L’UOMO DELLA …FORESTA… !

L’UOMO DELLA …FORESTA… !

Ecco un uomo lodevole ed ammirevole…da premio Nobel, uno che finalmente non perde il tempo dietro ideologie e utopie campate in aria, lui purtroppo non ha i riflettori puntati dei media come certi personaggi resi famosi dai loro accoliti che s’ingrassano con i proventi pubblicitari e quelli dei libri venduti, testi farlocchi farciti di concetti fasulli che innescano il terrore mediatico del clima.. no.. no ..lui anziché dire spegniamo i frigoriferi o altre balle del genere ha pensato bene di fare e lavorare …già lui…lavora e si prodiga a cominciare a risolvere il problema Africa e la sua perenne siccità, che non è cosa di oggi né di 100 anni fa, ma perché la deforestazione ha colpito quella fascia di Africa in modo irreparabile migliaia di anni fa e lui…. partendo proprio da casa sua e con il semplice aiuto di organizzazioni, quelle vere e responsabili, e del suo popolo ha fatto si che si  piantassero ben 350 milioni di alberi in un  solo giorno, non è cosa semplice né qualcosa che deve passare inosservata nel silenzio mediatico ma è un’operazione eccezionale di incremento forestale senza precedenti in Africa, straordinaria e meravigliosa iniziativa,  con la fantastica prospettiva e obiettivo di vederne piantati  ancora degli altri nell’immediato futuro sino ad arrivare al fatidico numero di  4 miliardi di alberi piantati, un numero colossale che sorpassa notevolmente e surclassa gli appena 66 milioni di alberi piantati in India nel 2017. Questa è davvero un’opera colossale a tutela dell’ambiente e del territorio non solo etiope mondiale, la forestazione va sostenuta e incrementata con risorse anche economiche da tutti i paesi del mondo specie nella fascia sud sahariana dove l’erosione del territorio è sempre più marcata . Certo, creare un “secondo polmone verde” naturale  in Africa  che produca ossigeno puro è un’autentica manna dal cielo.  Sì, perché attraverso il processo della “fotosintesi” si ricava  ossigeno  sprigionato  dai miliardi di alberi viventi che garantiscono  il riciclo naturale e depurazione della aria attraverso le sue foglie, questi sono elementi fondamentali per il benessere del pianeta e va proprio contro l’effetto serra e gli agenti inquinanti. E’  questo è il modo più intelligente per difendere la natura e l’ambiente e non vendendo.. “balle utopiche”… in giro per le TV del mondo…cara mia piaccola Greta, piantare alberi non è solo far ripulire l’aria ma è anche un modo per far rifiorire le economie africane, si possono legare centinaia di migliaia di attività nel mondo dell’agricoltura e del legno non facendo scappare i giovani verso l’Europa ma affidando loro dei lavori e il proprio destino…in casa propria . Quello che sta facendo il presidente dell’Etiopia è qualcosa di grandioso, d’immenso che va al di la delle solite strumentalizzazioni sul clima e sulla politica dei tanti “verdi e ambientalisti” in Europa. Già…nessuno ci aveva mai pensato ad una implementazione del parco forestale in Africa, ridicolo vero ? Eppure questa è la soluzione iniziale, poi col tempo magari riuscire a convertire il tutto con energia pulita eliminando del tutto i combustibili fossili, ma lo si deve fare gradualmente e non dall’oggi al domani perché ciò è impossibile. Questo ed è l’unico modo  ed intelligente per trattare l’argomento clima e cambiare pagina . 31072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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In Etiopia piantati più di 350 milioni di alberi in un giorno

ALBERI

Il record del Paese Africano, festeggiato dal governo sui social, per l’iniziativa “Green Legacy”. Una campagna per riforestare il territorio e combattere il climate change

di MATTEO MARINI

L’Etiopia ha annunciato di aver piantato più di 350 milioni di alberi in meno di un giorno nell’ambito dell’iniziativa “Green legacy” per ricreare il patrimonio forestale perduto di uno degli stati più aridi del continente africano e contro il climate change. Secondo i numeri diffusi dalle autorità, dopo sei ore erano stati piantati oltre 100 milioni di alberi, triplicati dopo 12 ore, stabilendo, a quanto pare, un record mondiale, strappando il primato da Guinness all’India che, nel 2017, aveva piantato 66 milioni di alberi nello stesso arco di tempo.

