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Acronimo di “Sacre Assistenti Sociali Unite della Emilia Romagna”, da non confondere gentilmente con la sacra corona unita della Puglia, sì…la famosa organizzazione malavitosa pugliese, no… loro trafficano in droga, armi, e altro ma bambini al momento è un prodotto che non trattano e non lo fa neanche la mafia siciliana, quella cinese o russa, la camorra né la ‘ndrangheta. I bambini sono sempre stati rispettati e mai toccati nella maggior parte dei casi, certo a volte si sono registrati crimini verso di loro ma sono sempre riconducibili a questioni legate ai parenti malavitosi stessi e mai a questione legate alle famiglie sconosciute e distanti anni luce da loro. La specifica si pone un fine di paragone senza precedenti in quanto quello che è successo a Bibbiano e dintorni, ed è drammaticamente emerso dalle intercettazioni telefoniche dei carabinieri non ha confini nella fantasia del crimine che prende i contorni di una vera e propria istituzione criminogeno all’interno di uno stato democratico e che va al di là di ogni considerevole ragione e comprensione. Cari signori della politica, della chiesa e del mondo dello spettacolo e dello sport, alzatevi ed ergetevi a paladini e strenui difensori dei nostri bambini sottratti con l’inganno e la perfidia di alcune assistenti sociali dell’Emilia Romagna, qui non c’è da raccogliere soldi o voti ma c’è da restituire la dignità ai servizi sociali onesti di tanti comuni e cosa più importante restituire i bambini rubati con il crimine ai loro genitori. Delle assistenti sociali che osano minacciare un maresciallo dei carabinieri, un  uomo delle istituzioni, un servo dello stato nell’esercizio delle sue funzioni è una cosa inaudita, neanche i malavitosi hanno cotanta arroganza e spavalderia verso l’arma dei carabinieri. E’ importante cercare di capire l’evoluzione del crimine degli assistenti sociali nel corso degli anni e quanto incidono i psicologi corrotti nella vita dei piccoli cittadini italiani, è incredibile che si minacci di togliere dei figli ad una persona senza motivo ed è ancora più grave se fatto ad un maresciallo dei carabinieri che stava indagando proprio sul loro operato malavitoso…cioè, in definitiva hanno minacciato il  loro controllore, esattamente come le minacce dei malavitosi con gli imprenditori quando vogliono far pagare loro il pizzo…il paragone delle frasi non è identico perché togliere i figli ad un carabiniere…è semplicemente rivoltante e incredibile e non parliamo di soldi.. ma dove siamo arrivati, perché si sentono così forti e protetti ?  Hanno creato un’organizzazione del male infinito e con l’appoggio di chi ? Questa gente per quello che ha fatto metterla in galera a vita è… farle un favore e darle un premio. Noi pretendiamo di sapere la verità. 18082019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Inchiesta “Angeli e demoni”, quella risata: “Anche il maresciallo ha figli, non si sa mai…”

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Intercettato il dialogo fra due neuropsichiatre. Il militare aveva chiesto documentazione sugli affidi

16 agosto 2019

REGGIO EMILIA – Un altro tassello si aggiunge nel già complicato quadro dell’inchiesta sui presunti affidi illeciti nei Comuni della Val d’Enza, il cosiddetto caso Bibbiano. Spunta un’intercettazione – diffusa oggi dal Tg3 Emilia-Romagna, in cui due neuropsichiatre, entrambe indagate (una a piede libero, l’altra sospesa per sei mesi dalla professione) si scambiano un commento in cui si riferiscono a un maresciallo dei carabinieri che aveva chiesto loro documenti sugli affidi di Bibbiano. “…E comunque potevi anche dirgli guardi che lei è sposato, c’ha figli, cioè non si sa mai…”. E poi una delle due si lascia scappare una risata.

Una risata sarcastica, o forse velate minacce. Il reato di minacce a pubblico ufficiale – seppur vi fossero i presupposti, secondo gli inquirenti – al momento non è stato loro contestato. Non è escluso che possa aggiungersi alle ipotesi di reato dopo ulteriori approfondimenti investigativi che riguardano presunti affidi illeciti, col sospetto che alcuni bambini siano stati allontanati dalle loro famiglie naturali e affidati ad altre senza che esistessero motivi fondanti e reali. Al centro dell’inchiesta la onlus Hansel e Gretel, il centro studi di Moncalieri guidato da Claudio Foti, inizialmente ai domiciliari, cui il tribunale del Riesame ha convertito la misura cautelare in obbligo di dimora.

S.A.S.U.E.R.ultima modifica: 2019-08-19T15:13:16+02:00da manlio22ldc
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