi pare lo chiamassero così ..il Ministro Di Maio…già, lo offendevano così…già, vendere le bibite ora non è più una roba da ridere ma è diventata una cosa seria anzi di stato,  e tutti pronti ad esaltarlo nel profondo del “ servilismo universale”.. ricordo a tutti che il “vaffa day ”, del 2007, escogitato da Beppe Grillo, era indirizzato proprio contro il PD e tutti quei politici apparentemente vampiri-morti che succhiavano linfa al popolo italiano, zombie che in realtà ora più che mai sono vivi e vegeti e con i quali ora si vuol  far….affari.. ma è solamente patetico…. Tutta la stampa adesso ad esaltare il M5S, sembra che Di Maio sia diventato uno statista incredibile e si osanna come un premio Nobel per l’economia, Alessandro Di Battista, lo si esalta come salvatore della patria, quindi con il metodo “lecca-lecca” si aprono scenari nuovi ed interessanti con un eventuale governo di sinistra caldamente appoggiato dai media e prezzolati giornalisti. Rivedremo quindi forse calcare le scene e nei talk show gente come la Boschi, Lotti, Enrico Letta, Prodi, D’Alema, Gentiloni, Pecoraro Scanio, la Bonino, il pinocchietto toscano Renzi, la Boldrini e Grasso, manca solo “Cicciolina” e l’immortale Bertinotti e il quadro sarebbe bello e completo .  La pantomima è servita…male hanno fatto i giallo-verdi a lasciare che il governo andasse in caduta libera perché ora ci attende il ….baratro. Un brutto futuro ci attende…23082019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Governo: Di Maio vuole il Conte-bis, Zingaretti: ‘Discontinuità’

Dem: ‘ok al taglio dei parlamentari, ma con regole’

23 agosto 2019

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti in un immagine del 10 dicembre 2018. 
ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

“Un primo incontro tra Zingaretti e Di Maio durato circa un’ora. Al centro del colloquio, molto cordiale, Di Maio ha riproposto un nuovo incarico a Conte come Presidente del Consiglio. Zingaretti ha ribadito la necessità un Governo di svolta, non per una questione personale, ma per rimarcare una necessaria discontinuità. Il confronto continuerà nelle prossime ore. Altri punti non sono stati affrontati”. E’ quanto si legge in una nota del Pd.

L’accordo tra Pd e M5S e il tema del Conte bis: sul tavolo del faccia a faccia tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, secondo fonti qualificate di entrambi gli schieramenti, ci sarebbe il mantenimento di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Una linea, questa, su cui Di Maio in queste ore sta puntando con decisione

Intanto a dispetto delle previsioni pessimistiche dei detrattori e degli ostacoli che si frappongono al dialogo tra M5s e Pd, sembra partire senza intoppi la trattativa tra le due forze politiche per arrivare ad un’intesa che porti alla formazione di un nuovo governo. Al tavolo di confronto tra le delegazioni dei due partiti, guidate dai capigruppo parlamentari dei due schieramenti e, per il Pd, anche dal vicesegretario Andrea Orlando, è stata testata una prima volontà di intesa: sulle condizioni poste dai due interlocutori “non ci sono problemi insormontabili” tranquillizzano i due schieramenti. Il Pd ha posto la sua prima condizione: “Abbiamo chiesto al M5S che questa interlocuzione sia l’unica come condizione per affrontare gli ulteriori punti” mette in chiaro Orlando ricevendo le prime indirette rassicurazioni che fino a ieri non erano state esplicitate in modo diretto dal Movimento.

“Non abbiamo tavoli con altre forze politiche. Questo è il tavolo principale” chiarisce il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D’Uva e il senatore Andrea Marcucci, anche lui al tavolo come capogruppo dem, commenta soddisfatto: “E’ molto positivo che il M5s tenga aperto un solo forno”. Ora però i dem chiedono che la decisione venga formalizzata “in modo chiaro al capo dello Stato”. Da parte dei 5 Stelle le condizioni erano già state messe sul piatto: si discute a partire dal nodo del taglio dei parlamentari. “Abbiamo chiesto garanzie su questo” mettono in chiaro i pentastellati. E “noi siamo disponibili a un calendario rapido” su questa legge ha rassicurato il capogruppo dem alla, Graziano Delrio, subito dopo la riunione dei vertici che si è tenuta al Nazareno dove la delegazione Pd ha riferito a Nicola Zingaretti e al presidente Paolo Gentiloni l’esito del tavolo. Il Pd ha già convocato i suoi domenica pomeriggio per lavorare ai tavoli tematici per scrivere “il programma del Governo di svolta”.

Anche nella squadra dei 5 Stelle i veleni continuano: torna in campo Alessandro Di Battista chiedendo di alzare il tiro della trattativa: non solo il taglio dei parlamentari ma anche il taglio delle concessioni autostradali ai Benetton. Parole apprezzate dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano: “Di Battista dice di alzare la posta? L’ho detto anche io. È chiaro che in questa fase siamo noi che dettiamo l’agenda necessariamente: i numeri in parlamento parlano chiaro”. Anche Luigi Di Maio sembra essere d’accordo: “Con Alessandro ci sentiamo sempre. È chiaro che il concetto espresso da lui non solo è legittimo ma sano in una democrazia”. Di Battista sembra sempre più vicino ad entrare nella rosa dei candidati che potrebbero far parte del nuovo governo che i 5 Stelle vorrebbero presieduto dal premier uscente Giuseppe Conte. Una questione su cui interviene netto Beppe Grillo: “Qualsiasi cosa che preveda di scambiare lui, come facesse parte di un mazzo di figurine del circo mediatico-politico, sarebbe una disgrazia. Ora ha pure un valore aggiunto: l’esperienza di avere governato questo strano paese. Benvenuto tra gli Elevati” dice cercando di difenderlo dal tritacarne del totonomine e preservarlo come nuova figura di riferimento del M5s.

