MIGRANTI…SI… MIGRANTI..NO..

MIGRANTI…SI… MIGRANTI..NO..

Nient’altro che migranti, oramai è il tormentone dell’estate che si è indegnamente sostituito alle canzoni che spopolavano nelle spiagge anni prima. È una noia paradossale stare sempre a parlare di migranti, gente che non li vuole e gente che li vuole, gente che ci fa i soldi con l’accoglienza e gente che vede i propri soldi dati allo stato con le tasse spesi per loro. Sono risorse o sono pesi inutili ? l’Italia è letteralmente divisa in due, ma fin qui direi che tutto sommato rientra in quell’ottica di visione democratica e nel rispetto della nostra costituzione . L’opinione conta, è un diritto di ogni singolo cittadino e va sempre rispettata anche quando ad esprimerla non è un personaggio famoso della politica o del mondo culturale o dello spettacolo ma un semplice uomo del popolo. Ecco cosa mi addolora profondamente e mi irrita non poco, ma chi sono questi “famosi personaggi” che si arrogano il diritto di offendere il pensiero altrui, come si permettono di criticare ed insultare gli elettori di centro destra o le persone che hanno una visione diversa dalla loro. Da anni dietro questa immigrazione imposta c’è sempre qualcuno che diventato noto e famoso per qualità culturali o artistiche si sente in dovere di fare il moralista, prima uno e poi tanti… patetico fare i predicatori dal pulpito delle ville milionarie, purtroppo loro non sanno cosa significhi vivere nelle borgate delle città in compagnia di migliaia di poveri disgraziati che devono sbarcare il lunario sempre e comunque e ogni santo giorno. Loro dimenticano i disagi e le paure della povera gente che è costretta a convivere con loro…no, loro non lo sanno, anche perché le loro case sono protette da guardie armate e di ospitarne qualcuno di quei migranti per i quali si battono neanche a parlarne.. Già… tutti “son gay ma col culo degli altri ” e perdonate la volgarità ma sono stufo davvero di vedere le passarelle dei radical chic che si ergono a moralisti di circostanza. Il problema è molto serio e assume toni di gravità assoluta e le campagne pro immigrati in questo momento sono proprio fuori luogo. Volete aiutare i migranti a venire da noi cari radical ? Benissimo, noleggiate delle navi da crociera e portateli dove volete, in Italia, in Spagna o Francia…fate come volete ma anziché tirar fuori le parole del “cavolo moralista”, cacciate i soldi e vediamo come razzolate…io scommetto che non ne partirà neanche una di quelle navi…o no ? 17082019

 …by…manliominicucci.myblog.it

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Chef Rubio contro gli abitanti di Lampedusa: «Fate i soldi a palate con i migranti»

Le accuse in un post su Instagram: «Sfruttate la pubblicità che i migranti fanno dell’isola. L’immagine dell’accoglienza ha fatto comodo a molti ma non è reale»

di Francesca Ronchin

Migrantie rubio

«Lampedusa, prima del 3 ottobre 2013 in quanti c’erano venuti a fare gli aperitivi e i bagnetti? Prima del “problema migranti” in quanti la cagavano? Pochi». La sferrata di Chef Rubio contro i lampedusani, responsabili a suo dire «di fare soldi a palate (in nero) grazie alla pubblicità che i migranti fanno all’isola», la lancia il 4 agosto con un post su Instagram. La polemica però si innesca dopo le giornate a bordo di Open Arms, dopo la conferenza stampa con Gere e dopo la 5a notte del sit in silenzioso davanti alla Chiesa a chiedere lo sbarco dei migranti. La causa della Ong sembra trovare poco sostegno sull’isola. A parte i ragazzi di Mediterranen Hope, il progetto delle Chiese Evangeliche, gli attivisti di Forum Lampedusa solidale e qualche turista curioso, sul sagrato della Chiesa, i lampedusani si contano sulle dita di una mano.

Le parole di Rubio sono incandescenti: «State mandando a fondo un’isola che pensate essere vostra ma che è semplicemente se stessa», e infiammano a loro volta quelle degli abitanti come salvogiardina 12: «Tornate a casa tua», «di Lampedusa non sai niente», e poi alearuta89: «il volontariato e l’umanità sono altre cose, non è business o favoreggiamento agli scafisti. Il popolo di Lampedusa ha sempre regalato vestiti, cibo, acque e tanto altro». Il riferimento è a quel 2011 quando, sulla scia della primavera araba, le onde riversarono sulle strade di Lampedusa migliaia di tunisini che cercavano la stazione dei treni. Per l’isola, in quell’anno maledetto non vi fu nessuna buona pubblicità, tra giugno e luglio il calo di presenze fu dell’80% rispetto all’anno prima. Poi però, a giudicare dai dati dell’aeroporto, i migranti non hanno mai fatto male al turismo che da 177mila passeggeri del 2014 passa a cifre record di quasi 250mila presenze nel 2017. Per lo chef però, i lampedusani non sarebbero responsabili solo di far cassa e girarsi dall’altra parte quando serve, ma di «rinchiudere i migranti in uno hot spot lager per sadismo, per ricordargli lo status di sgraditi ospiti li costringete a uscire ed entrare da buchi ricavati dalle reti».