La mobilitazione sui social

L’invito a partecipare all’iniziativa era stato divulgato dallo stesso capo del governo Abiy Ahmed, 43 anni, primo ministro dal 2018, e rilanciato dai suoi ministri della Salute Amir Aman e dell’Innovazione e tecnologia Getahun Mekuria. Vi hanno partecipato anche enti come l’ambasciata britannica ad Addis Abeba, condividendo le foto del proprio personale al lavoro con vanghe e palette, lo stesso ha fatto la compagnia aerea Ethiopian airlines e la missione dell’Unione europea nel Paese ma, soprattutto, hanno dato il loro contributo milioni di cittadini ai quali sono state distribuite le piante. Sono circa 107 milioni gli etiopi, significa che sarebbero stati piantati, solo ieri 29 luglio, più di tre alberi pro capite (bambini e neonati compresi).

In serata è arrivato il tweet trionfante di Abiy Ahmed: “353,633,660 piantine piantate in 12 ore. Questi sono gli Etiopi”. L’obiettivo era 200 milioni, il risultato ha superato di gran lunga le attese. Anche se i numeri non hanno mancato di sollevare perplessità, perché difficili da verificare.

Quattro miliardi di alberi

L’obiettivo per il 2019 è quello di piantare quattro miliardi di alberi (40 pro capite). Secondo il ministro dell’Agricoltura, al 24 giugno il conto era arrivato già a 2,6 miliardi in uno Stato che, a quanto risulta dai dati forniti da Farm Africa, organizzazione che si occupa delle gestione del verde in Etiopia, dalla fine del diciannovesimo secolo è passato dal 30 per cento del territorio coperto da foreste ad appena il 4 per cento. Una deforestazione mossa principalmente dalla ricerca di territori da coltivare. L’80% della popolazione vive infatti in territori rurali e una percentuale ancora maggiore si mantiene proprio grazie all’agricoltura.

Il verde contro il climate change

I cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e la desertificazione che minaccia molti territori dell’Africa rischiano quindi di colpire anche e soprattutto i contadini etiopi. Se il trend non sarà invertito, infatti, nei prossimi decenni milioni di migranti climatici saranno costretti emigrare per cercare un futuro migliore dove le condizioni climatiche lo permetteranno. L’iniziativa “Green legacy” si inserisce dunque anche in questo sforzo di contenere i gas serra nell’atmosfera.

Un recente studio pubblicato su Science da ricercatori svizzeri ha infatti individuato in questa tecnica la soluzione più efficace per combattere il riscaldamento globale. Ma ce ne vorrebbero un bel po’, mille miliardi, su una superficie grande quanto gli Stati Uniti (da ricavare soprattutto in Russia e negli stessi Usa). Una foresta capace di immagazzinare due terzi delle emissioni dall’epoca della Rivoluzione industriale.
 

Approfondimento

Il Brasile prepara un altro sacco dell’Amazzonia

di DANIELE MASTROGIACOMO

E sono proprio mille miliardi di alberi l’obiettivo dichiarato della ”Trillion tree campaign”, iniziativa nata sotto l’egida dell’Onu e poi presa in carico dalla fondazione Plant for the planet, che mira a sensibilizzare i Paesi affinché portino avanti campagne a questo scopo. Finora il conteggio è arrivato a 13,6 miliardi, il traguardo è ancora lontano e chissà quanto efficace, visto che il più grande polmone della Terra, l’Amazzonia, ha ricominciato a perdere pezzi sotto l’accetta del presidente Bolsonaro.

L’UOMO DELLA …FORESTA… !ultima modifica: 2019-08-01T16:18:10+02:00da manlio22ldc
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