Orlando, M5S dica a Colle ‘dialogo solo con Pd – Rispetto alla decisione del M5S di dialogare solo col Pd “aspettiamo un passaggio formale in questo senso, mi pare sia importante che questo sia detto in modo chiaro al capo dello Stato”. Lo ha detto Andrea Orlando uscendo dal Nazareno. “Il punto che resta da chiudere definitivamente e’ questo elemento di ambiguità che ancora esiste rispetto alla decisione univoca di tenere una interlocuzione con il Pd”, ha aggiunto. Al M5S “abbiamo dato disponibilità ad affrontare rapidamente il tema delle riforme, adesso attendiamo una risposta univoca se si vuole fare sul serio o no”. Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, parlando con i giornalisti davanti al Nazareno. Ora serve “lavorare allo sviluppo di questo cantiere – ha aggiunto – del quale continuiamo a non nasconderci le difficoltà. Andranno fatte delle verifiche sul programma, ma abbiamo detto che non vediamo ostacoli insormontabili”.

I renziani accusano l’area che fa capo al segretario dem Zingaretti di non volere l’accordo. In un audio pubblicato da alcune testate si sente Renzi dire agli allievi della scuola politica in Toscana: “Gentiloni vuol fare saltare l’intesa”.

“Non è mai esistita ovviamente nessuna manovra del Presidente Gentiloni per far fallire l’ipotesi di un nuovo Governo e sostenerlo è ridicolo e offensivo”, puntualizza il segretario Zingaretti. “Stiamo nel pieno di consultazioni delicatissime e stiamo lavorando tutti insieme per raggiungere un obiettivo difficile: quello di dare vita a un Governo di svolta per cambiare l’Italia; e questo passa per uno spirito unitario, per difendere contenuti storia e valori del Partito Democratico”. Il segretario Pd fa un appello “alla responsabilità: fermare questo continuo proliferare di comunicati, battute, interviste che, questi si, mettono tutto a rischio e logorano la nostra credibilità”.

“Questi già litigano, li conoscevamo abbastanza, purtroppo.. si chiarissero un po’ le idee”, ha detto Luigi Di Maio, leader M5s lasciando Montecitorio, parlando delle polemiche interne al Pd dopo aver ribadito che il taglio dei parlamentari è la base per avviare un dialogo: “Si deve fare subito, è l’inizio di un qualsiasi discorso, si deve fare subito. Se non c’è il primo punto non c’è nient’altro”.

“Il Movimento 5 Stelle ha oggi un potere contrattuale immenso. Tutti ci cercano. Ho visto nuove aperture della Lega al Movimento e mi sembra una buona cosa. Soprattutto perché non mi dispiacerebbe un Presidente del Consiglio del Movimento 5 Stelle. Ho visto inoltre porte spalancate da parte del PD. Zingaretti fa la parte di chi pone veti e condizioni ma in realtà ha il terrore che Renzi spacchi il PD”, scrive su Fb Alessandro Di Battista.

Stamattina il segretario del Pd Nicola Zingaretti ha riunito al Nazareno, sede del partito, gli altri dirigenti Dem. Al vertice erano presenti il presidente Paolo Gentiloni, le vicepresidenti Anna Ascani e Debora Serracchiani, i vicesegretari Andrea Orlando e Paola De Micheli, il tesoriere Luigi Zanda, e ancora altri membri della segreteria come Gianni Cuperlo, Enzo Amendola, Andrea Martella e Francesco Boccia.

“Secondo me c’è ancora possibilità di recuperare il rapporto coi 5 Stelle perché, oltre a Di Maio, ci sono una serie di esponenti del Movimento che si ricordano bene del lavoro positivo che è stato fatto. È difficile perché la via è molto stretta, però se ci sono i tempi e c’è la volontà di sedersi attorno a un tavolo non ci sono problemi”. Lo afferma Gian Marco Centinaio della Lega.

“L’ipotesi di un governo Pd – M5s sta facendo rabbrividire cittadini e imprenditori: qualcuno sta pensando di riportare al governo chi gli italiani hanno cacciato dalla porta. Le vie del Signore e della Lega sono infinite: rivedere al governo le Boschi e i Renzi no, c’è un minimo di dignità da preservare”. Così Matteo Salvini su Fb.

Tra tante discussioni con M5S andare d’accordo sullo sport e’ stato un miracolo”, afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti (Lega), a margine del Meeting di Cl. “Da quello che ho potuto vedere” lo sport è più unito della politica, aggiunge. “In Italia complichiamo sempre tutto. NessunO straniero ha capito questa crisi di governo, ma credo che dal confronto e dallo scontro si arriva a un risultato che deve essere quello positivo”, spiega Giorgetti.

“Dico soltanto una cosa, molto onestamente io ho sentito i 10 punti di Di Maio e sono quasi tutti o tutti parte integrante del contratto con la Lega: cosa voglia dire questo non lo so, però e un dato di fatto”. Così Giancarlo Giorgetti (Lega) risponde a una domanda sull’ipotesi che sia ancora possibile un’intesa di governo con il M5S. “Su contatti in corso non lo so: io sono qui io e non ce li ho. A Roma” comunque “ne succedono di tutti i colori”, aggiunge.

 

CIMITERO …VIVENTE 4..ultima modifica: 2019-08-24T13:17:14+02:00da manlio22ldc
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