In effetti, i migranti sull’isola quasi non si vedono in una sorta di tacito accordo con gli imprenditori del settore turistico che va avanti già dai tempi di Giusi Nicolini quando gli sbarchi erano 30 volte più di oggi. Qualche migrante lo vedi il sabato sera vicino al Municipio in Via Vittorio Emanuele o alla Chiesa perché lì il wifi prende bene. Gli abitanti di Lampedusa però, con il centro hanno poco a che fare a partire dal sindaco Toto Martello che lamenta di non venire informato su nulla, nemmeno sugli arrivi. La gestione è in mano a cooperative esterne che cambiano ogni anno. L’ultima, Badia Grande di Trapani, è subentrata alla RTI Nuova Service di Palermo proprio lo scorso 2 agosto. «Con il decreto sicurezza e il minor numero di arrivi – spiega l’ex dirigente Iolanda Aiello – avrei dovuto lavorare part time e non era conveniente». Tra i pochi ad averci messo piede, c’è lo stesso Richard Gere che nel 2016 ne elogiò il clima di accoglienza e ordine. Nello stesso momento però, il collettivo lampedusano Askavusa pubblicava sul web foto che documentavano una situazione di degrado e abbandono. Se rispetto ad allora le condizioni siano migliorate, neanche Martello lo sa. «Sarebbe meglio non propagandare notizie false – scrive a Rubio manuzzella75 – agli “isolati” di quell’avamposto non devi fare nessuna lezione…sono solo stanchi».

La stanchezza di vip e passerelle che «si occupano solo dei migranti» si respira nell’aria. I problemi a Lampedusa sono tanti a partire da quelli di salute, un’esposizione continua a 8 radar e un record di tumori maschili sull’Intera Sicilia. Rosy, ha un’azienda agricola proprio vicina all’hot spot. Dice che i migranti le hanno ammazzato almeno 5 cani, che la sera escono dai buchi della rete del centro e si infilano sotto i cespugli per qualche ora di libertà a bere e fumare. Ci mostra il degrado. Ci sono materassi, coperte e cartoni di vino ovunque. L’esasperazione si tocca con mano. Forse non è vero che Lampedusa è diversa dal resto d’Italia. Forse quella posizione geografica che per l’isola sembra un destino, non basta a trasformare l’accoglienza in una missione quotidiana. Secondo Antonino Taranto dell’associazione archivio storico Lampedusa, a parte casi di crisi in cui tutti aiutano o quando il pescatore che veda un uomo in mare lo salva anche a costo di venire accusato di favoreggiamento, in tutta l’isola sono poco più di due i casi in cui i migranti sono rimasti con contratto di lavoro o in affidamento. Un atteggiamento realista con cui ha cercato di sedare la polemica Giacomo Sferlazzo, portavoce di Askavusa, critico verso le ONG per le politiche neoliberiste di cui si farebbero tramite, ma da sempre aperto ai migranti. «Il nero» ha detto Sferlazzo contro Rubio «non è certo prerogativa di Lampedusa, le brave persone ci sono anche qui». Al tempo stesso però, la stoccata arriva anche ai suoi compaesani perché, dice, «l’immagine dell’isola dell’accoglienza ha fatto comodo a molti ma purtroppo non è reale. Lampedusa ha una serie di problemi irrisolti» scrive in un lungo post «ma non è forse colpa nostra se questi problemi rimangono tali? Vogliamo parlare della militarizzazione dell’isola? Della nettezza urbana? Della produzione di energia elettrica? Sono tutti settori inquinati da poteri torbidi che da anni succhiano l’anima all’isola grazie alla collaborazione di parte della popolazione». Prima ancora che la polemica scatenata dalle dichiarazioni fatte su Instagram si amplificasse, Rubio aveva fatto una lunga chiacchierata con Sferlazzo al termine della quale, alla richiesta di firmare una petizione promossa da molte mamme lampedusane per un pediatra in pianta stabile sull’isola, lo Chef aveva firmato subito. Il post della discordia però, ormai, era già stato scritto.

 

MIGRANTI…SI… MIGRANTI..NO..ultima modifica: 2019-08-17T15:24:19+02:00da manlio22ldc
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