IL NODO O IL CAPPIO AL..COLLO ?

IL NODO O IL CAPPIO  AL..COLLO  ?

Ricordo indelebile di anni fa il giorno in cui Alexis Tsipras vinse le elezioni politiche del suo paese al culmine di una campagna elettorale dagli ardui contenuti e continue sfide all’Europa, nell’occasione ebbe a dichiarare, con tono minaccioso, che l’Europa stessa doveva aver “rispetto per la Grecia e per il suo popolo”, e che mai, specifico mai, lui e il suo partito Syriza si ..”sarebbero sottomessi” al volere dei “lobbisti dell’unione europea”, e aggiunse che, in segno di protesta non avrebbe più indossato la… “cravatta annodata sulla camicia”, sino a quando la Grecia non sarebbe riuscita a superare la drammatica crisi che l’attanagliava . Infatti, fu proprio così che il bravo compagno salì al potere senza.. cravatta e oggi, dopo 4 anni di macelleria sociale, suicidi, fame e povertà se ne è andato….sempre senza cravatta… e cosa più offensiva, e nel contempo ridicola per il popolo greco, e che si è congedato dicendo che lascia un paese non più in crisi e migliore di quattro anni prima.  Spiace contraddirlo ma le tantissime privatizzazione a favore dei tedeschi e francesi sicuramente non sono piaciute ai greci e certamente hanno fatto incazzare nero il ..defunto …”Carlo Marx”.. è questa l’ovvia dimostrazione che lui è stato solo un fanfarone ideologico e opportunista e che la sua  sottomissione alla commissione europea e alla Merkel è stata totale e per rendersi conto basti pensare che mezza Grecia ora appartiene ai germanici, i figli e nipoti di quelli che hanno cercato di conquistarla, anni fa, con la forza delle armi . Rammentiamo tutti la lite col suo ministro delle finanze, Gianis Varoufakis, fu clamorosa e sta a testimoniare il fallimento totale in tutti i sensi, altro che proclami e annunci mediatici per descrivere la grandezza di un… “pidocchio”…. infatti gli elettori greci lo hanno spudoratamente bocciato prima alle votazioni europee ed ora a quelle nazionali. Bocciato senza attenuanti e giustificazioni e il voto lo dimostra, un ribaltone a pieno titolo che la dice lunga sulla sua incapacità ma anche sui rapporti con l’Europa e con la Germania che certamente devono cambiare. Con il 39,8% dei voti e 158 seggi in Parlamento su 300, il popolo greco ha demandato al nuovo politico conservatore, kryiakos Mitsotakis, la possibilità di governare il paese senza mediazioni e senza compromessi e restituirgli dignità e libertà..  Il nuovo premier incaricato parte subito pare abbia le idee e propositi chiari, tuttavia sono molto curioso di vedere come farà a trattare con la nuova commissione a trazione franco-tedesca e con il presidente della BCE, una francese assetata di tagli al welfare,…. attori che si presentano peggiori e minacciosi dei precedenti e che vedo poche chance di un allargamento dei cordoni della borsa per dare più soldi  al popolo greco e in compenso intuisco, molto amaramente, che ci saranno ancora più tagli al sociale. Tsipras ha un grande colpa, quello di non aver accettato l’aiuto di Putin 4 anni fa, le cose sarebbero andate in modo diverso e non solo per il suo paese….ma ormai è storia passata, guardiamo il futuro. 08072019

…by…manliominicucci.myblog.it

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Elezioni in Grecia. Nea Dimokratia sbanca, finisce l’era di Syriza

GX

lunedì 8 luglio 2019

Il partito Nuova Democrazia ha ottenuto quasi il 40 per cento e governerà da solo: il suo leader Kyriakos Mitsotakis sostituirà Alexis Tsipras

Il nuovo primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis (Lapresse)

In Grecia torna al governo il partito conservatore Nuova Democrazia, guidato da Kyriakos Mitsotakis: si è imposto nettamente contro il primo ministro uscente, Alex Tsipras, che proprio quei piani di salvataggio aveva diligentemente applicato.

Mitsotakis, che ha cavalcato l’onda delle proteste di piazza contro l’applicazione delle misure dell’ultimo programma di assistenza finanziaria, concluso lo scorso agosto, vince (il 90% dei voti è stato scrutinato) con il 39,78% rispetto al suo principale avversario, fermo al 31,56%.

La Grecia “rialza orgogliosamente la testa dopo un periodo doloroso”: sono le prime parole di Mitsotakis dopo la vittoria elettorale. Il leader di Nuova Democrazia ha assicurato che “inizia una lotta nuova ma bella” e ha promesso che lavorerà per portare crescita e occupazione nel Paese. “Ho chiesto un mandato forte e me lo hanno dato con generosità, non deluderò le loro speranze”, ha aggiunto il 51enne rampollo di un’importante dinastia conservatrice, promettendo un governo guidato dai principi di trasparenza e meritocrazia e annunciando che il Parlamento lavorerà per tutta l’estate, “perché il futuro non può aspettare”.

Tra i primi a congratularsi con il vincitore, il presidente Recep Tayyip Erdogan e il presidente uscente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker.

Tsipras, ex antagonista divenuto un alunno modello della Troika, costretto a gestire la peggiore crisi economica dal Dopoguerra ad oggi tra austerity e riforme imposte dalla troika, ha pagato i continui aggiustamenti economici che molti hanno letto come “un tradimento”. “Lasciamo a testa alta, quattro anni fa ci siamo occupati di un Paese sull’orlo della bancarotta, e lasciamo un Paese libero (dai salvataggi), in crescita e con riserve nelle sue casse, con l’interesse del debito al minimo storico”, ha affermato. Il premier uscente ha dichiarato inoltre che il risultato riflette “il prezzo politico” delle difficili decisioni che ha dovuto prendere, ma “non costituisce una sconfitta strategica”.

Sotto il dieci per cento, devono accontentarsi i socialisti di Kinal (7,96%, 22 seggi) e il Kke 15 seggi con il 5,33%. E se Syriza perde ma “a testa alta”, la grande sconfitta dall’appuntamento elettorale è la formazione di estrema destra di Alba Dorata che, seppur per qualche decimale, non supera la soglia di sbarramento del 3% e resta fuori dal Parlamento. Nel 2015 era terza forza politica del Paese, con il 7% dei voti si era aggiudicata 18 seggi.

Resistono le nuove formazioni: la Soluzione greca, movimento nazionalista fondato dall’ex venditore tv Kyriakos Velopoulos, ottiene 10 seggi con il 3,74%, e il Mepa25 dell’ex ministro della Finanze, Gianis Varoufakis, che agguanta 9 seggi con il 3,47% dei voti.

IL NODO O IL CAPPIO AL..COLLO ?ultima modifica: 2019-07-08T16:49:13+02:00da manlio22ldc
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